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Memo 40. La vigilia della Befana

di Rita Bosso

befana [1]
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Cari Bambini

quest’anno, purtroppo, la vostra cara Befana non verrà a trovarvi.
Siete stati buoni, pazienti, studiosi; avrei voluto riempire le calze di giochi, di dolciumi, di libri, di profumi.
Per evitare i doppioni, ieri sera ho fatto un giretto di perlustrazione; ebbene sì, quello che volteggiava in cielo non era il drone di Rossano bensì la Vostra Amata Vecchietta, in sella alla sua scopetta. Man mano, cancellavo dalla lista tutto quello che avete già ricevuto, che può risultare inutile o superfluo o sgradito.
Dunque niente cioccolato, perché avete già avuto Ponzachocolate.
Lo spaccio di torrone e di noccioline è severamente vietato; i pistacchi sono ammessi, ma solo in modica quantità e a scopo terapeutico.
Di pattini, trenini e gondole avete piene le soffitte.
Palle per adornare l’albero sul Lanternino, così nudo? “Lascia perdere – mi ha detto uno strano pesce parlante – va a finire che se le ammoccano”.
Allora ho cercato tra le fiabe, ma mi hanno dato buca tutti.
La Fata Turchina non vuole farsi vedere dalle vostre parti, teme che le costruiate un porto in testa.
Cenerentola dice che le terre sono incolte e, se non riesce a rimediare una zucca, niente festa e niente principe; e il principe, essendo azzurro, teme a sua volta di fare una brutta fine e di essere trasformato in un porto o in un campo boe.
Il Gatto ha notato che le prestazioni degli stivali delle sette leghe  sono peggiorate, è quasi più lento di Laura e di Quirino.
Barbie e Ken non hanno una mise adeguata a un reame così perfetto ed elegante.
I vostri gatti, randagi e sfuresti nell’infausto passato, adesso sono così aristogatti che Duchessa si vergogna di farsi accompagnare da Romeo, dice che è un burino impresentabile.
Biancaneve viaggia con un seguito di sette nanetti, non può permettersi di pagare tre fiorini a testa per la tassa d’imbarco e tre per lo sbarco.
Avrei  potuto portarvi del carbone, Bambini cari, ma che ve ne fareste? Con la nuova centrale vi illuminerete d’immenso.
Profumi? Ma avete già il top: EauLatin, agrumato, con note di sandalo e di patchouli.

Bambini cari, le vostre calze sono già colme di doni meravigliosi e preziosi; cosa potrebbe portare una vecchia come me, malandata, con le scarpe rotte e i denti gialli? E poi  mi sono scocciata di passare per brontolona, per quella che tutte le feste si porta via, per la rompiscatole che vi ricorda che domani si torna a scuola, avete fatto i compiti?
Io voglio che voi continuiate a divertirvi, desidero che mentre smontate albero e presepe tirate fuori le maschere di Carnevale, auspico che la vostra vita sia una festa perenne.
Con affetto befana [2]