- Ponza Racconta - https://www.ponzaracconta.it -

Conoscere per comprendere come scegliere bene

di Vincenzo Ambrosino
Cala dell'Acqua tempesta [1]

 

Abbiamo preso parte alla presentazione dei porti per Cala dell’Acqua.

Abbiamo ascoltato con interesse le tre presentazioni, svolte in modo  sintetico ma molto professionale.

Abbiamo ascoltato l’introduzione e le conclusioni dell’assessore delegato ai porti Giuseppe Feola.

Abbiamo ascoltato con attenzione il discorso del sindaco Piero Vigorelli.

Abbiamo ascoltato le domande di alcuni ponzesi che hanno deciso di intervenire, tra cui padre Salvatore e le repliche di Giuseppe Feola.

Sul sito del comune abbiamo trovato pubblicate le tre proposte, per cui nelle nostre case, con calma abbiamo potuto apprezzare meglio le differenze progettuali.
Conosciamo in parte la storia della miniera: dalla chiusura ai giorni nostri compreso i sacrifici e le discriminazione subite in particolare da alcune famiglie fornesi.

Conosciamo le aspettative dei Fornesi, alcune delle quali sono diventate oggetto di azione attiva da parte del Comitato non a caso denominato “Samip”.

Conosciamo i tentativi fatti negli anni dalle varie amministrazioni per cercare di dare delle risposte alle Forna e in particolare a Cala dell’Acqua.

Conosciamo le aspettative dell’isola in termini di integrazione di sviluppo economico-turistico che si richiede nella costruzione di un porto a Cala dell’Acqua dopo 40 anni della chiusura della miniera.

Conosciamo in parte le leggi che regolano la costruzione di un porto e quelle in particolare che vanno rispettate per realizzarlo a Cala dell’Acqua.

Conosciamo le leggi per il risanamento ambientale e lo sviluppo strutturale della zona ex-Samip.

Conosciamo le idee che hanno le associazioni ambientaliste per le isole minori e anche per la nostra isola che chiedono meno porti e più protezione ambientale.

Conosciamo  in parte, le leggi di protezione ambientale che sono state attuate sull’isola e che vanno tenute in considerazione.

Consociamo le lentezze burocratiche nei vari iter amministrativi.

Conosciamo le tante competenze che regolano queste materie che a volte diventano ostacoli insormontabili, peggio se mosse da interessi contrastanti.
Tutta questa conoscenza deve servire a ridurre i margini di errori nelle azioni che vanno intraprese in particolare dall’Amministrazioni ma anche da tutti i soggetti interessati affinché, finalmente, si risani la zona ex-Samip e si costruisca un porto a Cala dell’Acqua.

Cala dell'Acqua. Tartaruga [2]