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Buoni Propositi

di Rita Bosso

 

Le premesse non sono il massimo.

L’anno è bisestile.

Comincia di venerdì.

C’è un passaggio di cometa, per giunta con due code.

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Noi di Ponzaracconta siamo armati di buone, di ottime intenzioni. E voi, cari lettori, quali intenzioni avete per l’anno che sta arrivando? Tradotto: Che capa tenite? Fatecelo sapere, inseriremo i vostri propositi in questa lista.

Ognuno di noi perderà almeno dieci chili; volendo strafare, perderà  anche qualche paio di occhiali e penne a volontà. Qualcuno perderà la memoria. Sicuramente perderemo  Quirino,  Laura e  sor Francesco perché non saremo in grado di raccapezzarci tra cambi d’orario e di banchine.

Diventeremo buoni, buonissimi, ma così buoni che, con un goccio d’olio e uno di aceto balsamico, ci potete servire come contorno.

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Saremo cari, carissimi: il primo dell’anno consentiremo la lettura del sito solo a pagamento. Il due gennaio, constatata la débâcle, saremo di nuovo aggratis.

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Saremo tolleranti, anzi accomodanti, anzi dei veri e propri stuoini, ‘A faccia mia sotto ai piedi tuoi, riguardo agli apostrofi, alle elisioni, ai troncamenti; tanto più che, secondo le riflessioni che due illustri scienziati hanno sviluppato durante una traversata Formia-Ponza, chi parla il dialetto scrive in italiano, sia pure storpiato (vedi ‘A lettera d’a ‘Merica [4]); viceversa, scrive in dialetto il letterato, l’intellettuale che, si presume, parla prevalentemente in italiano. E’ come col matrimonio e la sessualità: nessuno di noi ci capisce niente, ci arrangiamo alla meno peggio, gli unici esperti, titolati a parlarne, sono i preti.

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Impareremo una lingua, meglio se morta perché è più chic: dunque latino, greco antico o  dialetto ponzese. Citando Candidina, potremo affermare che “Io il latino lo conosco bene, è con l’italiano che ho qualche difficoltà”.

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Plaudiremo a tutti i progetti, a prescindere dalla effettiva realizzabilità; se riterremo che qualcuno sia solo fumo negli occhi, ci muniremo di un buon collirio. E poi, cosa sarà mai un poco di fumo? In città non hanno le polveri sottili?

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Pagheremo, con grazia e con letizia, bollette stratosferiche per acqua  differenziata e per munnezza dissalata. Grazia e Letizia sono due signore, pagano senza batter ciglio anche se il servizio è così così.

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A mezzanotte e zerouno del 2016, mentre salta il tappo dello spumante e imperversa il fuoco amico, mentre strappiamo l’ultima pagina del calendario 2015 e inauguriamo il nuovo, metamorfizzeremo in mansuete bestiole: da gufi e ciucciuvettole a placidi allocchi.

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SILVERIA AROMA.
Buoni propositi? Non ne posseggo alcuno. Mi limito a vivere giorno per giorno cercando di crescere (e non di peso o di capelli) con la speranza di guadagnare un’indipendenza personale, a tutto tondo, sempre più robusta.

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MONIA SCIARRA.
I miei buoni propositi?… Nun se ponno dicere. Dico che sto faticanne per fare una sorpresa ai guaglioni quando rientrano roppe ‘a befana nell’anno nuovo!!! Poi l’anno 2016 mi auguro che ‘i barzellette vengano capite come tali e che persone come ‘ U Riavolo, comme il mio compagno, trovano fatica per portare la famiglia avanti!!! E CHE SAN SILVERIO CI LIBERI DAGLI ILLUSIONISTI!!!!

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MARIA CIVITA COPPA
Buone intenzioni per il nuovo anno? Mi piace pensare che i buoni propositi possano avverarsi e allora spero che Ponza torni finalmente ai ponzesi ottimisti e volenterosi, con poca “uallera” nei confronti degli altri isolani e molta fiducia nel futuro. Mi piace anche sperare che prevalga il buonsenso a discapito delle cattiverie gratuite. Spero in troppe cose? Personalmente ho buoni propositi e ottime sensazioni, d’altronde volere è potere, no? Amma fa’ ‘a uerra? E facimmele, teramme fore ‘a capa tosta che da sempe ce caratterizza e difendimme ‘stu scoglie

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