di Nicolas Aversano
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Salve,
sono Nicolas, dall’Argentina. Sono stato a Ponza in ottobre per conoscere la terra dei miei. Mi piacerebbe condividere con i ponzesi un testo che ho scritto di ritorno dall’isola.
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Nave Ponza – Formia, domenica 11 Ottobre 2015
Ho passato tanti giorni a scoprire delle grandi città europee… Buio, gente, roba, storia, tante cose, tante persone sconosciute.
Mi sono perso in tutti questi luoghi, con la mappa, nel bus, nel metro, nelle strade strette.
E dopo tutto questo, mi sono ritrovato a Ponza, un posto poco conosciuto per il mondo ma forse il più conosciuto da me dopo il mio paese.
Qui non avevo un programma da fare, liste di cose da vedere, luoghi famosi da fotografare. Mi è bastato appoggiare i piedi sulla terra per rendermi conto che tutto quello che aveva ascoltato era vero, diventava realtà nella mia vita, non era più una cosa raccontata ma vissuta.
Le persone più importanti le ho incontrate a Ponza, gente che era famiglia e loro che sembravano famiglia e ti facevano essere parte della loro storia.
Gli odori, le immagini, i colori, i sapori, le parole, tutto mi faceva ricordare dei buoni tempi con i miei nonni.
Grazie Ponza, grazie alla mia famiglia, grazie alla sua gente per avermi fatto ricordare delle cose più importanti che mi ha fatto bene al cuore vivere e ritrovare.
Nicolas Aversano – Buenos Aires, Argentina
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Reina de Italia – fiesta del inmigrante: Si calcola che più di 25 milioni di argentini abbiano almeno un antenato italiano. È il più numeroso gruppo etnico del Paese [Juliana Sansaloni, regina della comunità italiana, durante la sfilata inaugurale della XXVI Festa Nazionale dell’Immigrato, a Oberá, Misiones, Argentina].
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Due foto scattate a Ponza da Nicolas Aversano
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Foto in alto nell’articolo: Buenos Aires. Microcentro-porteño. Obelisco