proposto da Silverio Lamonica
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Ormai la ricorrenza di Halloween fa parte anche del nostro patrimonio culturale, tanto è vero che in quasi tutte le scuole di ogni ordine e grado, da diversi anni, gli alunni si mascherano da zombie, agitano zucche vuote che sembrano digrignare i denti e così via.
Quest’anno, per celebrare degnamente un tale avvenimento, propongo la lettura di una poesia di Carl Sandburg (1878 – 1967), poeta statunitense, insignito del premio Pulitzer per la poesia nel 1951.
Theme in Yellow
(by Carl Sandburg)
I spot the hills
With yellow balls in autumn.
I light the prairie cornfields
Orange and tawny gold clusters
And I am called pumpkins.
On the last of October
When dusk is fallen
Children join hands
And circle round me
Singing ghost songs
And love to the harvest moon;
I am a jack-o’-lantern
With terrible teeth
And the children know
I am fooling.
E’ una poesia per ragazzi ed ho notato che l’autore in alcuni versi usa il senario (verso di sei sillabe): “when dusk is fallen” e più avanti “with terrible teeth”, quindi nel tradurre ho usato, dall’inizio alla fine, lo stesso “metro”, molto comune nella nostra letteratura classica e adatto ai bambini: “La vispa Teresa / avea tra l’erbetta / a volo sorpresa / ….. ma anche ai “grandi”: “Fratelli d’Italia / l’Italia s’è desta /dell’elmo di Scipio / … E così è sortito:
Tema in giallo
I colli abbellisco
quand’è autunno
con palle gialline.
Illumino i campi
di grano nel piano
di luce arancione
e i grappoli d’uva
col biondo dell’ oro:
mi chiamano “Zucche”.
D’ ottobre alla fine
sul far della sera,
i bimbi per mano
mi girano intorno
cantando pei morti,
l’amor per la luna
d’ottobre l’ ispira;
son Jack o’ Lantern
coi denti assai brutti
e i bimbi lo sanno:
io sono beffardo.
Nota
Per gli articoli che gli anni precedenti il Sito ha dedicato alla festività, digita – Halloween – nel riquadro “Cerca nel sito”, in Frontespizio (nove articoli).