Gemellaggio

Da Ponza a Bahia Blanca: appunti di un viaggio. (1)

di Carlo Marcone

 

Iniziamo la pubblicazione – in più puntate – di un reportage di viaggio di Carlo Marcone in Argentina, a Bahia Blanca, con un gruppo di Ponzesi; viaggio avvenuto nel novembre 2006.
La Redazione

 

Sono ormai diversi anni che in autunno organizzo un viaggio in giro per il mondo al quale partecipa un gruppo di amici, più o
meno sempre gli stessi.

Quest’anno però la meta è stata particolarmente avventurosa: siamo stati in Sud America e per la prima volta abbiamo incontrato la comunità ponzese che risiede a Bahia Blanca e Ingeniero White, comunità tanto numerosa da non aver nulla da invidiare a quella, soltanto più conosciuta, di New York.
In tredici da Ponza siamo partiti per l’Argentina, destinazione Bahia Blanca e Ingeniero White, dove una folta colonia di nostri
concittadini è emigrata sul finire dell’800.

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Copertina del libro di Carlo Marcone

La mia duplice veste di concittadino e di Assessore del Comune di Ponza mi darà anche modo di gettare le basi per un futuro gemellaggio tra la nostra Isola e Ingeniero White: sarà impegnativo predisporre gli atti, trovare i fondi, ma sono convinto che questa nostra visita privata renderà tutto più facile. L’arrivo, nel tardo pomeriggio del 17 novembre 2006 all’aeroporto di Bahia Blanca, è stato straordinario.
C’erano numerosi ponzesi ad attenderci, tra cui il mio amico Leandro Aiello che non vedevo da oltre due anni.

Leandro è arrivato a Ponza il 17 agosto del 2004, è venuto in Italia tramite un programma della Regione Lazio, che offre ospitalità nel mese di agosto ai figli degli immigrati per far loro studiare e perfezionare la lingua italiana.
Nel week-end questi ragazzi raggiungono i luoghi dove sono nati i loro genitori anche per incontrare i parenti.

Leandro è venuto a Ponza.
Sul porto ad attenderlo mi trovavo in compagnia delle mie amiche Maria Scotti e Laura Secondino. Lo abbiamo notato subito. Aveva uno zaino sulle spalle e si guardava intorno alla ricerca di qualcuno, ci siamo presentati ed è nata a pelle una simpatia.

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Alcuni dei miei compagni di viaggio incontravano per la prima volta i loro parenti. Il momento è stato emozionante.
L’accoglienza è stata molto calorosa e la gioia per tutti è stata immensa, eravamo un po’ confusi e stanchi, dopo le 14 ore di volo, lo scalo intermedio ed il fuso orario. Fuori dell’aeroporto c’era un giornalista che ci aspettava per chiederci le nostre prime impressioni sul viaggio e sull’evento che da lì a due giorni avremmo vissuto in prima persona. Abbiamo scattato la classica foto di gruppo che il giorno successivo è stata pubblicata sul quotidiano locale “La Nueva Provincia”. All’arrivo in hotel c’erano ad attenderci altri ponzesi e il Console Dr. Nicola Di Tullio, che ci ha accolto con un bellissimo discorso di benvenuto.

Nonostante l’entusiasmo non vedevamo l’ora di andare a dormire, anche perché sapevamo che il giorno dopo sarebbe stata una lunga giornata piena d’impegni.

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Il sabato mattina, svegli di buon ora, felici e riposati siamo partiti per un nuovo viaggio in auto durato due ore attraverso
la Pampa (immensa distesa di deserto popolata da quadrupedi liberi di pascolare), per andare in Sierra De La Ventana a trovare Francesco Aiello, proprietario di un hotel situato tra i monti in un luogo immerso nel verde.
Vi siamo rimasti sino alle quattro del pomeriggio, in compagnia di altri ponzesi che hanno fatto a gara per presentarci le specialità locali, ovviamente a base di carne.

Sierra de la Ventana

Ritornati a Bahia Blanca alcuni del gruppo, sempre in compagnia dei nostri concittadini, sono andati in giro per la città (non ci hanno fatto mai sentire degli ospiti e non ci hanno mai lasciati soli).

Io e l’amico Nunzio Serto con Leandro e suo padre Giovanni siamo andati ad una riunione dei membri del “Com.Is.Es” (Comitato degli italiani all’estero).
Quest’ultimo comprende sette province dell’Argentina: si tratta della circoscrizione Consolare italiana più grande nel mondo.

Il Presidente è il Sig. Juan Carlos Paglialunga, dal quale siamo stati accolti calorosamente.

 

[Da Ponza a Bahia Blanca:  appunti di un viaggio. (1) – Continua]

2 Comments

2 Comments

  1. Juan Aiello

    12 Ottobre 2015 at 06:27

    Ciao!
    Io sono Giovanni Aiello, nato 26-8-1951
    I miei genitori erano Silverio e Anna Califano (figlia di Bastiano).
    I miei fratelli: Francesco Antonio e Giovanni Francesco (27-2-1943).
    Antonio (17-1-1947).

    Siamo tutti nati a Ponza!
    Abitavamo sulla spiaggia Sant’Antuonio.
    25/2/1958 abbiamo viaggiato tutta la familia verso Argentina – Bahia Blanca, dove sono fino a oggi.
    Sono licenciato docente scuola media.

    Oggi nell’isola mi resta qualche cugino, come Francesco Aiello, che abita dov’era la casa dei miei nonni; ed altri ma non ho quasi dati.
    La mia infanzia è trascorsa con Emilio (credo che si chiamava cosi), era il figlio minore del docente Valiante.

    Dopo tantissimi anni sono tornato a Ponza, ottobre 2007, soltanto per una settimana, ed in quel momento sono stato ricevuto da Carlo Marcone che aveva un’amicizia con mio figlio Leandro.

    Resto in attesa di un suo commento.
    Giovanni Aiello

  2. Mauro Esposito

    15 Ottobre 2015 at 20:56

    Rispondo al commento di Juan Aiello a seguito dell’articolo di Carlo Marcone

    Caro Giovanni,
    ho letto questo tuo commento all’articolo di Carlo Marcone e ho piacere a inviarti questo scritto.
    Mi chiamo Mauro Esposito, ho 59 anni e sono ovviamente nativo di Ponza. Vivo a Milano ormai da tanti anni. A Ponza vive mia sorella Maria con il marito.
    I miei genitori erano EVELINA CALIFANO (1922-1978) e MARIO ESPOSITO (1914-1997). Il mio nonno materno si chiamava ANTONIO CALIFANO – deceduto nel 1973 – ed era il fratello di SEBASTIANO CALIFANO – tuo nonno. Padre di tua mamma ANNA CALIFANO.

    L’abitazione di mio nonno era ubicata proprio sopra alla casa di tuo nonno in via salita Croce / via Amalfitano – Mia nonna materna si chiamava GIOVANNINA IACONO. Tuo fratello Francesco (Franco) e mia sorella Maria giocavano insieme da ragazzi e lei stessa mi dice che si ricorda bene di Franco.
    Quando la vostra famiglia emigrò in Argentina mia sorella aveva 13 anni. Peccato non aver saputo della visita a Ponza di tuo figlio Leandro. Mia sorella avrebbe avuto molto piacere ad incontrarlo in tale circostanza.

    Un abbraccio e un saluto a tutta la tua famiglia.
    Mauro

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