Ambiente e Natura

Decade Laziomar

a cura della Redazione

 

Sono appena stati pubblicati sul sito Laziomar gli orari fino al 30/10/2015: ormai si va avanti quasi di dieci giorni in dieci giorni.
Li riportiamo qui di seguito (cliccare sull’immagine per ingrandirla):

Formia Ponza e viceversa

Formia Ventotene e viceversa

Avremo la nave da Formia (il Tetide?) due volte al giorno come da contratto, con l’unica variante della domenica che non presenta più la formula A e B, ma la partenza sarà sempre alle 14,30; in compenso è previsto l’aliscafo alle 16, tempo permettendo.

Non si sa quali mezzi la compagnia intenda utilizzare, ma poiché l’orario prevede che anche ventotene abbia (come da contratto) una corsa di nave e che come dicevamo sono orari validi solo fino al 30/10 c’è da supporre che non ci sia alcuna effettiva soluzione ma il solito tentativo di tamponare la situazione.
È possibile quindi che per Ventotene abbiano proposto il Don Francesco (non gradito) e che stiano continuando le trattative per cercare una soluzione adeguata al problema.

Resta ciò che abbiamo detto: se non ci fosse da piangere, sarebbe da ridere!

Per le isole i collegamenti marittimi sono “vitali”, ovvero indispensabili alla sopravvivenza; chi doveva a tempo debito sorvegliare o operare correttamente non l’ha fatto, sottovalutando a quali interessi economici privati hanno messo in mano la vita delle comunità isolane.

Laziomar. Mappa-destinazioni

Mappa dei collegamenti Laziomar (dal sito della Compagnia)

2 Comments

2 Comments

  1. isidorofeola

    8 Ottobre 2015 at 13:39

    Peccato che la Redazione scriva “Decade” con significato di parola sdrucciola, e quindi intendendo indicare diecina .
    Sarebbe stato meglio che avesse scritto “Decade” con significato di parola piana, intendendo quindi decadenza (dal contratto)… ma purtroppo ancora non è così. Speriamo in un futuro non troppo lontano

  2. Silverio Guarino

    9 Ottobre 2015 at 08:45

    Diabolica lingua italiana: sposti un accento e cambia la vita.
    Da buon “italico” ho letto il titolo come parola piana: “decàde” e non sdrucciola: “décade”. Solo la lettura dell’articolo è riuscita a disattivare l’entusiasmo della prima interpretazione.
    Poi Isidoro ci ha messo il resto.

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