Conte Rosanna

Il Santa Lucia: piccole riflessioni e immagini di una giornata a Ventotene

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di Rosanna Conte

 

Non ero mai riuscita a partecipare alla commemorazione dell’affondamento del Santa Lucia che si svolge ogni anno al largo di Ventotene sul luogo della tragedia.

Ieri, con decisione immediata, mi sono accodata al gruppo che è partito alle 10,15 da Ponza insieme alla instancabile e preziosa Mirella Romano, alle autorità e al gonfalone del nostro Comune.

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Ovviamente la cerimonia ha ricalcato i tempi e i modi consueti, anche se le emotività e le riflessioni di chi ha parlato hanno evidenziato che il filo conduttore che lega anno dopo anno gli incontri commemorativi tende a diventare sempre più consistente.

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La tragedia del Santa Lucia, oggi, al di là del dolore dei parenti delle vittime che, a distanza di 72 anni, vanno scemando, è un punto di aggregazione di due comunità isolane che ancora non sono riuscite a trovare un passo comune nella difesa delle loro specifiche tutele, sebbene il sindaco Vigorelli abbia sottolineato che è stata ritrovata una certa sintonia col suo collega, il sindaco Assenso.

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Non si può ignorare il richiamo all’Europa poiché la tragedia è avvenuta nel luogo dove era appena stato stilato il Manifesto di Ventotene, un appello al riconoscimento della fratellanza europea ed alla formazione di un’unica grande federazione di stati per non avere più guerre intestine in Europa.

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Spinelli era ancora lì e la tragedia si è consumata sotto i suoi occhi. Come non pensare che abbia avvertito la tragedia del Santa Lucia come l’ennesima prova della giustezza delle idee del Manifesto e della prospettiva che, con Rossi, Colorni ed altri, aveva intravisto e diffuso clandestinamente?

Ma anche in chi oggi, la guerra l’ha vista solo in TV e ne ha letto sui giornali, il ricordo della tragedia alimenta nelle coscienze il principio presente nell’articolo 11 della nostra Costituzione, quello del ripudio della guerra come strumento per dirimere le questioni internazionali, e consolida la certezza che solo nella pace si possono sviluppare i valori del rispetto, della cooperazione e della solidarietà, da cui dipendono il benessere e la serenità dei popoli.

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La banda di Ventotene ha accompagnato la cerimonia con veri momenti di protagonismo.

Emozioni hanno suscitato tra i presenti  le note tristi del Silenzio e quelle liete dell’Inno alla Gioia, ma non può passare sotto silenzio  il piacere di aver visto un piccolo musicista al seguito della mamma che, pur nel gioco, era tutto preso dal suo ruolo di sassofonista.

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