Attualità

Un incontro con una persona speciale

di Ralph De Falco

il minatore, opera di Enrico Butti

 

Questa estate, mia moglie ed io abbiamo trascorso cinque settimane meravigliose sulla mia amata isola di Ponza. Ho soggiornato con mia sorella Maria nella casa in cui sono nato, che si trova in Via Salita Croce, un tempo Via Quagliara.

Durante le nostre passeggiate, mentre attraversavamo la piazzetta di Sant’Antonio, un certo signore ottantenne, con un accento non ponzese, seduto su una panchina di fronte al piccolo ristorante, ci ha accolto con un sorriso radioso e ci ha augurato un buon mattino e un felice pomeriggio.

Ho trovato questo incontro divertente perché ha sempre rivolto il suo saluto verso mia moglie e, quando  scherzosamente gli ho chiesto perché non gli piaceva guardarmi e  gli ho augurato il buongiorno,  ha detto che preferiva guardare le donne. Quando gli ho chiesto se sua moglie era d’accordo con lui, mi ha detto che è vedovo tre volte. Con un sorriso luminoso, mi ha detto scherzando che ha fatto troppo amore con le sue mogli.

Un giorno, gli ho domandato: “Che cosa fa un uomo del nord Italia a Ponza?”
Mi ha detto che si chiamava Aldo Michelotti e che la sua terza moglie era ponzese, e quando è morta, è rimasto sull’isola perché era meglio per la sua salute a causa della sua malattia (silicosi).
Quando gli ho chiesto come ha acquisito la malattia, ha continuato a dirmi che faceva il minatore in Belgio e che era l’unico superstite della catastrofe della miniera Marcinelle nei pressi di Charleroi, che è stato uno dei peggiori disastri minerari nella storia del Belgio.
Mi ha detto che è stato trovato privo di sensi, insieme con altri due minatori e che lui era l’unico a venire fuori da un coma durato tre giorni. In quella tragedia, quasi trecento minatori hanno perso la vita; la maggior parte erano italiani.

il disastro di marcinelle

Gli ho detto che avevo sentito parlare di questo disastro e che è stato un onore per me aver incontrato l’unico sopravvissuto di questa tragedia. Quando gli ho detto che avevo intenzione di tornare a Ponza l’anno prossimo, mi ha risposto che mi aspetterà allo stesso posto, ma dovrò far in modo che mia moglie cammini davanti a me e non indietro così lui potrà salutarla per primo.
Gli ho promesso che lo farò.

 

Note
 – l’immagine di copertina riproduce “Il minatore”, opera dello scultore Enrico Butti (1847-1932) situata alla Galleria d’Arte Moderna di Milano;
– sulla tragedia di Marcinelle si è anche scritto su questo sito, in occasione della giornata della memoria (leggi qui) 

1 Comment

1 Comment

  1. Enzo Di Fazio

    22 Luglio 2015 at 06:33

    Ho fatto più volte visita al Bois du Cazier, il luogo dove si è consumata la tragedia di Marcinelle (oggi patrimonio dell’ UNESCO), e consiglio a tutti coloro che hanno l’occasione di passare per il Belgio di andarvi.
    E’ un modo per conoscere il senso e i valori delle migrazioni e per capire le condizioni disumane in cui lavoravano i minatori.
    Leggo dal racconto di Ralph De Falco che Michelotti dice di essere stato l’unico superstite di quella tragedia. Per la verità dai documenti e dalle vicende riportate risulta che i superstiti furono 12, di cui sei furono i primi ad arrivare, in buone condizioni, in superficie alle 8,30 e sei recuperati feriti alle 3 del pomeriggio. Presso gli archivi del museo di Bois du Cazier è possibile rintracciarne i nomi come è possibile leggere le storie delle 262 vittime.
    Mi piacerebbe conoscere il sig. Michelotti e ricostruire con lui quella vicenda sulla base dei suoi ricordi. Spero di poterlo incontrare in occasione del mio prossimo ritorno a Ponza.

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