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La serata del 15 luglio alla Torre dei Borbonedi Vincenzo (Enzo) Di Fazio
“Ma che vennite, i pisce?” – ci ha chiesto una vecchietta che passava per Via Madonna mentre eravamo intenti a sistemare all’ingresso della Torre dei Borbone il cavalletto con la locandina dell’evento “Il mare di Ponza in una sera negli acquerelli di Silverio Mazzella”.
L’inizio dell’incontro era stato fissato alle 21,30 e, per la verità, a quell’ora la terrazza della Torre, oltre ogni più rosea previsione, era già gremita di gente. Si poteva cominciare, ma abbiamo atteso ancora qualche minuto perché la gente è continuata ad arrivare. E invece..!? Invece veramente un bel successo. Qualcuno ha riferito di aver contato oltre 150 presenze. E deve essere proprio così se, a un certo punto, il personale della Torre è ricorso alle sedie di riserva per fare accomodare tutti. Merito dell’informazione capillare che abbiamo portato avanti, della circostanza che ne abbiano scritto nei giorni scorsi giornali e riviste specializzate, della splendida terrazza che la Torre dei Borbone ci ha messo a disposizione, del coinvolgimento interessato e partecipativo di molti ospiti della struttura alberghiera; ma merito soprattutto dei contenuti che abbiamo proposto. Per chi ha già avuto modo di sfogliare il bel libro di Silverio Mazzella sa quanto siano accattivanti i suoi acquerelli. Come lui stesso ha detto “Io ho dipinto i pesci e il prof. Madonna, nell’illustrarli, li ha resi vivi”. Abbiamo visto scorrere le immagini della spigola, della cernia e della perchia. Apprendiamo così che molti pesci nascono ermafroditi e cambiano sesso quando diventano adulti, come il pesce pettine (quello che a Ponza chiamiamo “sorece”) e la perchia. Apprendiamo che la triglia diventa rossa non per timidezza ma per paura.
Insomma un’ora di lezione di biologia marina che, in tanti, avrebbero voluto che continuasse. Ad arricchire la serata le poesie in dialetto ponzese di Francesco De Luca e le musiche marinaresche di Nino Picicco. Il primo ci ha catturato con le storie di due sue note poesie: “A chiane” e “Aleghe”.
Con piacere ho notato tra la gente tanti giovani e molti bambini, alcuni dei quali si sono fermati a fare domande al prof. Madonna a fine serata. A dimostrazione della capacità del professore di coinvolgere tutte le età grazie al suo modo di rendere semplici ed accessibili argomenti scientifici. A fine serata è stato messo a disposizione dei presenti un ricco buffet offerto dalla struttura che ci ha ospitati; in molti, poi, ci siamo intrattenuti, immersi nello splendido scenario della terrazza, con Franco De Luca che, in un simpatico fuori programma, ci ha letto alcune sue filastrocche ed aneddoti in dialetto ponzese. Squisita e impagabile la disponibilità offertaci dalla responsabile della Torre, signora Rosaria cui non finiremo mai di dire “grazie”. Un grande grazie va anche a Cris, l’attivo organizzatore della terrazza. Veramente una bella serata che, in maniera delicata e senza urla, abbiamo connotato di “ponzesità” interessando la gente di casa nostra e, con enorme piacere, tanti ospiti dell’isola. Devi essere collegato per poter inserire un commento. |
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