di Rita Bosso
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Isidoro Feola ieri è intervenuto a Elisir, il programma di salute e benessere che va in onda tutti i giorni alle 11 su Rai3 e ha trattato il tema dei “pericoli di sabbia e mare”.
Serio, preparato, chiaro, in pochi secondi Isidoro Feola ha smontato il cliché del medico ponzese che era stato proposto nelle sei puntate di Un’Altra Vita.
Nella fiction, il dottor Feola era il più ruspante tra i due Silverio in servizio al poliambulatorio, una “macchietta” con tutti gli accessori: moglie pettegola, figli con nomi improbabili, parlata esclusivamente vernacolare e una palese incapacità professionale; di lui restano tante invocazioni – San Silverio! Uh Maronna! – e nessuna diagnosi.
Se non fosse stato per la luminare meneghina Emma, il dottor Feola (Silverio) avrebbe spedito parecchi pazienti al Creatore; come se i posti al camposanto abbondassero…
Anche secondo gli sceneggiatori della fiction, evidentemente, gli autoctoni sono incapaci e, se c’è bisogno di professionalità e di competenza, bisogna importarle.
A conferma dell’inconsistenza di questa teoria, rimandiamo alla registrazione dell’intervento di Isidoro Feola (al 30° minuto di trasmissione).
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Su: Raitv/Elisir [3] (al 31° minuto di trasmissione, circa)
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