Ambiente e Natura

Le bagnarole 2015

di Francesco De Luca
A-varc-i-Noè

 

Da lontano ascolto risa, trilli, cori, voci di bimbi. Il pomeriggio è benedetto da un sole dilagante, stamane timido e pavido tanto da non imporsi sul grigio. Ora si è irrobustito ai gridi dei fanciulli.

Mi incuriosisco: cosa si sta consumando nel cavo del porto? Acuisco l’attenzione mentre scendo seguendo la fonte dell’animazione. I toni sono quelli alti e gai dei fanciulli. Ed è la spiaggia di sant’Antuono la scena della rappresentazione. Bambini in acqua, mamme e papà sulla spiaggia, sagome di natanti sulla battigia.
’U summariello
è ritornato a rappresentare il luogo dove si celebrava l’incontro tra i fanciulli e il mare. Lì dove l’acqua permette ad ogni bimbo di giocare col mare è un brulichìo di piccoli in attesa di cimentarsi con la propria bagnarola.

Gareggiano: quella più innovativa, quella più simpatica, quella più veloce, quella più sfortunata. Il percorso è breve ma da una bagnarola c’è da attendersi tutto. Se metti poi che sono i bambini a far da capitano e marinai allora… non c’è da meravigliarsi di nulla.

Qualche genitore sottolinea la prestazione del figlio col suono del clacson, una macchina passa e s’accoda al rumore, il vocio degli amici evidenzia la bravura di una bagnarola riottosa a galleggiare.

Pure le campane della chiesa partecipano alla festa. Chiamano alla novena ma il canto è più civettuolo. In sintonia coi voli sfreccianti di sparute rondini e con i versi dei quaraquaglie, così evidenti e così lontani.

Gruccione. Quaraquaglie

Le mamme sono sfinite. Vorrebbero tenere lontano i figli dal bagnarsi totalmente. I piedi sì, ma per il bagno integrale è ancora presto!
Ci provano con le minacce, con le rampogne, coi gesti di diniego ma… come si può in una occasione così favorevole impedire che l’attrazione per il mare si vanifichi?

Per i bambini è una festa, è l’apoteosi della spensieratezza. Oggi è cominciata l’estate 2015 a Ponza, la gara delle bagnarole lo ha attestato.

Gioiosa sia per i piccoli !

L’isola ha bisogno d’essere amata, questa isola non ha futuro senza gli isolani.

 

Immagine di copertina. In attesa di foto aggiornate abbiamo pubblicato una foto della manifestazione 2013

Appendice
Le immagini di quest’anno sono reperibili in un articolo successivo, del 27 maggio: leggi e guarda qui

1 Comment

1 Comment

  1. Gennaro Di Fazio

    27 Maggio 2015 at 00:45

    Caro Franco,
    hai ragione tu, quest’isola ha bisogno di essere amata, non solo gestita o, peggio, utilizzata o addirittura sfruttata. Ed è altrettanto vero anche quell’altra tua considerazione: “questa isola non ha futuro senza gli isolani”, quelli veri, quelli che vivono tutto l’anno nelle difficoltà e alcuni anche nelle ristrettezze, che ragionano e si attivano anche in funzione degli altri e della propria terra, che hanno vissuto la sua storia ed il suo mare, i momenti gioiosi e quelli addolorati. Ma perché questo accada è necessario che questa tua idea si trasformi in azione politica. Qual’è dunque il ponte che può unire queste due cose? Interessante sarebbe aprire un dibattito.

    Gennaro Di Fazio

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