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Gouache primaverile

di Francesco De Luca
Yellow Forest - Cristina Dalla Valentina [1]

 

Un frullo? Mi giro e il corpo della grande ginestra mi colpisce. Giallo verace, ora che il giallo spurio d’i uastaccette s’ è perduto. Il corpicino di nu crasteco (averla) si nasconde e il gracidìo raggela il piccolo poggio.
I sbirre (rondoni) si inseguono con stridi veloci.

Averla03 [2]

Cosa c’ è ora? Il venticello con gli effluvi dell’erba novella, ancora imperlata di rugiada, porta il raglio dalle catene degli Scotti. Rimbalza fra la collina della Madonna e Santa Maria e in quel cavo prende voce. Lo sente anche Matteo che esce dal porto per tentare una pescata. Il gozzetto si lascia dietro il rumore e punta verso i faraglioni.

acquerello ponzese [3]

Ancora? C’è l’altoparlante del fruttivendolo di turno. I carciofi a tre euro il mazzetto!“, grida il carrettino. Trapassa l’aria che col mattino si sveglia, e nota la frenesia delle rondini, il movimentarsi sul molo dei marinai della Capitaneria, l’avvicinarsi sorniona della nave cisterna. Si intravede appena nella luce del sole brillante di mare.

acquerello primaverile 5 [4]

U codaianculo (culbianco) troneggia sulla canna, ‘u vollero (il rigogolo) anima le nespole di cui è ghiotto, bestemmia Liberato perché la rugiada gli ha bagnato le scarpe e pure i piedi.

Giornata di primavera in questo scoglio roso da rinnovati rancori. Liberato scuote il capo: “N’ avimmo capito niente… niente“. Continua a spruzzare il verderame sulle viti, con le pigne in efflorescenza.

acquerello primaverile 8 [5]

Il sapere della terra che dovrebbe concimare le nostre esistenze non riesce a dar loro humus. Fluttuanti in una liquida inconsistenza di riferimenti, di presagi, diamo al tempo l’agio di consumarci.

Acquarelli-Pnz-2013-Parata [6]