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Pensiero facile

di Francesco De Luca

Magritte-Uomo-senza-volto [1]

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Voglio avvertire subito il lettore che al titolo non seguirà una esaltante argomentazione. Il mio “pensiero facile” attiene al discorrere popolare, non rimanda a nessuna categoria logica né ambisce crearla.
In cosa consiste allora ? Chiarisco: il “pensiero facile” consiste nello strutturare il pensiero facendosi fuorviare dall’argomento dominante, privandosi di distinguere la natura degli argomenti stessi. Faccio un esempio, proponendo un abbozzo di dialogo.

Io – dice la donna – voto a X perché mi ha fatto fare la casa.
A suo tempo… presentai un progetto… ebbi l’approvazione. Erano tempi diversi, ma ugualmente c’erano le preferenze … a chi sì e a chi no. Sul Comune facevano a loro piacimento.
Ho saputo oggi che X si presenta di nuovo al Comune e io il mio voto glielo do”.

Quanti di questi giudizi si sono sentiti e si sentono esprimere.

Analizzando bene il pensiero viene fuori l’errore logico. Che vado a chiarire: la riconoscenza umana della donna verso l’uomo politico (X) che l’ha favorita (ma l’ha favorita davvero? Si chiarirà in seguito) è comprensibile. Ma è infondata logicamente. Perché? Perché la riconoscenza è diretta alla persona privata mentre il voto elettivo va all’uomo politico. E’ sempre la stessa persona, d’ accordo , ma i ruoli sociali impersonati sono diversi.

Quando il politico chiede il voto e si rivolge all’elettore lo fa in quanto esprime una visione politica, un progetto (politico), un futuro che investono la società. Se chiede il voto per la vicinanza parentale o per quella domiciliare o religiosa, mischia l’aspetto di cittadino privato con quello cui si aspira, e cioè divenire un cittadino con responsabilità pubblica.

Il “pensiero facile“ cade nella trappola e si butta in una adesione (col voto),che può essere lesiva della sua stessa dimensione privata. Perché quella casa, tanto amata dalla signora, l’ Amministratore può tassarla a sangue… se la visione politica penalizza le rendite popolari. Quando (X) le ha concesso la licenza edilizia ha operato secondo un criterio pubblico e, pertanto, nessun favore personale ha espresso, bensì ha seguìto un principio politico.

Questo dovrebbe essere vagliato nella scelta elettorale. Insieme a tanti altri, anche quelli privati s’ intende, ma fondamentalmente è il criterio pubblico (politico) che va considerato.

Il “pensiero facile“ salta ogni distinzione, sceglie secondo semplicità. Sbagliando.
Sbagliando? Sì, sbagliando. Perché il vicino di casa può essere uno squisito dirimpettaio ma un pessimo politico, così come il parente può abbondare di cordialità ma difettare di senso pubblico.

Sono esempi che abbiamo visti impersonati in vari Amministratori, eletti dal nostro “pensiero facile”. Da cui tenersi lontano. Oggi più di ieri.

Come ho anticipato all’inizio nessuna pretesa dottrinaria alla base dell’articolo ma soltanto il desiderio di contribuire ad elevare la coscienza politica dei Ponzesi. L’ho detto altre volte e lo ripeto.

 

Nota
l’immagine che accompagna l’articolo è stata scelta dalla Redazione. Si tratta del dipinto “L’uomo senza volto” del pittore belga  René Magritte (1898-1967)