Ambrosino Vincenzo

Un buon cristiano non può essere un moderato

di Vincenzo Ambrosino
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Circa un anno fa un amico di Ponza mi disse: “io leggo spesso Ponzaracconta, perché parla della mia isola e poi ci sono le foto, i documenti di un passato che in parte ho vissuto, per cui è un modo per ricordare amici e episodi che io ho conosciuto. Una cosa sola devo far notare: pur dovendo riconoscere la bravura e la competenza di tutti i redattori, Ponzaracconta la trovo un po’ sbilanciata verso  sinistra e il laicismo, se non addirittura l’ateismo che trapela molto spesso.”

Io non sono un membro della Redazione di Ponzaracconta ma posso certamente affermare che un sito web lo determina chi ci scrive; è evidente quindi che se si fanno avanti altre sensibilità politiche e culturali probabilmente si possono inquadrare aspetti della nostra isola e delle nostre esistenze da altri punti di vista.

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I miei ultimi articoli però sono indirizzati proprio a quella parte di mondo cattolico, ovviamente locale, che vive la religione, che vive il cristianesimo in modo moderato come se si potesse avere una posizione di centro nell’essere seguaci di Cristo e quindi nella professione di fede.

Il Papa ha affermato ancora una volta, senza badare molto alla diplomazia: “La nostra umanità ha vissuto nel ’900 un primo genocidio, quello del popolo armeno”.  
Il papa continua con le sue parole a mettere in imbarazzo i politici di tutti il mondo a cominciare da Renzi e forse anche i cristiani salottieri.

Papa Bergoglio  da cristiano radicale, sta de-stabilizzando il Vaticano, la Chiesa e tenta di de-stabilizzare il mondo. Lo dice e lo fa: un cristiano cessa di essere tale quando non è più de-stabilizzante. Ad imitazione di Cristo, lo deve essere sempre.

Gesù Cristo disse: – Io non sono venuto per unire, sono venuto per dividere… e vi indico una strada.
Un buon cristiano dovrebbe chiedersi tutti i giorni: il talento che ho ricevuto in dono lo sto mettendo a servizio di Cristo o al servizio del mondano?

Gesù Cristo con la sua venuta sulla terra de-stabilizzò i corrotti, che vivevano nelle loro certezze mondane, cacciò dal tempio i mercanti, chiarì al popolo che non bisognava confondere Cesare con Dio e mostrò se stesso come modello da imitare per essere un buon cristiano.

Destabilizzare significa provocare un violento terremoto in un sistema ‘stabile’, quello appunto creato dai corrotti.

“Gli ‘stabili’ vorrebbero fermare il tempo, il progresso spirituale, la sana politica, per salvaguardare i propri interessi egoistici, economici e sociali. Pur essendo ‘stabili’ sono attivisti del male, della corruzione, del regno dell’Anti-Cristo. Sono una potenza, ovunque, anche nelle migliori istituzioni politiche, sociali, religiose.
I cristiani che imitarono Cristo incorsero in emarginazioni, calunnie, carceri, eliminazione! Per questi cristiani il male che subivano in nome di Cristo era un lasciapassare sicuro per la Salvezza.
I grandi santi sono stati ‘grandi’ destabilizzatori del tempo nel quale vissero e stanno vivendo. Hanno pagato e dovranno pagare!”.

Ecco perché papa Bergoglio ha affermato che il suo mandato sarà breve! I grandi destabilizzatori pagano con la vita la loro fede nei propri ideali.

“Dice Paolo: gli uomini “terreni-corrotti” non comprendono gli uomini “giusti in Cristo”. Ecco da dove nascono le lotte interne in tante comunità. Ecco perché tanti discepoli di Cristo vengono radiati, emarginati, espulsi. Ma non per sempre! È triste quando queste situazioni vengono imposte da coloro che dovrebbero “presiedere” da cristiani, se pur lo sono…”

Queste parole (riportate tra virgolette – NdR) non le ha scritte un provocatore comunista, un ateo mangia-preti ma le ha scritte Padre Tiziano un sacerdote missionario.
Mi ha fatto capire che il vero cristiano è un rivoluzionario. Un ‘destabilizzante’ non può essere colui che si adorna di ori e pellicce e si accontenta di andare la domenica alla messa e poi passa la settimana a compiere i suoi riti quotidiani al servizio del mondano e dell’accumulo dei beni.
Il vero cristiano non può essere un  moderato, un accomodante, un finanziatore direttamente o indirettamente di corruzione ma deve essere un ‘de-stabilizzante’.

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Il nemico su questa terra è il neo-liberismo, che sta plasmando la vita degli uomini, sta indicando una via da seguire opposta a quella indicata da Gesù; ha imposto dei comandamenti che fanno dimenticare quei dieci comandamenti consegnati a Mosè e hanno creato questo mondo ingiusto, indegno di vivere per gran parte dell’umanità e la riprova di quello che dico la vediamo nella povertà che bussa sempre più forte alle nostre porte.

I veri Cristiani e gli uomini pensanti il bene comune che hanno cercato una strada per attuare sulla terra i tre principi di libertà, fraternità e uguaglianza hanno tante cose in comune e non si possono rassegnare a vedere il destino del mondo e dell’umanità al servizio dell’egoismo e dell’avidità di questi stabilizzatori neoliberisti.

Papa Francesco è un grande rivoluzionario e indica ai cristiani di ribellarsi e ai laici di risvegliarsi contro il male comune.

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