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Gli ultimi saranno i primi

di Vincenzo Ambrosino
Bambino-piedi-nudi [1]

 

Gli ultimi saranno i primi forse ma all’altro mondo; oggi i poveri sono gli ultimi e sono milioni: uomini, donne e bambini di ogni  latitudine tutti uguali, con gli stessi occhi, con  gli stessi sguardi, con le stesse storie da raccontare e con un unico desiderio: quello di sentirsi uomini tra gli uomini.

C’è un responsabile di questo enorme, diffuso campo di concentramento della povertà, questo campo di tortura, di umiliazione, di abbandono e di sterminio?
Gli ultimi saranno i primi ma questa promessa fatta da Gesù Cristo non era valida sulla terra.

L’uomo da allora si è messo in marcia non si diede pace fino a quando non riuscì a proclamare la Repubblica e diede al popolo che divenne Sovrano una Costituzione ispirata dai tre principi: Eguaglianza, Fratellanza, Libertà per tutti gli uomini della terra. 

Delacroix. La Liberté guidant le peuple (1830). Louvre [2]

 La Libertà che guida il popolo (La Liberté guidant le peuple) è un dipinto di Eugène Delacroix, del 1830, conservato al Louvre

“L’uomo pensante il bene comune” è riuscito ad abbattere zar, monarchi assoluti, imperatori, dittatori è riuscito perché questi erano uomini in carne ed ossa e quindi una spada, un pugnale, un veleno, una ghigliottina, una baionetta, una pistola li ha eliminati e con la loro eliminazione si è aperta  una nuova prospettiva per l’umanità.

“Le ribellioni anticoloniali esaurirono gli imperi. La ribellione degli operai negli anni trenta e le lotte anticoloniali esaurirono il liberismo classico, ma furono contenute dal keynsianismo: l’uso statale dei salari, lo stato di benessere sociale e lo sviluppo. Negli anni sessanta, un ciclo internazionale di sollevamenti di operai, studenti, contadini, donne ed ecologisti esaurirono il keynsianismo, che è stato rimpiazzato con il neoliberismo.”

“L’uomo pensante il bene comune” è riuscito ad edificare cattedrali del sapere, della conoscenza in tutti i campi dell’esperienza umana, tanto che oggi ha le “chiavi” per liberare l’uomo dalla schiavitù, dalla fame e dalla diseguaglianza sociale.

Ma “l’uomo pensante il bene personale” si è impossessato di quelle “chiavi” e ha fatto in modo che quei  principi di uguaglianza, libertà e fraternità dovessero essere reinterpretati a  sua misura.

“L’uomo pensante il bene personale” ha distrutto lo Stato, la Legge e il Popolo sovrano. Non ci sono più Stati ma organizzazioni sovrastatali. La legge scritta nelle Costituzioni è stata sepolta da accordi sovranazionali per la maggior parte di carattere commerciale. Il voto del popolo  è stato reso ininfluente perché le decisioni si prendono in Commissioni semi-segrete.

“L’uomo pensante il bene personale” ha vinto ed è diventato invincibile perché si è reso invisibile, la sua autorità non è concentrata in una sola persona in carne ed ossa, che si può individuare ed abbattere, non è esercitata da un’organizzazione precisa, definibile con cui ci si può misurare e avere la possibilità di distruggere è una nuova ideologia che si è strutturata in tutti i governi della terra.
“L’ideologia del neoliberismo: è il culto del mercato e la subordinazione di tutti gli attori economici alle sue richieste, inclusi governi ed individui.” 
Abbiamo ancora dubbi chi sia il responsabile della povertà? Chi sia il responsabile delle guerre e delle migrazioni di moltitudini di persone da un continente all’altro? Sul perché ci sia il riscaldamento globale e la conseguente desertificazione?

Abbiamo ancora dubbi su chi è il responsabile dei problemi delle classi sociali deboli e medie anche nelle nostre società occidentali?

“La strategia dell’economia neoliberista include la privatizzazione, la diminuzione delle spese sociali, attacchi ai sindacati, riduzioni dei salari, crescita dei profitti, libero commercio, libertà di mobilità dei capitali, assoggettamento accelerato della natura.”.

Ricevimento della Cappella Sistina [3]

Papa Bergoglio ha invitato i poveri di Roma nella Cappella Sistina dicendo a questi uomini: “questa è la vostra casa, ricordatevi sempre la promessa che  gli ultimi diventeranno i primi”.

Cari poveri per voi c’è una speranza di giustizia solo dopo  la morte: la  “cruna dell’ago” sarà  l’unica dogana che impedirà ai ricchi di non accedere alla felicità  a voi solo promessa.

Quei poveri, ospitati dal Papa, dopo essere stati sbarbati, puliti e rifocillati hanno potuto ammirare la “Creazione di Michelangelo”. La cappella Sistina non è il paradiso ma dà una dimensione della presenza del divino nell’uomo.

Michelangelo_-_Creation_of_Adam [4]

Michelangelo, Cappella Sistina. La creazione di Adamo (1511)

Gli occhi dei senzatetto si sono sollevati in cielo e hanno forse pensato: “…ma se l’uomo è riuscito ad edificare questa bellezza c’è del buono nel mondo”. Quei poveri per un attimo  si sono sentiti angeli a volare nella volta celeste e quell’immagine non li ha lasciati neanche quando si sono ritirati nei loro ricoveri sotto una panchina, in un vagone di una stazione ferroviaria e si sono addormentati in mezzo a cartoni di imballaggio scartati dalla società dei consumi.
Forse per una notte hanno sognato veramente il Paradiso.