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Cala dell’Acqua. L’Utile e il Bello

di Giuseppe Mazzella
Cala dell'Acqua.1 [1]

 

Il mio carissimo amico Libero Magnoni, scomparso oltre dieci anni fa, pittore e illustratore anche della nostra isola, mi ripeteva spesso: “Per fare una cosa bene occorre più o meno lo stesso tempo che eseguirla in maniera approssimativa”.
Questa accorata raccomandazione mi è tornata alla mente quando si è cominciato a parlare del costruendo porto di Cala dell’Acqua.
Della folgorante bellezza del luogo tutti noi isolani siamo coscienti. A questi vanno aggiunti milioni di telespettatori, dopo la fiction televisiva “Un’altra Vita”.
Fiction che, nonostante l’altissimo share, è a rischio di sequel e per il cui prosieguo si è addirittura costituito un comitato promotore di fans.

E torniamo a Cala dell’Acqua. Un microcosmo in una zona di per sé bella che contiene piccole spiagge, scogli affioranti, una costa variegata dai colori che vanno dal bianco al giallo al rosso; un piccolo isolotto, la Tartaruga su cui la tradizione vuole sia stata trovata un’immagine sacra della Madonna. E soprattutto un mare dalle trasparenze straordinarie, come tutto il mare di Ponza.

Cala dell'Acqua.2 [2]
Questo angolo delizioso sarà interessato da un impegnativo progetto portuale. Ci auguriamo che gli addetti ai lavori si applichino non solo ad ideare e realizzare opere utili, ma anche esteticamente belle. Purtroppo l’esperienza ci dice che, soprattutto quando si tratta di grandi opere, questa preoccupazione viene messa in secondo piano. Solo per fare un esempio, riferendoci alla vicina Cala Feola, l’imponente e mastodontico istituto scolastico troneggia nella sua struttura da bunker che solo la recente riverniciatura ha leggermente mitigato.

L’invito è che l’opera che si andrà a realizzare sia esteticamente apprezzabile e ben si inserisca nel contesto, senza deturpare o travisare. Se oggi, dopo oltre duecento anni il porto di Ponza è riconosciuto come “il più bello del Mediterraneo”, è perché chi lo volle e lo realizzò, cercò anche di curarne l’aspetto estetico. Anche perché il nuovo porto sarà un’opera che durerà nel tempo e andrà a connotare con le sue linee una delle parti più belle dell’isola.

Nella imminente Conferenza di Servizi, che si terrà presso la Regione Lazio il prossimo 14 aprile, assieme alle valutazioni tecniche e funzionali, è bene che vengano prese in considerazione anche gli aspetti di eleganza e bellezza. Anche per questo è importante che ai lavori possano assistere gli isolani, gelosi del loro patrimonio e giustamente orgogliosi dell’architettura spontanea ‘storica’ a cui hanno dato vita nelle diverse generazioni.

CalaDellaAcqua. Tartaruga [3]

 

N.B. – Cliccare sulle foto per ingrandirle