Ambiente e Natura

Palmarola e Zannone Zone Speciali di Conservazione (ZSC)

a cura della Redazione
Palmarola. Spiaggia grande e case-grotte dallo scoglio di S. Silverio

 

Sta passando sotto silenzio una delibera della Regione Lazio: Preadozione delle Misure di Conservazione finalizzate alla designazione delle Zone Speciali di Conservazione (ZSC) ai sensi della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e del DPR 357/97 e s.m.i. (pubblicata con il supplemento 3 del BURL n 5 del 15 gennaio scorso e resa nota tramite il sito del nostro Comune solo da pochi giorni) – V. Allegato 1), alla fine dell’articolo.

Perché ci interessa?

Con questa delibera vengono designati 20 siti, appartenenti tutti alla provincia di Latina, come Zone Speciali di Conservazione (ZSC)

Le ZSC, sono la “naturale” prosecuzione dei SIC (Siti di Interesse Comunitario, sigla già conosciuta a Ponza) ed unitamente alle ZPS (Zone di Protezione Speciale, avente come oggetto principalmente la conservazione degli uccelli selvatici) concorrono a costituire la Rete Natura 2000, il cui obiettivo è la salvaguardia della biodiversità in tutti gli stati membri dell’Unione Europea, mediante la conservazione di alcuni habitat naturali di particolare pregio, nonché della loro flora e fauna selvatica.

Tra questi 20 siti troviamo anche l’IT6040020, cioè le isole di Palmarola e Zannone, nella totalità del loro territorio a terra e a mare.

Cosa comporta questa designazione?

Al momento nulla di significativo rispetto alla situazione attuale.
La Direttiva ‘Habitat’ non considera le aree facenti parte della Rete Natura 2000 come riserve rigidamente protette dove le attività umane siano escluse, ma tiene conto delle esigenze economiche, sociali e culturali locali. Prevede pure che soggetti privati possano essere proprietari dei siti Natura 2000, ma a condizione che assicurino una gestione sostenibile sia dal punto di vista ecologico che economico.

Per il futuro?

Se si vanno a leggere i divieti e le prescrizioni delle ZCS si noterà che per un verso impongono principi molto restrittivi (ad esempio, nel nostro caso, è vietata la pesca, la demolizione dei terrazzamenti, etc.), ma dall’altra forniscono solo indicazioni generiche. Questo perché, applicandosi a realtà molto diverse tra di loro, la normativa, almeno in questa fase, si limita a fornire solo indicazioni di massima.
Saranno i successivi Regolamenti, che dovrebbero essere redatti in un secondo tempo sempre dalla Regione, a dettagliare cosa effettivamente sarà consentito o non consentito fare, in che modo e da parte di quali soggetti.

In quella sede sarà quindi importante che la popolazione locale faccia sentire la propria voce affinché le nostre isole di Palmarola e Zannone non vengano “musealizzate” ma restino luoghi vivi, seppure con tutti i necessari accorgimenti a tutela della loro meravigliosa natura.

Comunque già in questa fase, entro il prossimo 15 marzo, i soggetti privati e pubblici territorialmente interessati possono inviare proposte e suggerimenti su aspetti significativi dei siti coinvolti dalla normativa regionale, utilizzando l’allegato 3 della delibera regionale (vedi Allegato 2) BURL in file .pdf alla fine dell’articolo).

Le considerazioni inviate verranno poi valutate da esperti per stabilire se pertinenti e se darne rilievo nel prosieguo dell’iter per le definitive modalità di gestione dei luoghi facenti parte della Rete ‘Natura 2000’.

 

Allegati.

1) File .pdf Lettera della Regione: 1. ZSC. Lettera al Comune di Ponza

2)  File .pdf BURL: BUR-2015-5-3

Zannone. Faro

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