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Il sindaco e l’ex assessore

di Vincenzo Ambrosino

campanile comune di ponza [1]

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Tra Sindaco ed ex Assessore Comunale c’è un accordo di programma.

Chi ha detto per primo di aver scoperto la cisterna romana è stato sicuramente il Sindaco Vigorelli e poi Schiano, l’ex Assessore, si è sentito in dovere di affermare che lui già dal 2011 sapeva di quella Cisterna.

Chi ha detto “Riprendiamoci l’isola di Zannone” è stato di nuovo  il Sindaco Vigorelli e ancora una volta l’ex assessore ha replicato che precedentemente lui, l’ex assessore, era arrivato a stipulare con l’ente Parco del Circeo un Accordo di Programma.

Questa interessante querelle mette in risalto un fatto indiscutibile e cioè che le due istituzioni, la Sovrintendenza ai Beni Archeologici e l’Ente Parco del Circeo, deputate al controllo, alla protezione e alla valorizzazione dei beni a loro assegnati hanno mancato i loro obiettivi.
Infatti la sovrintendenza è sicuramente a conoscenza che oltre alla “cisterna in via comandante” abbandonata e dimenticata, oggetto di odierna discussione, c’è tutto un sistema di cisterne romane nel centro storico (ma anche oltre il centro storico) inglobate in proprietà private, di cui si conosce l’ubicazione ma sicuramente non si conoscono l’uso, il livello di conservazione e soprattutto, essendo queste un patrimonio storico archeologico, non si comprende  perché non vengano messe a disposizione dell’ umanità.

L’ente Parco, d’altronde, ha di fatto riconosciuto che l’isola di Zannone versa in uno stato di abbandono dove i beni affidategli non sono stati, per vari motivi, puntualmente protetti .

Ma cosa c’è di veramente protetto e valorizzato sull’isola di Ponza?

Per quanto riguarda la valorizzazione delle evidenze archeologiche, in giro ci sono dei cartelli, alcuni già divelti dal vento, che descrivono itinerari  illustrativi del patrimonio storico dell’isola ma di concreto c’è solo il recupero della prima Cisterna Romana (quella della Dragonara),  valorizzata e finalmente, dall’estate 2014, aperta al pubblico.
cisterna romana della Dragonara [2]

Per quanto riguarda la protezione ambientale, ci sono sull’isola  una serie di vincoli (ZPS, Paesistici, PAI, SIC. Serbatoi Genetici, Parchi e Oasi) che vengono subiti ma non accettati dai cittadini e non governati dalle amministrazioni pubbliche se non con un controllo sporadico e inutilmente repressivo .

Quindi il contesto di politica culturale e ambientale nelle nostre isole è questo:

  • dirigismo esterno all’isola a cui non seguono investimenti per garantire concretamente che ciò che si legifera venga veramente realizzato;

  • mancanza nella cultura isolana della comprensione dell’importanza del patrimonio storico-archeologio-ambientale;

  • sottovalutazione da parte delle amministrazioni locali della valenza storico/archeologica e turistico/ambientale.

In questo contesto di dirigismo formale, ma di inettitudine nella sostanza, da parte delle istituzioni continentali e di ostruzionismo antiambientalista locale si inseriscono le iniziative di alcuni amministratori come quelle che stiamo analizzando dell’ex assessore Schiano e, oggi, del sindaco Vigorelli.

Grazie alla presenza di Schiano nel Consiglio di Amministrazione del Parco del Circeo, per la prima volta, si è riusciti ad elaborare una Convenzione tra Parco del Circeo e Comune di Ponza – firmata il 28 luglio del 2011 – nella quale si prevedevano: la pulizia dei sentieri, il recupero della casa da destinare alla educazione ambientale e la ricerca scientifica, l’istallazione di un piccolo pontile galleggiante per l’attracco e lo sbarco sicuro, la preparazione di guide turistiche. Inoltre i lavori di manutenzione e di ristrutturazione dovevamo essere affidati a ditte ponzesi  e le visite guidate dovevano essere gestite da una cooperativa di giovani ponzesi.

In questo modo, nella Convenzione firmata il “dirigismo” (che istituiva il Parco con i suoi compiti di protezione, valorizzazione, didattica ambientale e corretta fruizione turistica) trovava sicura attuazione nella collaborazione tra Comune di Ponza ed Ente Parco.

Ma  bastò parlare  di pontile galleggiante, che aveva il solo scopo di facilitare l’attracco e rendere sicuro lo sbarco, perché  l’opinione pubblica cominciasse la sua opera di opposizione  e di interdizione.

Questa convenzione, purtroppo, non è stata mai resa esecutiva per le note vicissitudini giudiziarie che hanno portato alla decadenza e all’arresto del vertice di quell’amministrazione comunale.

Vigorelli è venuto dopo  Schiano, si è imposto come consigliere nel nuovo Consiglio di Amministrazione del Parco del Circeo e, senza indugi, ha detto una cosa completamente nuova: la gestione del Parco su Zannone è fallita; il controllo ambientale e forestale  resti al Parco ma la gestione passi al Comune di Ponza affinché si possa risanare, valorizzare e rendere fruibile l’isola per soddisfare l’offerta turistica ambientalista.

Vigorelli fa un discorso assolutamente diverso rispetto a quel ragionamento che si stabilì tra Ente Parco e Franco Schiano.

Vigorelli esalta l’orgoglio isolano dicendo “riprendiamoci Zannone”, asseconda la cultura locale parlando di “ambientalismo talebano che ha fallito i suoi compiti” e su queste affermazioni rivendica la gestione dell’isola, un controllo politico sull’isola di Zannone.  Addirittura, oltre al pontile galleggiante (preso già di mira quando lo propose Schiano), ipotizza l’opportunità che possa essere anche un privato ad investire nel recupero della vecchia casa per farla diventare un centro di accoglienza e ristoro per i turisti.

Vigorelli non asseconda il dirigismo esterno, prima lo ammonisce incolpandolo di fallimento e poi gli dice di lasciare fare a chi può realmente fare e cioè a chi ha i soldi, le competenze e la volontà politica.

Ma siamo ancora agli inizi della trattativa tra Comune di Ponza ed Ente Parco che non sarà facile e vedrà successivamente entrare in gioco altri interessi.

Oggi conosciamo quello che ha fatto Schiano, perché fa parte della storia recente, sappiamo quello che ha detto Vigorelli e le sue intenzioni ma non possiamo sapere quello che riuscirà a realizzare di concreto.

Quindi dobbiamo aspettare di leggere il nuovo Accordo di Programma tra il Comune di Ponza ed il Parco del Circeo per capire se la gestione rimarrà al Parco con la collaborazione del Comune di Ponza prevista già nella convenzione di Schiano oppure se la gestione passerà al Comune con la collaborazione del Parco come sembra fare intendere Vigorelli.

Solo all’atto della firma potremo valutare se Vigorelli, il Sindaco, ha ottenuto di più o di meno dell’ex assessore Schiano.

Zannone vista aerea [3]