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Rifugiati. “Refugees”, dei Van Der Graaf Generator

proposto da Sandro Russo
Rifugiati siriani. Campi profughi [1]

 

In risonanza con il bell’articolo di Paolo Iannuccelli (leggi qui [2]), sui rifugiati che si sono stabiliti nella provincia di Latina, mi viene da proporre questo classico del rock, dei Van Der Graaf Generator, un gruppo progressive inglese formatosi nel 1969 e sciolto nel ‘78. Questo brano in particolare, dall’album: “The Least We Can do is Wave to Each Other”, è un capolavoro.

van-der-graaf-generator-the-least-we-can-do-cd2-cover-65227.jpg [3]

 

Refugees (1970) Testo e musica di Peter Hammill  [N.B. – Se ci sono problemi per accedere al video, provare l’accesso diretto da YouTube, al link: https://www.youtube.com/watch?v=4l6sKDWsokU (copiandolo e incollandolo)

YouTube player

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Il video scelto non è esattamente in tema con il testo della canzone: quello di un gruppo di rifugiati che abbandona una terra arida e inospitale – We walked alone, sometimes hand in hand / between the thin lines marking sea and sand – Noi camminavano soli, talvolta mano nella mano, / attraverso la linea sottile che separa il mare e la sabbia – We’re refugees, carrying all we own / in brown bags, tied up with string – Siamo fuggiaschi, portando tutto ciò che abbiamo / in borse marroni, legate con lo spago – per stabilirsi in Occidente.
E qui trovano accoglienza, si sono fatti amici; qui sperano di finire i loro giorni, finalmente in pace – West is Mike and Susie / West is where I love, / West is refugees’ home – L’Ovest è Mike e Susie / L’Ovest è dove io amo. / L’Ovest è la casa dei rifugiati.

Ma anche se forse  racconta un’altra storia – il video è suggestivo e si conclude con le immagini dell’isola di “Solaris” (un film ‘culto’ di Tarkowski; 1972).

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…Un brandello di ricordo, un mondo perduto ricostruito altrove – la dacia della campagna russa da cui proviene l’astronauta orbitante nello spazio – che l’oceano pensante di un lontano pianeta capta dalla mente dell’uomo e riproduce sulla sua superficie.

Rifugiati [6]

L’Agenzia dell’Onu per i rifugiati: “Nel mondo 51 milioni di persone in fuga da Paesi in guerra”

I testi in file .pdfRefugees. I due testi. Orig. e traduz. ital [7]

 

Nel file .pdf allegato, due recenti articoli da Repubblica, sulla tema “rifugiati”: Due articoli da Repubblica. UNHCR e Gaza [8]
Nel primo, l’ultimo, allarmante rapporto dell’Unhcr di Ginevra – l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati – aggiornato alla metà del 2014:  solo nei primi sei mesi dell’anno scorso si sono aggiunti altri 5,5 milioni e dalle stime mancano diversi territori. Oltre ai siriani i più colpiti sono afgani e somali mentre il Paese ospitante più coinvolto, con oltre un milione e mezzo di rifugiati, è il Pakistan.
Nel secondo, su Gaza del 13 gennaio 2015: La “tempesta di Huda” uccide per il freddo bambini e adulti.