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Zannone, tra fascinoso passato e incerto futuro (3)

di Vincenzo (Enzo) Di Fazio Zannone con sullo sfondo Palmarola [1]

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per la seconda parte (leggi qui [2])

Tra il 2011 e il 2012 c’è un solo atto riguardante il Parco e Zannone: l’istituzione di un Corso per formare guide naturalistiche che, bandito il 31 maggio 2012, ha per titolo “Corso di introduzione all’attività di guida naturalistica” (locandina in .pdf – All. n°6)

Il corso, strutturato su tre giornate, inizia il 15 giugno 2012 con i saluti del Presidente del Parco Benedetto e del nuovo sindaco di Ponza Vigorelli e coinvolge circa 30 persone, per lo più residenti di Ponza. Il 19 giugno si conclude e,  in occasione della consegna da parte del sindaco  degli attestati di partecipazione, il presidente Gaetano Benedetto commenta: “Abbiamo trovato un’ottima intesa con il sindaco di Ponza con il quale abbiamo messo le basi per successivi interventi“.

foto ricordo dei partecipanti al corso di introduzione all'attività di guida turistica [3]

Foto ricordo dei partecipanti al corso – fonte: sito PNC

Ma, ahimè, qualche mese dopo una crisi si apre anche nell’amministrazione del Parco.

Il 7 agosto 2012  si dimette l’intero Consiglio Direttivo, per la situazione economica in cui si trova il parco, caratterizzata, come asseriscono i 7 consiglieri dimissionari: “…da risorse finanziarie notevolmente sotto il livello minimo di sussistenza” .

Il giorno successivo il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, Clini, nomina Gaetano Benedetto Commissario straordinario.
Da allora non accade più nulla se non il battibecco tra il Commissario straordinario ed il sindaco Vigorelli riportato dalla stampa e di cui diremo appresso. Né risulta che sia stato fatto qualcosa per dare attuazione a quel protocollo d’intesa.

Il 16 febbraio scorso – e siamo a pochi giorni fa –  dopo oltre due anni dalle dimissioni di quello precedente, si insedia il nuovo Consiglio Direttivo (C.D.) di cui fanno anche parte, nella qualità di consiglieri i rappresentanti dei quattro comuni interessati, tra cui il sindaco di Ponza.
Il primo impegno che si assume il C.D. è quello di sbloccare in Regione la “Valutazione Ambientale Strategica” da cui dipende l’adozione del Piano del Parco.

Il sindaco Vigorelli nell’annunciare la notizia della nomina del C.D. chiude il suo comunicato con un “Riprendiamoci Zannone” pur affermando di non mettere in discussione l’appartenenza di Zannone al Parco.
E’ sicuramente un’affermazione ad effetto che ricalca quanto già espresso a luglio del 2013 allorquando parlando delle condizioni dell’isola e di quelle economiche del parco ribadisce l’idea di “riavere” Zannone (Guerra per l’isola di Zannone. Il sindaco di Ponza al Parco: ridatecela – Corriere della Sera dell’1/7/2013 – All. n°7)

Leggiamo nel predetto articolo un’affermazione strana e non sappiamo, francamente, se è un refuso, un’ interpretazione errata del giornalista o cos’altro.
Dice Vigorelli: Il Parco purtroppo non ha un centesimo per garantire gli interventi minimi di manutenzione… Non vedo come si possa invertire la tendenza, tenuto conto poi che noi versiamo al Parco, ogni anno, oltre quattordicimila euro. E di sicuro non vengono investiti a Zannone.”

 

Dal protocollo d’intesa, dalla deliberazione n. 51 del 20 dicembre 2010 e da altre letture (per esempio stralcio da residui passivi PNC anno 2011) sapevamo che era l’Ente Parco a dover dare 14.000 euro e rotti al Comune di Ponza e non viceversa. Quell’articolo venne anche segnalato sul nostro sito su iniziativa di  Franco Ferraiuolo (leggi qui [4]) e l’affermazione sui quattordicimila euro indusse l’amico Silverio Lamonica a manifestare, con un pezzo anch’esso pubblicato sul sito (leggi qui [5]) la sua meraviglia, al punto da portarlo ad esprimere dei giudizi critici nei confronti del parco e ad affermare “fa bene il sindaco a reclamarla”.

Alla predetta rivendicazione di Vigorelli rispose risentito il giorno successivo il presidente Benedetto in difesa della peculiarità dell’isola, per ribadire il concetto che Zannone è riserva totale e che non vi si può realizzare nemmeno un centimetro di cemento in più (“Zannone a Ponza, i dubbi del Parco: L’isolotto deve essere tutelato” – Corriere della Sera del 2/7/2013 – All. n°8).

“Riprendiamoci Zannone” – dice Vigorelli.

Ma Zannone è già dei ponzesi, anzi di più, è della comunità internazionale visto che è un Sito di Interesse Comunitario.
Certo, vanno effettuati gli interventi per migliorare i sentieri ed incentivate le opere di messa in sicurezza e di restauro della Casa del Guardiano e dei ruderi del Convento.

Zannone un sentiero nel bosco [6]

Zannone la casa del guardiano particolare [7]
Zannone i resti del monastero benedettino [8]

Ma non si può prescindere da un’accessibilità misurata e sostenibile per assicurarle una costante protezione. Dobbiamo sempre ricordarci che se l’isola ha conservato nel corso dei secoli l’interessante fauna e flora che conosciamo lo si deve alla scarsissima presenza umana.
Basti pensare che sono 329 le specie di uccelli censiti che transitano sull’isola e che la flora annovera 310 entità, delle quali 48 risultano esclusive di Zannone.
Nell’esigenza di rispettarla va considerata con molto cautela ed attenzione anche l’idea di potenziare lo sbarco con approdi vari e campi boe.

Zannone falco pellegrino [9]
Zannone la lucertola podarcis sicula patrizii [10]
Zannone la flora [11]

Zannone l'euforbia [12]
Zannone l'unica spiaggia [13]

 

Oggi l’Ente Parco ha un Consiglio Direttivo nelle sue piene funzioni e si trovano a lavorare insieme, in quanto componenti dello stesso, il nostro sindaco e il presidente Benedetto.
La mancanza di mezzi finanziari è in gran parte la causa del modo approssimativo in cui è stata gestita, in questi anni, Zannone; sicuramente lo è dello stato di abbandono in cui è precipitata la Casa del Guardiano, ma il degrado è ascrivibile in altrettanta misura alla inettitudine degli organi amministrativi sia del Parco che del Comune.
La circostanza che le Guardie del Corpo Forestale abbiano trovato sistemazione da un po’ di anni a questa parte nei locali del faro ha determinato l’abbandono definitivo della Casa del Guardiano sottraendola in questo modo anche a quel minimo di manutenzione che comunque poteva essere assicurata.

Zannoner il faro visto dal bosco di lecci [14]
Zannone_-Faro-copia [15]
Zannone il fabbricato del faro [16]

L’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo dovrebbe essere foriero di apporti di nuovi finanziamenti al Parco; per quanto riguarda il nostro Comune Vigorelli ha dichiarato che ha soldi da poter spendere per Zannone.
Ci auguriamo che si stabilisca la giusta collaborazione.

Zannone è patrimonio di tutti e resterà tale solo se l’idea di valorizzarla mette da parte qualsiasi tentativo volto a renderla un villaggio vacanze.

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[Zannone, tra fascinoso passato e incerto futuro (3) – fine]

Ponza-vista-da-Zannone-300x161 [17]

– allegato n° 6  Locandina Corso Guide Ponza 1_0 [18]
– allegato n° 7  Corriere della sera – articolo dell’1 luglio 2013 [19]
– allegato n° 8  Corriere della sera – articolo del 2 luglio 2013 [20]

Aggiornamento del 2 marzo 2015:

Seconda riunione del Consiglio Direttivo del Parco prevista per oggi. Da “Latina Oggi” di ieri: Zannone_-_Lt_Oggi_-_1°_marzo [21]