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Calcio Ponza. XII Giornata di Campionato

cronaca di Giovanni Califano
pallone in rete 1 [1]

 

XII giornata di campionato 2014-2015 di II categoria, Girone L
- Campo Comunale di Calacaparra, Le Forna, Ponza

Pol. Dil. Ponza – A.S.D. Colosseo: 
0 – 2

Tabellino Incontro

Pol. Dil. Ponza: Taglialatela, Vitiello A. (C), Aversano (dal 46° Scotti), Repele (dal 77° Vitiello S.), Di Meglio, Califano, Vecchione (dal 92° Morlè), Rispoli D., La Torraca, Carofano, Napolitano
A disposizione: Rispoli B., Capone, Serpico, Vitiello R.
All. De Santis.

A.S.D. Colosseo: Germanelli, Marandola, Pidala (dal 33° Romano), Forte, Capraro, Barchiesi, Nardoianni (C), Minchella (dall’88° Lanni), Monaco, Petrone.
A disposizione: Ceglie, Delicato, Esposito, De Cesare.
All. Raia.
Arbitro: Sig. D’Alessandris di Frosinone.
Marcatori: 69°, 91° Petrone.

Un grande Ponza non è bastato per fermare la corsa della capolista Colosseo di Cassino, che è giunta sull’isola lunata con l’invidiabile ruolino di marcia di nove vittorie in dieci partite, miglior difesa e miglior media inglese del campionato.
Una sfida sulla carta impari, ma che si è rivelata assai ardua per gli uomini di Raia, il quale proprio in settimana aveva ammonito i suoi ed aveva rilasciato dichiarazioni di stima verso la Poli-Ponza ed il suo lavoro.
Conscio della pericolosità dell’avversario, De Santis saggiamente schiera il Ponza con un 4-4-1-1 abbottonato: Taglialatela in porta; Vecchione, Califano, Repele ed il capitano Vitiello in difesa; centrocampo con tre graditi ritorni: Di Meglio, Rispoli D. e La Torraca assieme all’inossidabile Aversano; Carofano a sostegno dell’unica punta Napolitano.

Agli ordini del Signor D’Alessandris il primo giro al pallone è degli ospiti.
Il Ponza tiene benissimo il campo e nei primi minuti fa la partita, affidandosi alla qualità di Rispoli; un attentissimo Aversano nella fase di interdizione non permette mai che il pallone arrivi tra i piedi di Barchiesi, mentre Carofano soffoca Nardoianni, metronomo del Colosseo.
Minchella fa a sportellate con Repele e Califano ma predica nel deserto.
Al decimo prima clamorosa topica arbitrale: Forte si abbandona ad una plateale protesta condita da bestemmia a pochi passi dal direttore di gara, il quale finge di non aver ascoltato, risparmiando al numero 4 blu-granata il cartellino rosso.
Al 28° D’Alessandris ne combina una ben peggiore: Di Meglio salta un uomo ed entra in area di rigore dove viene abbattuto da Danella. Rigore netto. E invece no. L’arbitro frusinate stravolge la realtà dei fatti ammonendo l’esterno ponzese per simulazione tra le proteste di tutto il Ponza, della panchina e dei tifosi.
Al 32° entrataccia in sandwich di Capraro e Nardoianni su La Torraca ai venti metri, ma l’arbitro lascia incredibilmente proseguire. Pochi istanti dopo ammonisce lo stesso numero 9 ponzese, mostrandosi incapace di gestire il match con lo stesso metro di giudizio.
Davvero un peccato che le uniche azioni degne di nota della prima frazione riguardino l’operato scellerato del signor D’Alessandris.

All’intervallo, causa un calcione rimediato all’altezza del ginocchio (ed ovviamente non sanzionato), De Santis si trova costretto a sostituire Aversano con Scotti, anche lui non al meglio della condizione per uno stato influenzale.
Ci si aspetta un cambio di marcia da parte della capolista, ma un Ponza davvero ben disposto in campo e con un cuore enorme chiude le linee di passaggio e non soffre minimamente.
Gli ospiti provano da palla inattiva e con qualche tiro dalla distanza; nulla che Taglialatela non possa controllare senza problemi.

La fatica negli undici di De Santis comincia a farsi sentire, così come il nervosismo, dovuto in gran parte all’arbitraggio palesemente penalizzante. La pressione del Colosseo comincia a schiacciare il Ponza e a venti minuti dal termine arriva il vantaggio ospite: scucchiaiata dalla tre quarti spizzata da Minchella e taglio di Petrone, il quale raccoglie l’assist del compagno e con un tocco sotto scavalca l’incolpevole Taglialatela.
Al 70° è 0-1, per la grande gioia degli uomini di Raia che proprio non riuscivano a sbloccare il match in nessun modo.

Il Ponza alza il baricentro lasciando spazi al contropiede, ma del resto a questo punto del match non c’è più nulla da perdere.
Alza bandiera bianca anche Repele, fermato da un problema al collo e rimpiazzato da Vitiello S.; De Santis fa di necessità virtù, inserendo un giocatore dalle spiccate qualità offensive.
Salvo qualche palla inattiva, però, il Ponza non riesce ad impensierire Germanelli.

È proprio su azione da fermo che arriva l’ultima clamorosa svista arbitrale, con D’Alessandris che non sanziona con un calcio di rigore un atterramento su Scotti.

Nel primo dei quattro minuti di recupero arriva il contropiede che chiude l’incontro, con Petrone che, lanciato a tu per tu col portiere, lo scavalca ancora con un tocco sotto e sigla la sua personale doppietta.

 

Finisce 0-2 l’ultimo impegno del 2014 del Ponza. Un risultato che lascia davvero tanto amaro in bocca. Non sono certo queste le partite nelle quali il Ponza deve necessariamente ottenere i punti salvezza, ma a fronte di una prestazione di così totale abnegazione e sacrificio, concentrazione e volontà, è un peccato rimanere ancora una volta a mani vuote.
Dubito che gli spettatori, osservando il match dagli spalti, abbiano notato la differenza tra l’imbattuta prima della classe e la terz’ultima.
Il Ponza, senza nulla togliere al Colosseo, ha totalmente impedito agli avversari di esprimersi a buoni livelli e può chiaramente, come si evince dalla cronaca, recriminare per l’arbitraggio ampiamente insufficiente.

Si è giunti così alla sosta per le festività natalizie.
Il Ponza di De Santis chiude l’anno solare al terz’ultimo posto, in piena lotta salvezza, incassando i complimenti degli avversari leader della classifica e dei propri sostenitori. L’augurio è quello che il 2015 porti finalmente non solo elogi, ma anche e soprattutto punti e gioia.