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Nessuno di loro tornò più a casa…

di Sandro Russo

And no one survived
from the Royal Fusiliers Company C

 

Il commento di Marcello all’articolo precedente sui Pink Floyd (leggi qui [1]) mi incoraggia a raccontare con maggiori particolari la vicenda del padre di Roger Waters.
Si va a ricordare una brutta pagina di storia dell’ultima guerra; delle ferite a distanza che tutte le guerre provocano e che mai riescono a rimarginare.

Bei Orel, Panzer VI (Tiger I) [2]

I carri armati tedeschi – Panzer VI Tiger I – sono ‘le Tigri’ di cui parla la canzone

Accadde proprio così: che nessuno dei componenti della Compagnia «Z» dei Royal Fusiliers britannici tornò a casa: i tedeschi, appostati sulle alture, conoscevano fin troppo bene il territorio paludoso nei dintorni di Aprilia, e quelle buche melmose per molti si trasformarono in una tomba. Fu così anche per il padre di Waters, il cui corpo non fu mai ritrovato. Ora, proprio nel punto in cui presumibilmente l’uomo perse la vita, brilla una luce e un ulivo sta mettendo radici. Lo ha piantato lunedì 18 febbraio 2014 lo stesso Waters in una cerimonia riservata e piena di commozione.
– È stata la fine di un viaggio emozionante – ha detto Roger  – il luogo era simile a come lo immaginavo, anche se in realtà non mi ero mai figurato il luogo nella mia immaginazione.

Aprilia. Ist. sup. Carlo e Nello Rosselli.. 18.2.2014 [3]

La cerimonia pubblica di inaugurazione dell’obelisco dedicato al sottotenente Eric Fletcher Waters e ai tanti caduti senza nome dello sbarco di Anzio, nel cortile dell’istituto superiore Carlo e Nello Rosselli di Aprilia.

 

Waters, ha raccontato nelle sue canzoni questa storia. Nel brano When the Tigers Broke Free – da “The Wall” (1982) – ricorda quando nel cassetto delle foto di famiglia trovò la cartolina di Re Giorgio che comunicava la morte, a soli trent’anni, del padre soldato.

La formazione è quella dei Pink Floyd al completo: Waters, Gilmour, Mason e Wright.

Una sola frase musicale ripetuta in modo cadenzato, come una marcia militare; l’armonia, inizialmente creata solo da voci che in coro creano gli accordi, richiama alla memoria una scena epica e toccante, come la morte di un eroe, con la melodia suonata da un corno. La musica e il canto, in crescendo, fanno rivivere, anche senza comprendere le parole, ogni attimo dell’ultima battaglia di Eric Fletcher Waters.

Guarda e ascolta qui da YouTube

. [4]

 

When the Tigers broke free. Bis.1 [5]

Testo originale e traduzione di “When the Tigers broke free” (cliccare per ingrandire)

 

Pink Floyd The Wall [6]