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Silverio Zecca in “Sesto Continente”, di Folco Quilici

a cura della Redazione
Tiger shark [1]

 

Ha scritto Silverio Guarino a commento dell’articolo su Folco Quilici (leggi qui [2]):

“E come dimenticare quelle immagini del film “Sesto Continente”, con un certo Silverio Zecca ponzese (Zecchetiell’), immortalato dal grande nuovo concittadino mentre nuotava con maschera e tubo, preceduto davanti al vetro della maschera da quel pesciolino che lo aveva preso “in affidamento” (di cui il nostro biologo marino ci fornirà nome, cognome e abitudini e le cui immagini Sandro Russo saprà tirare fuori dal web)!”

Abbiamo messo Silverio al lavoro e ha visionato l’intero film per fornirci i tempi della sequenza (dall’avvistamento del pescecane al pesce remora davanti alla maschera di Silverio Zecca): vanno circa da 1h 04 min. e 30″ a 1h e 09 min.

Il film si può guardare per intero su Youtube:

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 .

In attesa che il nostro esperto biologo marino commenti anche lui la sequenza ci viene da notare che Raimondo Bucher e Silverio Zecca si muovono e cacciano senza bombole e non si fanno scrupoli, in quell’assetto, a colpire lo Squalo tigre (Galeocerdo cuvier), che non è neanche un tipo pacifico, anzi è considerato una specie pericolosa per l’uomo, probabilmente la seconda, dopo lo Squalo leuca.

Nelle sequenze iniziali del film è raccontata la preparazione all’impresa del Mar Rosso, di cui il film tratta, che fu eseguita a Ponza, – come ci ha ricordato Paolo Iannuccelli in un suo recente scritto (leggi qui [4]) -, avendo come base il Fortino di Frontone.

Il fortino inglese. I rapporti con la rada del Porto [5]

 

Nota (Da Wikipedia, a cura della Redazione)

Sesto continente è un film del 1954 diretto da Folco Quilici nel corso della “Spedizione Subacquea Nazionale” nel Mar Rosso organizzata e diretta da Bruno Vailati, il primo a colori nella storia della cinematografia subacquea italiana.
Il documentario fu girato nel Mar Rosso nel 1952 e presentato alla 15ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 1954.
Molte specie di pesci raccolte in quella spedizione furono poi catalogate 10 anni dopo presso il museo zoologico di Roma da un team di studenti di Scienze naturali coordinati dal prof. Baschieri.

Folco-Quilici.-Avventura-nel-sesto-continente [6]

Sesto continente. Folco Quilici. Locand. Film [7]

” Avventura nel sesto continente” e “Sesto continente” – La copertina del libro e la locandina del film

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Risponde Adriano Madonna

Amici della Redazione e cari Lettori,
ho visto con piacere “Sesto Continente”, che mi ha appassionato per il semplice fatto di essere uno degli antesignani degli attuali documentari subacquei, realizzati con più mezzi e con “più scienza”, ma, forse, con meno entusiasmo.
Unico neo, si uccide tanto e troppo inutilmente.
Ma passiamo al nocciolo della domanda: che pesce è quello che accompagna Silverio Zecca? Non è una remora bensì un pesce pilota, scientificamente noto come Naucrates ductor (Famiglia Carangidae) e comunemente conosciuto anche come ‘fanfano’.
Il pesce pilota accompagna i grandi vertebrati (soprattutto gli squali, ma anche mante, razze, tartarughe marine e a volte le navi) durante le loro migrazioni e i loro spostamenti. È inconfondibile nella sua livrea argentea con bande scure in senso dorso ventre.

Grande squalo bianco con alcuni pesci pilota [8]

Alla famiglia Echeneidae appartengono, invece, le remore, anche queste degli accompagnatori dei grandi vertebrati, a cui si attaccano mediante uno scudo adesivo di forma oblunga, situato nella parte dorsale della regione cefalica (in pratica, sopra la testa). Vi sono diverse specie di remore: remora del pesce spada, remora comune, remora sottile, remora bianca e remora dei cetacei. L’aspetto delle remore è decisamente diverso da quello del pesce pilota, ma, spesso, per citare quest’ultimo, erroneamente si usa il nome di remora.

Squalo con pesce remora.1 [9]

Squalo con remora.2 [10]

Apparato adesivo del pesce remora [11]

Spero di essere stato esauriente.

Un saluto a tutto il corpo redazionale di “Ponza Racconta” e, ovviamente, ai suoi affezionati lettori.
Adriano Madonna