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Vola vola Vittorio…

di Emanuela Siciliani
Vittorio Romano e Milena [1]

 

Seduto nella panchina della Tabaccheria di Sant’Antonio osservi come al solito il passeggio.  Le porte alle tue spalle sono chiuse. Nascosti i bei foulard multicolori che invitano ad entrare, quasi fossero le bandiere al Palazzo di Vetro.

Nessuno può vederti ma non sei preoccupato, continui a sorridere, lo hai sempre fatto.  A tutti i passanti rivolgi un pensiero, un motto briccone
 – Ah che eleganza signora! – a chi non ha indovinato una mise
– Gli hai già dato il biberon… – ad una moglie che passa insieme al marito…
Che fregatura che hai preso… a me per aver incontrato un uomo di mare che leggeva Panorama un giorno per sbaglio….
– …E quando torniamo nello Sri Lanka? – schiacci la ‘r’ in modo buffo e parti coi ricordi, un viaggio avventuroso fatto in tempi ormai lontani con Milena, i tuoi cognati ed i ragazzi. Tante avventure, tante risate e un modo di stare al mondo e in compagnia davvero speciale.

Sei l’amico di tutti e cucini da Dio. Se ci sono i ragazzi e gli amici scherzi e ridi come loro. Non si sa chi sia il padre né se sia necessario chiamarlo così.
Parli lento… come avessi tutto il tempo del mondo. Gusti ogni attimo quando guardi negli occhi la donna che ami, ringrazi il cielo ogni giorno per ciò che hai avuto.
E con lo stesso sorriso combatti – con coraggio da uomo – la tua battaglia senza tirarti indietro, ti armi di santa pazienza e resisti – ci vuole forza – per anni.
Non è cosa da tutti essere un guerriero e sorridere.

Ora si è fatto tardi e nell’aria tersa e ventosa di settembre si avvicina l’ombra della sera, il mare si tinge di argento e le donne indossano un golfino di cotone.
Ti alzi e ti incammini verso la luce d’argento. Fatti pochi passi – dalla Tabaccheria al mare – ti passa vicino un palloncino, lanciato da una bimba che ora piange a dirotto.
– Il palloncino! Il mio palloncino!
Con un salto leggero – per quell’omone che sei – afferri il cordoncino che ti arriva sul viso, ti lasci portare fino alle nuvole rosate, che leste si inchinano per farti salire a bordo.

Sorridi di nuovo, quando sfiori la scogliera bianca di luce, saluti Zannone che è colore cristallo, poi passa un gabbiano e gli chiedi se va a Palmarola.
Vola Vola Vittorio… Vola vola…

Piccolo principe. Colori [2]