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La festività del due luglio a Procida

di Rosanna Conte
Piazza dei Martiri [1]

 

E’ iniziato il mese di luglio nella devozione procidana

Anche quest’anno è arrivato il mese di luglio ed al Santuario della Madonna delle Grazie, a Procida, inizia il periodo di festa che dura un mese intero.

I lettori del sito sanno di questa devozione molto sentita nella piccola isola del golfo di Napoli e del tradizionale rosario in dialetto che è recitato prima della messa mattutina per tutto il  mese: ne abbiamo già scritto qui [2].

Quest’anno, la sera del 1° luglio, quando sono incominciati i riti religiosi tradizionali, ero a Procida.

Dopo la messa solenne, si è scoperto il quadro dell’immagine miracolosa della Madonna delle Grazie e, come sempre, si è recitata un’antica lauda che canta la bellezza di Maria.

Al termine, fuori, sull’attigua Piazza dei Martiri (Semmarezio) con l’annesso spassigge c’è stata la festa laica, semplice e spontanea con i dolci, preparati dalle donne del quartiere, che sono stati offerti in abbondanza e l’angolo musicale in cui la giovane Michaela Barbiero, accompagnata dal suono di un organo elettronico, ha deliziato le orecchie  e il cuore degli astanti con la sua splendida voce da soprano e la sua maestria che aumenta di anno in anno con gli studi che svolge presso l’antico conservatorio di San Pietro a Maiella, a Napoli.

Michaela Barbiero [3]

piazzetta1 [4]

Corricella. Tramonto [5]

Corricella notte [6]

La Corricella, al tramonto e di notte

Una serata bellissima, calda al punto giusto, con la vista della splendida Corricella e della baia della Chiaia punteggiate dalle luci delle barche e dei pescherecci.
Volendo ci si poteva sedere al tavolo da Marcello dove gustare una buona pizza o uno spaghetto alle cozze.

piazzetta.2 [7]

Una giovane coppia di turisti, invogliata dal dolce canto di Michaela, ha spesso lasciato il tavolo per ballare; i bambini scorrazzavano felici e sono stati premiati con la canzone di Mary Poppins; le persone anziane sedute sul muretto e sulle panchine hanno richiesto  antiche canzoni napoletane, immediatamente accontentati dalla cantante che, essendo del quartiere, conosceva uno per uno i presenti e, non mancava di fare alcune dediche.

Insomma è  stata una serata quasi in famiglia, squisita per gli ottimi dolci, la bella musica e l’accoglienza ed è terminata poco dopo le 22,30 perché, specie per le donne, la sveglia l’indomani mattina sarebbe stata alle cinque.
Già perché la mattina del 2, ma anche per tutte le altre mattine del mese, alle sei e un quarto c’è la recita dell’antico rosario di cui abbiamo riportato le strofe in dialetto, che sostituiscono le Ave Maria, nell’articolo di Ponzaracconta  sopra citato e che possiamo ascoltare a questo link [8]

I misteri, solo quelli gaudiosi, sono in italiano e declamati da tutti, mentre i Padre nostro e i Gloria sono in latino.

A quest’ora, come durante la cerimonia del lunedì sera, il portale della chiesa resta spalancato ed anche il pesante tappeto che ripara l’interno dallo sguardo dei passanti non c’è: il tempio con le persone in preghiera è in stretto contatto con l’esterno. Il canto sciama per le stradine e si diffonde nel silenzio mattutino: guai se a quell’ora del mese di luglio ci fosse silenzio.

Per le ore sette la chiesa è piena: c’è la prima messa della giornata. Ne seguirà un’altra in mattinata e poi la sera.
Prima di salutare i fedeli, il parroco fa i suoi annunci e dice che il rosario in dialetto sarà recitato anche prima della messa serale per due giorni alla settimana  in modo da farlo apprendere  a coloro che non riescono a andare alla  messa del mattino.
C’è cura da parte di tutti per mantenere e consolidare questa tradizione locale.

Alle sette e mezza, i raggi del sole ancora non penetrano attraverso le vetrate della cupola, ma la chiesa è  luminosissima.
Nella luce mattutina brillano i mosaici posti agli angoli sovrastanti gli archi che sorreggono la cupola  traforata da larghi finestroni e il marmo bianco del pavimento rifrange il lucore che gli arriva dall’alto.

Chiesa Madonna delle Grazie [9]

Interno Chiesa [10]

 

Fuori intanto la giornata comincia e, mentre i negozi aprono i battenti, la chiesa si svuota fra i rapidi saluti di coloro che si affrettano a tornare a casa.
Adesso bisogna organizzare la giornata senza perdere l’andata al mare: è estate, ed il mare è un grande dono di Dio.