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Ancora sull’inno di san Silverio

di Francesco  De Luca
Banda [1]

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Per l’articolo precedente sul tema, leggi qui [2]

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L’attenzione rivolta all’inno di san Silverio, cantato nelle parrocchie sull’isola di Ponza, ha acclarato che sono due le versioni dell’inno. Una solenne e una popolare.
Quella  solenne  si avvale di una introduzione strumentale ed è eseguita perciò prevalentemente dalla banda musicale. Essa è simile in tutto all’inno di sant’Anna di Bacoli.
L’altra versione, quella popolare, è riproposta specie in chiesa.

Le due versioni sono talmente conosciute e fagocitate dalla comunità dei fedeli, che nemmeno si avvede e distingue l’una dall’altra. Epperò quella popolare è la più usata. Perché? Perché non ha bisogno dell’introduzione musicale, offerta dalla banda.

Appare così evidente che la  versione bandistica  offra una discriminante preziosa ove si voglia affrontare il problema: l’inno di san Silverio ha copiato quello di sant’Anna di Bacoli o il contrario ?

Importante è sottolineare che ci si riferisce alla versione solenne perché l’inno popolare non entra in conflitto con alcunché. E’ autonomo, preciso, col suo testo definito già dal 1855.

L’altro, invece, sul testo qualcosa non quadra perché l’inno di sant’Anna di Bacoli non possiede alcun testo.

E allora, come anche altri hanno fatto notare (Giovannino di Silvano) forse c’è stato lo zampino del maestro Francesco Paolo Titta. Insigne maestro di musica, che qualche anno fa fu oggetto di una richiesta di informazione su questo Sito.

Il maestro Titta venne a Ponza proveniente dalla Campania (dal 1910 circa al 1940 circa). Organizzò una banda musicale notevole per il numero dei musicanti e per la bravura. Rimasto nella memoria collettiva per la sua fama (e per il fatto che suo figlio si affermò come solista di tromba a New York, come mi diceva mio padre). Forse, dico forse, è da attribuire a lui l’importazione dell’inno nella sua versione  solenne. Da tutti accolta ma che non scalzò la versione popolare, riprodotta, come già detto, in modo più abbondante e disinvolta.

Il dubbio di fondo non è stato risolto, ma un poco di chiarezza è stata portata. Ulteriori apporti potranno essere risolutivi.

In questi giorni, che sono dedicati a san Silverio, l’inno, in qualsiasi versione, impazza a Ponza.