Attualità

La Maestra Giovanna non è più

La Redazione

ortensia

 

Resta il ricordo della bellezza, dell’eleganza della maestra Giovanna Di Fazio Tagliamonte.
Alle sorelle Maria e Rita, ai figli Assunta e Luca, ai familiari tutti, le condoglianze della redazione.

4 Comments

4 Comments

  1. susy scarpati

    8 Giugno 2014 at 18:02

    Quanti ricordi legati alla maestra Giovanna, a questa bella donna di altri tempi dal gusto sobrio e raffinato, garbata ma decisa… la mia memoria in questo momento va a Palmarola, al mio primo anno di lavoro lì… un giorno avevo febbre alta e avevamo 50 prenotati… Ho buttato giù della tachipirina nonostante nessuno volesse che mi mettessi ai fornelli ma, testarda e caparbia come sono, non sentii ragioni… appena servito l’ultimo cliente la signora Giovanna mi venne vicino e mi disse: “Allora…il tuo dovere lo hai fatto… adesso levete ‘u mantesine e gghiesce subbete ‘a dint ‘a cucine.. Su su!!!”. Restarono in cucina a pulire e mettere a posto Teresa, Assunta e lei.
    A tutta la famiglia un grande abbraccio.

  2. polina ambrosino

    8 Giugno 2014 at 19:59

    Ciao Maestra! oggi la giornata è bellissima e a Ponza c’è fermento perchè domani entra San Silverio e oggi c’è stato un gemellaggio con un paese della Sardegna. Ma poi è giunta questa notizia, che mi ha lasciato così, senza parole e con le mie lacrime. Sei stata la mia Maestra e sei costantemente il mio esempio.Se non avessi avuto un simile esempio, non credo che avrei mai potuto fare.
    Ricordi, Maestra, quando ci invitavi a casa tua per consultare dei libri o per delle ricerche e noi, un pò timorosi e in punta di piedi, salivamo da te, e tu ci accoglievi con quei dolci buonissimi che ancora ricordiamo? Certo che ti ricordi… al mattino presto, io che abitavo di fianco a casa tua, ti vedevo sveglia molto presto, a curare il tuo giardino, e dopo, come sempre impeccabile, andare a scuola. Quanti ricordi, Maestra… troppi e tutti belli, anche quando, senza mai urlare, ci guardavi e bastava dicessi “Non ci siamo”, per rimetterci in riga. Nei nostri tanti incontri e discorsi, hai sempre avuto una gentilezza infinita e mi facevi sentire capita anche se stavo zitta. Non avremmo potuto essere più fortunati, i miei compagni ed io, a incrociarti sul nostro cammino! Quando abbiamo festeggiato i 40 anni e invitammo te e la Maestra Lola, ho visto tanta soddisfazione nei tuoi occhi, e ci hai commosso tutti quando hai detto: “… io vi voglio bene ragazzi, e spero che anche voi vogliate un pò di bene a questa vostra maestra!” TI VOGLIAMO BENE, MAESTRA e anche se speravamo di festeggiare anche i nostri 50 anni con te, sappiamo che tu, comunque , ci sarai! Maestra cara, NON TI DIMENTICHEREMO MAI! POLINA E LA CLASSE DEL 1971

  3. Luisa Guarino

    8 Giugno 2014 at 23:27

    La maestra Giovanna era collega e amica di mia madre Olga Mazzella, di mia cugina Giovanna Conte, ed era una persona molto cara a tutta la mia famiglia. Nel suo ruolo d’insegnante non l’ho conosciuta ma l’ho sempre considerata per quello che era: una donna di classe e di grande fascino, con il sorriso sempre pronto e lo sguardo del colore del mare. L’ultima volta che l’ho vista, credo più di un anno fa, era in taxi sul molo, davanti alla biglietteria. Il solito saluto immediato e affettuoso, poi un sorriso e un saluto: ci vediamo a bordo! Le strade di Ponza saranno meno luminose, senza la sua preseza.
    La mia più affettuosa vicinanza alle sorelle, ai figli e ai nipoti, eredi di un ricordo così prezioso.

  4. vincenzo

    9 Giugno 2014 at 08:57

    Polina ha scritto delle cose molto belle per la maestra Giovanna e anche io ricordo di quando ci invitava a casa. Lei ci accoglieva sempre elegante ma senza rossetto e ci offriva dolcetti e libri; noi capivamo di essere ospiti in una casa diversa dalla nostra: c’erano mobili grandi, enormi poltrone, il divano, la televisione, diverse stanze, il pavimento lucido, ma lei era sempre la stessa.

    “La maestra è felice perché sa che i bambini, i suoi bambini, sono un tesoro”. Questa frase per noi non aveva senso ma col tempo capisci, che cosa è il tesoro dei bambini.

    Maestra, insegnami il fiore ed il frutto
    “Col tempo, ti insegnerò tutto!”.
    Insegnami fino al profondo dei mari
    “Ti insegno fin dove tu impari!”.
    Insegnami il cielo, più su che si può
    “Ti insegno fin dove io so!”.
    E dove non sai?
    “Da lì andiamo insieme
    Maestra e scolaro, dall’albero al seme.
    Insegno ed imparo, insieme perché
    Io insegno se imparo con te!”.

    (Le filastrocche della Melevisione)

    Io insegno se imparo con te!

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