Attualità

La Politica

di Sang’ ’i retunn’
Pesce. Dipinto a olio di Gianni Ambrogio

 .

Sang’ ’i retunn’ – Gigi’ ch’è fa’ cu’ ’sta cravatta?
Gigino  Ho deciso di scendere giù al campo.

S.r. –  E pe’ ghi’ abbascio ‘o Campo ce vo’ a cravatta?
Gg –  E certo, la politica tiene le sue regole.

S.r. –  Mò aggio capito: Gigi’ si dice “scendere in campo”, no abbascio ’o campo.
Gg –  Tu è capito? E allora è inutile che fai ’u prufessore.

S.r. –  Non basta ‘na cravatta per fare politica! Ci vuole ben altro.
Gg –  E che ce vo’? Famme senti’.

S.r. –  Tanto per cominciare ci vuole un programma politico.
Gg –  …E quello c’è: Municipio a Calicaparra, galleria “Giancos-Chiaia di Luna”, nait-cleb marino nelle Grotte di Pilato, teleferica “da ’ngopp’u pantano – a basc’ì piscine”, scogliera tra ’u Scoglio Russ’ e l’Isigavi, cimitero galleggiante, boe orarie a pagamento, tassa di partenza da Ponza, fogne con contatore.

S.r. –  Gigi’ ce sta da avere paura! Ma chi l’ha scritto un Unno?
Gg –  Seee, mica unno! …siamo stati in cinque a buttare giù questo programma.

S.r. –  A mare lo dovevate buttare, non giù. E secondo te la gente votarrà ’sta pazzarìa?
Gg –  ’A ggente ha vutate pure peggio, figurati se non appoggia questo grandioso progetto per cambiare volto a Ponza.

S.r. –  Voi la distruggerete tutta, Ponza, non solo il volto. Ma dove prenderete i soldi per realizzare il programma?
Gg –  Abbiamo agganci internazionali, i fondi arriveranno.

S.r. –  Dall’Europa o dall’America?
Gg –  No, chille stanne peggie ‘i nuie: i soldi arriveranno dalla Romania e da Tunisi e cocc’ cose pure d’a Russia.

S.r. –  Azz, interessante! …’A chi maie t’aspiette, arriva ’a soluzione.
Gg –  Eh, io ho le mie trasiture!

S.r. –  Si chiamerebbero “entrature”. E come si chiamerà il vostro schieramento?
Gg –  Si chiamerà “Lega Ponzese”.

S.r. –  Lega Ponzese? Ma che, siete leghisti?
Gg –   E ssì, vogliamo legare Ponza con tutti i ponzesi.

S.r. –  ’I vulite attacca’?
Gg –  Sì, ’nu chiappo, tutt’ ’nsieme: po’ esse che ‘a fernesceno ’e si scanna’, mentre i f’rastiére ‘i fottene!

 

Immagine di copertina: “Pesce”. Dipinto a olio di Gianni Ambrogio

8 Comments

8 Comments

  1. silverio lamonica1

    8 Marzo 2014 at 11:48

    Non condivido il pensiero di “Sangh’e retunne” specie quest’ultimo. I “f’rastiere” o ” i punzise”, per usare il suo linguaggio, sono uomini, per cui in entrambi i casi troviamo gli onesti e i disonesti. Mi permetto di ricordare qui due esempi di “f’rastiere” positivi: 1) Gigi Proietti che non si tira mai indietro quando gli si chiede di arricchire con la sua pregevole arte qualche nostra manifestazione. 2) L’Ing. Pouchain che oltre a valorizzare i nostri vitigni autoctoni, ha effettuato uno studio approfondito sui “colori” di Ponza, da me recensito proprio su questo sito. E potrei continuare. “Forestieri” e “Ponzesi” siamo esseri umani e come tali dobbiamo comportarci bene.

  2. vincenzo

    8 Marzo 2014 at 16:04

    Caro Silverio, che facciamo adesso ci mettiamo anche a commentare le equivoche verità/falsità di un anonimo?

    La Redazione ha deciso di farci sorbire questa che ha definito “arte dialettale” inghiottiamola chi otturandosi il naso chi gustandola con tutti i cinque sensi, ma vi prego che il giudizio rimanga privato, evitateci i commenti, le interpretazioni che sono questi a mio avviso, veramente fuori posto e contro ogni logica.

    Almeno questo. Grazie.

  3. silverio lamonica1

    8 Marzo 2014 at 19:33

    Caro il mio Vincenzo, per tua norma e regola io commento come mi pare e quando mi pare. Sul fatto di inghiottire qualcosa turandosi il naso io, come tanti altri, ingoio anche le tue insulse interviste ai nostri assessori e consiglieri, con il naso ben turato, ovviamente. E con ciò la polemica per me è chiusa.

  4. Lino Pagano

    8 Marzo 2014 at 23:05

    Vorrei essere solidale con Silverio, ci siamo sempre battuti e dico ci siamo, perché si era sempre detto e richiesto a coloro che scrivevano anonimamente o solo con un Nik, la Redazione imponeva che si facessero riconoscere, oppure veniva eliminato lo scritto; era successo a me che chiesi ad una persona che mettesse nome e cognome, e Rita Bosso mi disse sai chi è quello che hai ripreso, io lo conoscevo con un altro nome. Cosa è successo? Si sono perse le buone maniere? Adesso possono scrivere anche gli anonimi? Rimettere ordine è necessario, il Sig. Sang’ ’i retunn può scrivere tutto quello che vuole mettendoci la faccia, come abbiamo fatto tutti! E qui la chiudo, salutando gli amici tutti.
    Lino Catello Pagano

  5. vincenzo

    9 Marzo 2014 at 11:20

    Carissimo il mio Silverio non mi vuoi evitare i commenti al Sang’ ‘e Retunn’? Fai come ti aggrada, mi fa piacere che hai detto che le mie interviste sono insulse, almeno tu hai un volto, una storia, sei una persona che io conosco con il quale posso sempre avere un colloquio e un confronto a “quattr’occhi”. Ma ti prego di riflettere senza mostrare alla tua età un orgoglio fanciullesco: Sang’ ‘e Reunne per definizione non deve essere coerente con quello che dice perché il vero Sang’ e Retunne non parla in faccia ma dietro le spalle e poi stai tranquillo che va a baciare la mano del padrone di turno. Tanto chi è Sang’ e Retunne, a chi deve rispondere, con quale faccia e quali idee? Quelle sue proprie o quelle di GIGI’.

    Poi all’amico Lino Pagano: caro dovresti solidarizzare con me e non con Silverio Lamonica, io ho detto di essere contro gli anonimi (insieme ad altri) e chiedevo alla Redazione coerenza con quello che si era contrattato pubblicamente tutti insieme.

    Avevo solo fatto notare a Silverio che commentando il nulla si dava forza al nulla.

    Si preferisce commentare il nulla? contenti voi contenti voi!

  6. Lino Pagano

    9 Marzo 2014 at 12:15

    Caro Vincenzo, io solidarizzo con me stesso, perché vedo che quello che era l’intento del sito viene sviato, camuffato, perde d’identità Ponzese. Ormai, si può dire e fare senza censure, chi scrive senza – ripeto – metterci la faccia, prendendosi i meriti e i demeriti.
    Non era così e io mi sono preso anche brutte parole, perché chiedevo che ponessero nome e cognome.
    Lino Catello Pagno

  7. vincenzo

    9 Marzo 2014 at 15:57

    Allora Lino sono io che solidarizzo con te, il patto su Ponzaracconta era chiaro: niente anonimi e invece c’è un anonimo che comunque è un anonino per noi non per la redazione. Gli amici della redazione lo conoscono. Silverio Lamonica fa parte della redazione e lo conosce quindi per Silverio non è un anonimo.

    Quindi quali sono le conclusioni logiche: la redazione ha detto che non vuole anonimi ma non tutti gli anonimi solo quelli che non conosce lei.

    Gli anonimi conosciuti dalla redazione utilizzano un linguaggio e mandano messaggi dialettali, simpaticoni, trasversali, che dicono e non dicono ma quando dicono parlano un linguaggio chiaro.

    Caro Lino nel concludere ribadisco che hai ragione di chiedere coerenza alla redazione ma in un certo senso la redazione ha sposato non una coerenza oggettiva ma la sua coerenza. Sang’ e Retunne non è un anonimo per la redazione per cui va bene!

  8. Lino Pagano

    9 Marzo 2014 at 17:08

    Caro Vincenzo, io credo nella direzione di Ponza Racconta e dò loro tutta la mia fiducia, come hanno sempre creduto in me, faccio lo stesso, aspetto e spero.

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