Ambrosino Vincenzo

Qualche notizia sul futuro dei collegamenti a Ponza

di Vincenzo Ambrosino
Sfera di cristallo

.

Caro Silverio Lamonica

Se Zi’ Innar’ fosse ancora vivo, qualcuno che conosceva la sua fama di veggente sarebbe andato a casa sua e magari per “l’ammor ’i’ddio” gli avrebbe chiesto qualche notizia sul futuro dei collegamenti a Ponza.

Io che proprio non amo gli indovini e peggio i medium, per sapere le cose pubbliche e realizzabili, non evoco fantasmi su tavolini tripodi, ma mi rivolgo agli interlocutori giusti; in questo caso per esempio per conoscere il probabile destino dei collegamenti marittimi mi sono rivolto a chi ha il potere di indirizzarli e cioè al Sindaco (leggi qui).

Tra l’altro è dal 1993 – da quando cioè il Primo Cittadino viene eletto direttamente dagli elettori, dopo elezioni vinte con plebisciti popolari o con esigui scarti di voti -che a comandare l’isola è il Sindaco: prima Balzano per lunghi 10 anni, poi Porzio per lunghi 9 anni, oggi Vigorelli per soli 2 anni sono stati e sono gli interlocutori dei cittadini.

Vigorelli al contrario dei predecessori però ama parlare, annunciare, pubblicizzare quello che pensa, quello che fa e quello che vorrebbe succedesse e lo fa sui giornali, in assemblee pubbliche, sul sito del comune e con tanti privati, continua ad esercitare le sue doti oratorie che stanno a ricordare i propri impegni politici assunti in campagna elettorale, che stanno a confermare le sue responsabilità civile e penali nei confronti della legge, che stanno a descrivere le sue convinzioni di sviluppo economico e sociale per l’isola che quotidianamente governa senza opposizione alcuna.

Di tutto quello che dice Vigorelli, io prendo nota, mi faccio delle idee, le confronto alle mie, cerco di contrastare quelle che non mi piacciono e tento di portare a conoscenza alcune che sono di interesse pubblico ed all’ordine del giorno.

Per esempio: si chiede giustamente il contratto di servizio Laziomar il quale era pubblico quando è stata indetta la gara e oggi, malgrado i capaci internauti, non lo si trova pubblicato? Sembra, mi dicono, che ritornerà pubblico dopo gli atti notarili del passaggio di proprietà (che è stato firmato fra le parti il 15 gennaio scorso, non mesi fa!).

Allego per altri chiarimenti per quanto riguarda gli accordi sindacali un documento (Cfr. file .pdf alla fine dell’articolo – NdR).

Se io, per esempio, sulle questioni dei collegamenti avessi omesso o ecceduto in qualcosa rispetto al pensiero vigorelliano, se mi fossi preso la briga di colorare soggettivamente i concetti del Sindaco, pensate che non sarei stato subito smentito dall’interessato?

 

Quali sono le conclusione a cui giunge il lettore di Ponzaracconta che vuole solo conoscere i fatti e non fare dietrologia?
Che il sottoscritto, chiedendo alla redazione di pubblicare la mia “intervista” ha portato a conoscenza dei lettori di Ponza racconta il pensiero del Sindaco, che tra l’altro rimane coerente nel tempo.
Vigorelli crede da sempre nella privatizzazione delle linee di collegamento marittimo; da subito ha avuto uno scontro frontale con la Terenzi ed oggi esulta del passaggio ai privati (tanto da parlare di “Festa della Liberazione”) e con questi ha fatto una scommessa, che non è solo organizzativa, ma anche di sviluppo turistico.

Dopo tanti articoli, su Ponza racconta che trattavano il tema dei trasporti, io ho voluto fare una sintesi, del pensiero del Sindaco che è questa: con questi privati, le condizioni sociali, economiche, organizzative sia per gli operai, che per gli utenti isolani e turisti MIGLIORERANNO!
E inoltre: il Sindaco ha fatto capire che con i nuovi privati (Lui) ha un rapporto di fiducia e di collaborazione massima.

Ora, vogliamo continuare a parlare di medium, di fantasmi, di mandanti ed esecutori? Vogliamo ancora dire che il Sindaco “tira la pietra e nasconde la mano?”
Non mi sembra più il caso!

Io invece sottolinerei le impegnative affermazioni fatte dal Sindaco  per confrontarle con quelle che realmente si avvereranno nel prossimo futuro: Se aumenteranno i servizi per cittadini, se si conserverà il  lavoro per tutti diremo “bravo Vigorelli!”; se non si avvereranno, diremo a Vigorelli: “le chiacchiere stanno a zero!”

 

Una penultima cosa, che si lega ai collegamenti.
Molto spesso le navi non partono e a decidere sono i comandanti. Ci sono comandanti che scelgono di partire e altri di stare in porto e la loro scelta è indiscutibile! Molto spesso abbiamo assistito a corse effettuate dalle navi di Terracina e non effettuate da quelle della Caremar/Laziomar, questo per dire che nella continuità di servizio dei collegamento oltre agli armatori, dobbiamo confidare anche nella buona volontà dei comandanti.
Un’ultima cosa che si lega al potere dei comandanti:
Il “Circomare Ponza” ha emesso, sentita l’autorevole parere dei comandanti delle navi, un’ordinanza per regolamentare l’ormeggio nella rada del porto, sembra che quest’estate nella rada del porto nessuna imbarcazione potrà sostare all’ancora, cosa che inciderà sul decremento delle presenze turistiche nei locali dei ponzesi!

Questo per dire che nei collegamenti marittimi dobbiamo considerare anche la variabile comandanti, i quali sono molto influenti per quanto riguarda molti aspetti del destino turistico e residenziale delle isole.

 

Allegato ripreso dalla stampa e inviato da Vincenzo Ambrosino insieme all’articolo: Laziomar stampa

3 Comments

3 Comments

  1. Sandro Russo

    26 Gennaio 2014 at 07:04

    Mi permetto di obbiettare che nessuno dei chiarimenti presenti in quest’articolo era espresso nell’altro di Vincenzo: “Ponza liberata” o no?
    Senza alcuna parola di accompagnamento al suo scritto (per la Redazione) e con qualche “licenza poetica”, lasciava intendere che fosse un’intervista; tanto che Silverio Lamonica tale l’aveva intesa. Di qui il necessario chiarimento al suo commento (leggi qui).
    Rimane l’incongruenza che un Sindaco ‘abile comunicatore’ debba parlare per interposta persona.
    Dice Vincenzo: “Ora, vogliamo continuare a parlare di medium, di fantasmi, di mandanti ed esecutori? Vogliamo ancora dire che il Sindaco “tira la pietra e nasconde la mano?”
    Se non vogliamo dire “medium”, cosa allora?

  2. Mimma Califano

    26 Gennaio 2014 at 09:12

    Leggo con piacere che il sindaco (indirettamente) ci rassicura sulle positive e costruttive intenzioni della nuova proprietà Laziomar, e sicuramente lo può fare avendo a disposizione elementi che noi non conosciamo, perciò mi auguro sinceramente che per il ns arcipelago le cose vadano bene. Diversamente da ciò che sta succedendo con la Siremar a due anni dalla privatizzazione (lì la quota di maggioranza è di Salvatore Lauro) o dalle prime lamentele che si leggono per la Caremar a sei mesi dalla nuova proprietà. Come spero che le difficoltà economiche della società di D’Abundo (Medmar) non debbano costituire alcuna pregiudiziale per ciò che ci riguarda.
    Solo una domanda. Nel comunicato sindacale, per ciò che attiene le corse previste, non vedo il collegamento con l’aliscafo per Ponza; è una svista, un fatto temporaneo o cosa?

  3. Rita Bosso

    26 Gennaio 2014 at 12:50

    Appunto, Vincenzo: il lettore di Ponza Racconta vuole conoscere i fatti; per poterlo fare, deve prima di tutto capire se sta leggendo un’intervista, un comunicato, una sintesi o una sorta di dialogo galileiano; io, perdonami, non l’ho capito e, a quanto pare, sono in buona compagnia: tu usi sia il termine intervista (tra virgolette), che sintesi; Silverio Lamonica ha ritenuto che si trattasse d’altro.
    Non è questione di pedante filologia: i termini ‘sintesi’, ‘intervista’ e ‘comunicato’ non sono sinonimi; non essendo un’esperta di comunicazione, mi limito ad esporti le mie aspettative di lettrice.
    Se leggo un’intervista, deduco che: a) Tizio ha accettato di parlare con Caio, e già questa è una notizia; b) Tizio espone il suo pensiero, nell’istante e nelle circostanze in cui l’intervista è rilasciata; domani, alla luce di nuove informazioni e di nuovi accadimenti, le dichiarazioni potrebbero essere diverse; c) Caio ha fatto le domande e Tizio ha risposto, hanno dialogato. Nel comunicato, per dirla con Marzullo, Tizio si fa la domanda e si dà la risposta; è lui a scegliere temi e toni; la forma comunicativa è il monologo. La sintesi implica un’azione selettiva: Caio decide di inserire una dichiarazione di Tizio e di trascurarne un’altra perché, a suo avviso, la prima è interessante e pertinente e la seconda non lo è; le dichiarazioni possono essere state rilasciate in tempi e circostanze diverse e, non contestualizzate, potrebbero addirittura risultare contraddittorie ed incoerenti.
    “Però Vigorelli non mi ha smentito”, dici. Però Vigorelli potrebbe non leggere Ponza Racconta, non è mica obbligatorio!
    In compenso, centinaia di lettori accedono al sito e hanno diritto ad una comunicazione chiara.

È necessario effettuare il Login per commentare: Login

Leave a Reply

To Top