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I fiori del mare (3). Le attinie

di Sandro Russo
10. Attinie Pomod.Tris [1]

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Mi dicono amici ponzesi, di aver mangiato delle attinie (actinia sulcata; in dialetto: ardìgule) non più tardi dell’estate scorsa. E anche i ‘pomodori di mare’ si mangiano.
Invito chi ne sapesse di più su quest’uso alimentare, a inviare una nota a commento o in Redazione, per metterla a conoscenza di tutti.
Rimango dell’idea che dopo essersi ‘tolto lo sfizio’ una volta, convenga lasciarle dove sono.
Così come gli uccelli nel cielo, le attinie sono così belle da vedere sotto il mare …da vive!
S.R.

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Le attinie, anche chiamate ‘anemoni di mare’, hanno l’aspetto di un piccolo polipo isolato, munito in basso di un disco adesivo col quale si fissano alle rocce e, all’estremità superiore, di una corona di tentacoli più o meno lunghi e numerosi, cosparsi di cellule urticanti. Questa caratteristica era conosciuta fin dall’antichità; in epoca romana erano denominate “ortiche di mare”, per le loro caratteristiche di urticare gli altri animali con cui vengono in contatto, ma non i pesci con cui vivono in simbiosi. Gli anemoni di mare in genere non hanno la potenza sufficiente da rappresentare un pericolo per l’uomo, anche se sono descritti casi di ipersensibilità individuale.

Nel Mediterraneo le anemoni sono comunissime e in alcuni punti della costa tappezzano letteralmente le rocce. Tra le più diffuse c’è l’Actinia equina (foto sopra) che molti avranno visto dalla superficie, aderente alle rocce, di color rosso sangue. Estremamente liscia al tatto, scivolosa ma non urticante, quando i tentacoli sono retratti.

11. Attinia equina [2]

Actinia equina con i tentacoli di una diversa varietà di colore. L’Actinia equina ha una base adesiva larga a forma di ventosa

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12. Attinie.Four [3]

Altre attinie, dall’alto a sin. e in senso orario: Aiptasia mutabilis, Calliactis parasitica, Adamsia palliata e Leptopsammia pruvoti

 

Anche l’Actinia o Anemonia sulcata (attinia a capelli di serpe) è molto comune; di color bruno-nocciola, spesso con la punta dei flessuosi e morbidi tentacoli colorata di cremisi. Nei mari tropicali Actinia sulcata frequentemente ospita tra i suoi tentacoli un pesce commensale, Amphiprion bicinctus più noto come pesce pagliaccio. É interessante notare come il pesce non sia geneticamente resistente al veleno dell’attinia, ma lo sviluppi successivamente e compia per acquisirla un preciso rituale, entrando poco per volta in contatto con il muco dell’attinia.

13. Attinia sulcata.Tris [4]

Actinia sulcata in tre diverse immagini. I tentacoli non sono totalmente retrattili e possono raggiungere il numero di 180-200 con una lunghezza di 15-20 centimetri

 

14. Attinia sulc. + Amphipr. [5]

Aspetti della cooperazione tra l’attinia e diverse varietà di pesce pagliaccio (Amphiprion bicinctus)

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[I fiori del mare. (3) – Continua]