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Il Consiglio Comunale del 26 novembre 2013

a cura della Redazione

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Il Consiglio Comunale si è tenuto martedì scorso, 26 novembre 2013, alle ore 16; esso è stato presieduto dal Sindaco Piero Vigorelli. Ha partecipato a detto Consiglio, per la verbalizzazione della seduta, il vice-segretario Francescopaolo D’Elia, in sostituzione della segretaria titolare assente.

E’ stato un Consiglio pacato, un po’ in penombra (letteralmente), per la mancanza di illuminazione nella parte riservata ai consiglieri, durato circa quattro ore.

Tutti i consiglieri erano presenti, ad eccezione del vicesindaco Coppa, assente per motivi di salute. Allo stesso, il sindaco ha rivolto un indirizzo di pronta guarigione, condiviso da tutti i consiglieri presenti. Pochissimo il pubblico in sala.

Dopo il rituale appello dei consiglieri e la dichiarazione di validità della seduta, il sindaco Vigorelli ha rivolto un indirizzo di benvenuto al consigliere D’Arco subentrato a Balzano, per il quale il consiglio nella scorsa seduta aveva sancito la decadenza.

E’ stata poi presentata dal consigliere Ferraiuolo un’interrogazione a risposta scritta finalizzata a sapere se il Comune di Ponza intende attivarsi sollecitamente nei confronti della Regione Lazio per scongiurare la classificazione di “alta valenza turistica” (che, nella provincia di Latina, riguarderebbe solo le isole di Ponza e Ventotene), la quale avrebbe come scopo solo la determinazione di un canone molto più elevato per le concessioni rilasciate o rinnovate con finalità turistico-ricreative di aree, pertinenze demaniali marittime e specchi acquei (per i quali si applicano le disposizioni relative alle utilizzazioni del demanio marittimo), che andrebbe ad aggravare ulteriormente l’economia turistica del mare, già martoriata dalla crisi in atto, peraltro senza alcun introito per i suddetti Comuni.
Il sindaco dopo una prima risposta interlocutoria, si è riservato di dare un riscontro scritto che sarà pubblicato sul sito del Comune.

Si è proceduto poi a discutere un corposo ordine del giorno, nel quale erano inseriti ben 12 punti da trattare, in maggior parte corrispondenti al bilancio di previsione per l’anno 2013 ed ai suoi allegati (leggi qui in allegato  .pdf : Convocazione Consiglio Comunale 26.11.2013 [2] ).

Il consigliere D’Arco, in via preliminare, ha dichiarato che su quasi tutti i punti all’ordine del giorno avrebbe votato sfavorevolmente in quanto il tempo a disposizione di 24 ore per la consultazione degli Atti del Consiglio è del tutto insufficiente e non consente di poter completamente fare le opportune riflessioni ed i necessari approfondimenti specie a fronte di ordini del giorno così consistenti e con argomenti così importanti e complessi come quello odierno; ha chiesto, quindi, la modifica del regolamento del consiglio comunale teso a prevedere più tempo per tali impegni.
Si è unito a tale richiesta il consigliere Ferraiuolo, il quale ha concordato nel fatto che il poco tempo a disposizione per la consultazione degli atti  non consente di poter vagliare adeguatamente le tematiche in discussione, al punto che anche lui, che pure vanta una certa dimestichezza amministrativa, ha trovato qualche difficoltà.
Il sindaco ha accolto favorevolmente la richiesta presentata dai suddetti consiglieri, promettendo che in una prossima seduta del consiglio porterà in discussione l’aggiornamento e la modifica dello statuto comunale nonché del regolamento del consiglio comunale, anche alla luce delle leggi che sono via via sopravvenute dalla loro approvazione, ormai datata, in cui troverà posto anche un maggior lasso di tempo per l’adeguata consultazione degli atti da parte dei consiglieri.

Dopo la lettura e l’approvazione del verbale della seduta precedente, si è proceduto, quindi, alla discussione degli altri punti iscritti all’ordine del giorno, come segue:

Verifica e determinazione dei prezzi di cessione di aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie:  Ai sensi dell’art. 172 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il consiglio ha adottato la delibera, quale allegato al bilancio di previsione, con la quale è stata individuata come area da destinare all’edilizia residenziale pubblica quella prevista dal vigente P.R.G. e ancora non utilizzata, posta nella zona edilizia C3 di S. Maria pari a mq 8886, il cui prezzo di cessione è stato fissato con perizia dell’ufficio tecnico in Euro 210 al mq. La predetta delibera è stata approvata con 6 voti favorevoli ed 1 contrario (D’Arco).

Addizionale comunale IRPEF: determinazioni anno 2013. Con questa delibera il consiglio comunale ha stabilito che per il 2013 l’aliquota dell’addizionale comunale IRPEF passa dallo 01% allo 06%. rispetto al tetto massimo previsto dalla legge dello 0,8%.

Sul tema dell’aumento delle tasse, il sindaco ha sostenuto che esse si rendono necessarie perché a Ponza, in pratica, tantissime persone dichiarano somme nettamente inferiori a quanto sia effettivamente il loro reddito imponibile. Inoltre, risultano esservi almeno 700 mila euro di tributi vari che il Comune deve incassare. Insomma, ci sono troppi evasori e per loro colpa le tasse si devono aumentare, in caso contrario si rischia il dissesto finanziario.
Il consigliere Ferraiuolo ha replicato che, pur comprendendo le apprensioni del sindaco, bisogna scindere il momento della previsione da quello dell’accertamento. Per quest’ultimo vi sono gli strumenti di legge per addivenire alla riscossione di quanto dovuto e non corrisposto al Comune, come vi sono gli strumenti per combattere l’elusione e l’evasione. Pertanto, a suo avviso, non è giustificabile un aumento così forte dell’addizionale IRPEF (0,6% rispetto al massimo consentito dello 0,8%) che andrebbe a penalizzare proprio coloro, gli stipendiati ed i pensionati, che non evadono sulla dichiarazione dei redditi, hanno l’indicizzazione bloccata e tra i quali, specie qui a Ponza, vi sono situazioni di bassissimo reddito dovuto ad una crisi economica senza precedenti che non consentono un tenore di vita accettabile (per non parlare della disoccupazione ormai diffusa che ha raggiunto livelli preoccupanti).

La predetta delibera è stata approvata con 5 voti favorevoli e 2 contrari (Ferraiuolo e D’Arco).

Approvazione del programma triennale dei lavori pubblici. Anche qui, ai sensi dell’art. 172 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, il Consiglio ha adottato la delibera, quale allegato al bilancio di previsione, con la quale è stato approvato il programma dei lavori pubblici per il triennio 2013-2015 e l’elenco annuale riferito all’anno 2013. La presente delibera è stata pubblicata e gli schemi, ad essa allegati, con la descrizione delle opere e delle somme possono essere visionati direttamente sul sito istituzionale del Comune. La predetta delibera è stata approvata con 6 voti favorevoli ed 1 contrario (D’Arco).

Programmazione incarichi esterni di collaborazioni e consulenze anno 2013. Con questa delibera il Consiglio Comunale ha stabilito che per l’anno 2013 il Comune non provvederà all’affidamento di incarichi individuali per studi e consulenze e che, pertanto, sul bilancio di previsione in via di approvazione, in questa seduta, non verranno iscritti importi per il finanziamento delle spese sopra citate. La predetta delibera è stata approvata all’unanimità.

Approvazione regolamento TARES. Il citato Regolamento, adottato nell’ambito della potestà regolamentare prevista dall’articolo 52 del Decreto Legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, istituisce e disciplina il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi previsto dall’articolo 14 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 (convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214), e con le modifiche introdotte dalla finanziaria 2013 (L. 228/2012) nonché dal D.L. 01/2013 (convertito in L. 11/2013) e dal D.L. 35/2013, in particolare stabilendo condizioni, modalità e obblighi strumentali per la sua applicazione. Esso ha effetto dal 1° gennaio 2013. Il sindaco dopo aver illustrato le finalità del suddetto documento, ne ha chiesto l’approvazione per ragioni contabili di bilancio, pur nella consapevolezza che esso avrà valore solo per il corrente anno in quanto, dalla discussione in atto in Parlamento sulla legge di stabilità per il 2014, si evince che la TARES sarà sostituita dalla IUC.
Il consigliere Ferraiuolo ha replicato sostenendo che, infatti, alla luce di quello che sta accadendo in Parlamento, non si sa cosa si andrà a disciplinare e quanto costerà ai cittadini. A suo avviso, sarebbe stato opportuno, poiché la legge lo prevede e l’A.N.C.I. lo condivide, per non gravare eccessivamente sui cittadini, lasciare per l’anno in corso la tariffa TARSU e sul saldo di questa far calcolare la quota da destinare allo Stato. Poi, tenuto conto che la TARES, se tutto va bene, potrà ragionevolmente essere applicata nel 2014, rimandare l’approvazione del regolamento TARES al prossimo mese di dicembre dopo che il Parlamento avrà definitivamente deciso ed il Governo nazionale avrà fatto sapere, finalmente, come comportarsi.
Posta ai voti, la delibera di approvazione del regolamento TARES è passata con 5 voti favorevoli e 2 contrari (Ferraiuolo e D’Arco). Con detta delibera, tra l’altro, si è stabilito che il pagamento dell’ultima rata dovrà avvenire entro il 16 dicembre 2013 contestualmente alla maggiorazione dovuta allo Stato di 0,30 Euro al metro quadrato.

Piano finanziario servizio R.S.U. e determinazione tariffe 2013. Ai sensi dell’art.14 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, i criteri per l’individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti urbani e assimilati e per la determinazione della tariffa sono stabiliti dalle disposizioni recate dal D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158.
Tale Decreto dispone che ai fini della determinazione della tariffa, i Comuni approvino il Piano Finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, individuando in particolare i costi del servizio e gli elementi necessari alla relativa attribuzione della parte fissa e di quella variabile della tariffa, per le utenze domestiche e non domestiche. Tale piano va approvato con deliberazione del Consiglio Comunale entro il termine previsto per l’approvazione del bilancio di previsione, con effetto per lo stesso esercizio finanziario.
Dopo che il sindaco ha illustrato la predetta normativa, il consigliere Ferraiuolo ha eccepito che il piano finanziario di cui si parla non era presente negli atti del consiglio visionati il giorno 25 novembre scorso. Nella mattinata del  giorno seguente, nel pomeriggio del quale si è tenuto il consiglio comunale, per avere cognizione di quanto e come gravasse sui cittadini e sulle attività in termini di inasprimento fiscale la copertura dell’aumento di euro 550.000 circa, lo stesso consigliere ha riferito di essersi recato presso il responsabile del servizio finanziario per visionare il predetto documento ottenendo di vedere solo un elaborato in bozza da cui non si comprendeva granché. A tale contestazione, Il sindaco ha replicato comunicando che, comunque, il piano finanziario in parola era presente agli atti della seduta in corso. Si è aggiunto alla replica del sindaco il responsabile del servizio finanziario nonché vicesegretario comunale D’Elia sostenendo che tale piano scaturisce dall’automatica applicazione dei criteri fissati dal D.P.R. n. 158/1999. Dopodiché la delibera è stata posta ai voti ottenendo 5 voti favorevoli e 2 contrari (Ferraiuolo e D’Arco).

Modifica regolamento di applicazione della tassa di sbarco. il D.L. 126/2013 prevede che i comuni delle piccole isole possono istituire un’imposta di sbarco, da applicare fino ad un massimo di euro 2,50, ai passeggeri che sbarcano sul territorio dell’isola minore, utilizzando compagnie di navigazione che forniscono collegamenti di linea o imbarcazioni che svolgono servizio di trasporto di persone a fini commerciali, abilitati e autorizzati ad effettuare collegamenti marittimi verso l’isola. L’imposta non è dovuta dai soggetti residenti nel comune, dai lavoratori, dagli studenti pendolari, nonché dai componenti dei nuclei familiari dei soggetti che risultino aver pagato l’imposta municipale propria e che sono parificati ai residenti.
I comuni possono prevedere nel regolamento modalità applicative del tributo, nonché eventuali esenzioni e riduzioni per particolari fattispecie o per determinati periodi di tempo; possono altresì prevedere un aumento dell’imposta fino ad un massimo di euro 5,00 in relazione a determinati periodi di tempo.
Il gettito del tributo è destinato a finanziare interventi in materia di turismo e interventi di fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, interventi in materia di polizia locale e sicurezza, di mobilità e viabilità, di raccolta e smaltimento dei rifiuti, nonché dei relativi servizi pubblici locali.
Il sindaco dopo aver illustrato la predetta normativa ha chiesto al consiglio di deliberare la modifica del regolamento comunale in vigore sulla materia in parola nei seguenti termini: 1) aumentare l’imposta da euro 1,50 a euro 2,50; 2) estendere l’obbligo dell’applicazione dell’imposta anche alle imbarcazioni che svolgono servizio di trasporto di persone a fini commerciali, abilitati e autorizzati ad effettuare collegamenti marittimi verso l’isola (non solo i mezzi di linea, quindi, ma anche quelli che effettuano saltuariamente collegamenti con Ponza come, ad esempio, quelli provenienti da Ischia); demandare alla giunta la possibilità di deliberare un aumento dell’imposta fino ad un massimo di euro 5,00 in relazione a determinati periodi di tempo.
Il consigliere Ferraiuolo si è dichiarato favorevole sui primi due punti della proposta del sindaco, considerando che i settori che il tributo è destinato a finanziare hanno bisogno di notevoli ed urgenti interventi, ma contrario alla possibilità di demandare alla giunta l’aumento dell’imposta a 5 euro poiché esso, a suo modo di vedere, contribuirebbe ad innalzare troppo il costo dei già esosi biglietti di viaggio al punto da scoraggiare la venuta dei turisti, già in calo nella scorsa stagione estiva, con grave ripercussione sull’economia turistica dell’isola. Su questo punto il sindaco si è dichiarato d’accordo con il consigliere Ferraiuolo e si è impegnato formalmente che non darà mai corso all’aumento di 5 euro della predetta imposta. Con tale precisazione, la delibera in discussione è stata approvata con 6 voti favorevoli ed 1 contrario (D’Arco).

Modifica regolamento COSAP. Come si sa, il regolamento relativo al canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP) è dovuto da qualsiasi soggetto che intenda servirsi dello spazio pubblico in maniera esclusiva. In relazione a tale regolamento, il sindaco ha chiesto al consiglio di procedere ad una modifica di quello attualmente in vigore nel senso di applicare tariffe più basse per coloro che occupano spazi ed aree pubbliche per tempi lunghi ma con graduale e proporzionale aumento delle stesse man mano che tali tempi si accorciano. In pratica, ad esempio, il cittadino che chiede ed è autorizzato ad occupare il suolo pubblico per un anno usufruirà di una tariffa sensibilmente inferiore rispetto a colui che lo occuperà per i soli quattro mesi estivi. Tale delibera è stata approvata con 6 voti favorevoli ed 1 contrario (D’Arco).

Approvazione bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, della relazione previsionale e programmatica e del bilancio pluriennale per il triennio 2013/2015. In merito a questo argomento, il sindaco ha fatto una sintetica esposizione del documento previsionale e dei documenti allegati, sostenendo che per la sua redazione ci si è attenuti ai dati reali, evitando, così, di fare fuorvianti voli pindarici. Riepilogati, i dati risultano essere:

ENTRATE: Titolo 1° – Entrate Tributarie: Euro 4.845.748,17; Titolo2° – Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri Enti Pubblici (anche funz. delegate): Euro: 386.917,06; Titolo 3° – Entrate Extratributarie: Euro 1.225.429,97; Titolo 4° – Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitali e da riscossione di crediti: Euro 2.130.060,23; Titolo 5° – Entrate derivanti da accensione di prestiti: Euro 3.392.093,59; Titolo 6° – Entrate da servizi per conto di terzi: Euro 753.800,00; Avanzo di amministrazione: 0; Totale generale dell’entrata: Euro 12.734.049,02.

SPESE: Titolo 1°- Spese Correnti: Euro 5.952.025,27; Titolo 2°- Spese in conto capitale: Euro 2.942.382,60; Titolo 3°- Spese per rimborso di prestiti: Euro 3.085.841,15; Titolo 4°- Spese per servizi conto di terzi: Euro 753.800,00; Disavanzo di amministrazione: 0; Totale generale della spesa: Euro 12.734.049,02.

Il sindaco ha, inoltre dichiarato che con il documento contabile previsionale in esame è stato rispettato il pareggio di bilancio, che sussistono le condizioni di equilibrio economico previste dall’art.162 del D.Lgs. 267/2000 nonché che sono state rispettate le norme sul patto di stabilità. Ha dichiarato, altresì, che sul bilancio in discussione è stato acquisito il parere favorevole del Revisore dei conti. Nel prosieguo del suo intervento, il sindaco, poi, si è soffermato lungamente su alcuni problemi dell’isola, tra i quali lo stato dei lavori pubblici che stentano a decollare per la lentezza della burocrazia, dei problemi del PAI e dei lavori della spiaggia di Frontone che a breve inizieranno, dei provvedimenti che intende adottare a carico dei cittadini che non pagano o evadono i tributi, del comportamento incivile dei cittadini in merito al deposito dei rifiuti.
Concludendo il suo intervento, il sindaco ha chiesto al consiglio l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno 2013 e dei suoi allegati.
E’ intervenuto il consigliere Ferraiuolo  che ha fatto alcune osservazioni sul bilancio previsionale 2013. Egli ha sostenuto quanto segue: Il bilancio viene approvato oggi 26 novembre 2013, trascorsi gli 11/12 dell’anno di riferimento. La legge dice che il bilancio dev’essere approvato entro il 31 dicembre precedente all’anno di riferimento, salvo diverse determinazioni ministeriali. Il ministero aveva prorogato la data di approvazione prima al 30 giugno 2013 e, poi, al 30 novembre 2013. Tanti comuni hanno approvato il documento in parola addirittura entro il 31 dicembre dell’anno scorso. Tantissimi altri lo hanno, comunque, approvato  entro il 30 giugno di quest’anno, chi a febbraio, chi a marzo, chi ad aprile, basta fare un giro per internet per appurarlo. Il nostro comune ha preferito approvarlo alla fine di novembre, di fatto svuotando il bilancio di previsione del suo autentico significato. Oggi non è più possibile mettere mano a variazioni o fare proposte, perché quello che esiste nel bilancio è già stato speso per gli 11 dodicesimi. Di fatto anche la funzione dei consiglieri è stata svuotata, essi sono presenti solo per prendere atto di quello che è stato già fatto: prendere o lasciare. Sarebbe stato opportuno e giusto approvare il bilancio entro i termini nei quali si dovrebbe approvare un bilancio di previsione, per dare validità e significato al documento stesso e caso mai intervenire, nei casi necessitanti, alle variazioni di bilancio. Certo è che il documento che si va ad approvare si presenta come un bilancio scarno, come risulta dalla dichiarazione dello stesso sindaco e dalla relazione di presentazione del responsabile del servizio finanziario, che riflette l’esiguità di quello che si è realizzato nel 2013. Sono previsti corposi aumenti di tasse, imposte e tariffe che certamente alimentano i malumori tra i cittadini che soffrono già per i tanti disservizi e per la grave crisi economica che attanaglia l’isola. Per la TARES già si è detto prima. Dall’esame del titolo  2^ “spese in conto capitale” si evidenziano stanziamenti per euro 2.942.382,60 mentre nel piano triennale delle OO.PP. approvato con deliberazione G.M. n. 26 del 3/5/2013 lo stanziamento per opere da realizzare nel corrente anno (ad oggi assolutamente non realizzate) ammonta ad euro 90.000,00, per altro relativi a lavori il cui stanziamento già dovrebbe essere ai residui perché provenienti da esercizi precedenti. Sarebbe opportuno conoscere a cosa si riferiscono tali stanziamenti e quando si pensa di realizzarli se l’esercizio è ormai di fatto chiuso. Né si può dire che tali importi considerano anche la quota annuale dei progetti per i quali si è variato oggi il piano triennale delle opere pubbliche perché non essendo ancora intervenuti i rispettivi finanziamenti essi non possono essere iscritti né in entrata né tantomeno in uscita.
A tale ultimo rilievo ha risposto il responsabile del servizio finanziario dicendo sostanzialmente che l’iscrizione degli importi è solo a titolo indicativo ma che essi saranno consolidati in bilancio man mano che si realizzeranno.
Posta ai voti la delibera relativa al bilancio di previsione 2013 con i suoi allegati è stata approvata con 5 voti favorevoli e 2 contrari (Ferraiuolo e D’Arco).

Verifica stato di attuazione dei programmi e riequilibrio di bilancio ai sensi dell’art. 193 del T.U. delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali, approvato con D.Lgs. n. 267/2000.

Il sindaco, dopo aver illustrato il senso dell’art. 193 del D.Lgs. 267/2000, ha chiesto al consiglio di adottare la delibera in parola anche se nella stessa si dice che avendo approvato il documento contabile previsionale in questa stessa seduta, come da precedente punto all’ordine del giorno, non è più procedibile la verifica dello stato di attuazione dei programmi nonché il riequilibrio di bilancio in quanto gli stessi sono stati assorbiti dall’approvazione del bilancio medesimo.
Il sindaco, pur ritenendo superfluo l’atto di cui propone la deliberazione, ha chiesto che esso venga comunque adottato per regolarità amministrativa visto che ciò è stato consigliato dalla Corte dei Conti.
E’ intervenuto il consigliere Ferraiuolo che fa rilevare l’insensatezza derivante dal fatto che un attimo prima si è approvato il bilancio ed un secondo dopo si adotta una delibera per verificarne l’attendibilità e la sussistenza degli equilibri, e, quindi, per deliberare il nulla. Al riguardo, ha fatto rilevare che il comma 381 dell’art.1 della legge 24/12/2012, n. 228 prevede che “ove il bilancio di  previsione sia deliberato dopo il 1° settembre, per l’anno 2013 è facoltativa l’adozione della delibera consiliare di cui all’articolo 193, comma 2, del citato testo unico di cui al decreto legislativo n. 267 del 2000”. Pertanto, anche per protesta contro organi dello stato che non perdono occasione per rendere la macchina amministrativa sempre più ingolfata e farraginosa, ha espresso la sua contrarietà all’adozione dell’atto in parola.
Posta ai voti, la delibera è stata approvata con 5 voti favorevoli e 2 contrari (Ferraiuolo e D’arco).

Gemellaggio con il Comune di Ischia. Il sindaco ha informato i presenti che, nel corso di un incontro tenutosi nella nostra isola molti mesi fa con il sindaco di Ischia, lo stesso proponeva un gemellaggio tra le due isole ottenendo la sua adesione. Successivamente, il consiglio comunale della Città di Ischia deliberava all’unanimità, nella seduta di giovedì 11 luglio 2013, l’approvazione del gemellaggio tra Ischia e Ponza. A questo punto, il sindaco ha proposto che, per dare concretezza all’avvio delle procedure del gemellaggio, è necessario che anche il consiglio comunale di Ponza adotti la relativa delibera considerati i rapporti  tra le due isole: storici, antropologici, economici e culturali, non dimenticando che la  colonizzazione di Ponza fu avviata nel 1734 da 52 famiglie provenienti da Ischia.
E’ intervenuto il consigliere Ferraiuolo che si è dichiarato molto favorevole all’iniziativa da cui potranno nascere nuove opportunità per le comunità di Ponza e di Ischia, in particolare negli scambi culturali, nelle attività ricreative e, non ultimo, nell’ottica di una promozione turistica tra le due realtà insulari.
Ferraiuolo ha proposto di pensare anche ad un gemellaggio con Torre del Greco da cui si è avuta la seconda colonizzazione dell’isola di Ponza. Ha colto, altresì, l’occasione per ricordare il recente gemellaggio con Aglientu dove la nostra delegazione è stata accolta in maniera calorosa e premurosa augurando che i ponzesi ricambino la visita della delegazione di quel comune, che avverrà attorno al 9/10 giugno prossimo, con lo stesso spirito organizzativo e di squisita ospitalità.
La predetta delibera di gemellaggio con Ischia è stata approvata all’unanimità.