Attualità

Una vecchia affissione risveglia curiosità e riflessioni

Santa Maria. Terra di lavorodi Martina Carannante

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Un po’ di tempo fa, durante una passeggiata per il quartiere dei “Conti” e concludendo il giro verso il “grottone”, mi è capitato di vedere questo marmo. E’ affisso ora sul fianco di una casa privata, a Santa Maria, un po’ più su della panetteria di Eva e dopo l’albergo Le Querce .

Fornisce quattro informazioni importanti:

– S. Maria era ‘terra di lavoro’;

– Viene nominato il circondario di Gaeta e Formia, non si parla nè di Littoria (Latina) né tantomeno di Caserta, di cui Ponza è stata provincia.

– la frazione di S. Maria è a 10 m sul livello del mare;

–  quella zona contava 683 abitanti.

Manca un elemento importantissimo: la data di affissione.
Quanti anni fa, tale zona, contava questi abitanti? Con la dicitura frazione di S. Maria veniva compresa la zona da ‘a pont’ u ruttone a ‘ncopp’ a muntagna e ‘u Turone? Allora i Conti facevano frazione a sé?

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Dovendo fare un calcolo e basandomi sui vecchi racconti, i Conti non dovrebbero rientrare in tale conteggio.

Molti anni fa, S. Maria era molto popolata: dalla Loggia alla Chiesa, fino alla spiaggia, tante erano le famiglie e molti i bambini che animavano quelle strade.  Oggi si possono contare sulle dita delle mani.
Giù la Loggia non ci vive più nessuno, subito più sopra (dove abito io), ci sono almeno dieci famiglie; salendo per dietro la Chiesa (fin sopra la montagna) ne troviamo un’altra decina, giù la Spiaggia solo due famiglie.

Santa Maria dal mare.1

Tante sono le case vuote che riprendono vita solo in estate, e molte lo saranno ancora se non si riesce a contrastare lo spopolamento che sta colpendo tutta l’isola.

Santa Maria dal mare.2

9 Comments

9 Comments

  1. francesco ferraiuolo

    10 Novembre 2013 at 20:47

    Dalla lapide si desume che Ponza faceva parte della Provincia di Terra di Lavoro di cui il capoluogo era Caserta. Tale Provincia fu abolita da Mussolini nel 1927. Ponza passò alla Provincia di Napoli e successivamente nel 1934 a quella di Littoria.
    La provincia era formata dai distretti di Caserta, Gaeta, Sora, Nola e Piedimonte d’Alife.
    Ponza apparteneva al distretto di Gaeta.
    Da Wikipedia ricaviamo che la Terra di Lavoro fu una unità amministrativa, prima, del Regno di Sicilia, poi, del Regno di Napoli, quindi, del Regno delle Due Sicilie ed, infine, del Regno d’Italia.
    All’indomani dell’Unità d’Italia la provincia di Terra di Lavoro era una delle più vaste d’Italia, comprendeva l’intero territorio dell’attuale provincia di Caserta, la parte meridionale dell’attuale provincia di Latina (il circondario di Gaeta), parte dell’attuale provincia di Frosinone (il circondario di Sora), tutta la parte dell’agro nolano ricompresa nell’attuale provincia di Napoli e ancora una parte delle attuali province di Benevento, Avellino e Isernia. I centri principali della provincia erano Caserta, Aversa, Capua (il cui comune comprendeva anche Santa Maria di Capua, l’attuale Santa Maria Capua Vetere), San Germano (attuale Cassino), Formia (nata dall’unione dei comuni di Castellone e Mola di Gaeta), Gaeta, Sora, Isola del Liri, Fondi, Nola, Teano, Sessa Aurunca e Venafro, nonché, per importanza storica, Aquino, Arpino (città natale di Cicerone) e Roccasecca (che si contende con la stessa Aquino i natali di San Tommaso). Facevano parte della provincia, inoltre, i comuni delle Isole Ponziane: Ponza e Ventotene (quest’ultimo già parte della provincia di Napoli).

  2. Martina Carannante

    11 Novembre 2013 at 10:13

    Grazie mille Franco,
    come sempre metti a disposizione le tue conoscenze in maniera chiara e puntuale.
    In pratica il fulcro dell’incisione è la dicitura “Terra di Lavoro”, l’informazione del circondario è subordinata ad essa. Per come hai scritto, il marmo è antecedente al ’27, o esso stesso, e quindi anche il conteggio degli abitanti dovrebbe essere intorno a quegli anni; sarebbe interessante sapere ad oggi qual è il numero effettivo di residenti in zona, anche per tirare qualche conclusione in più che non guasta mai…

  3. polina ambrosino

    11 Novembre 2013 at 13:32

    Per conoscere i residenti effettivi si potrebbero consultare i registri elettorali delle sezioni. Santa Maria e i Conti costituiscono la terza sezione. Ovviamente molti residenti lo sono solo sulla carta, quindi, facendone lo scorporo, il totale dei votanti della terza sezione corrisponde agli abitanti di Santa Maria.

  4. Martina Carannante

    11 Novembre 2013 at 20:49

    Polina hai ragione, in effetti non ci avevo pensato; è stato fatto anche un censimento (mi pare tre anni fa) e potrebbe essere utile. Il mio cruccio è anche un altro… l’affissione recita: “frazione di S. Maria”, ma per FRAZIONE s’intende compreso i Conti o meno?? Perché se fossero compresi, 683 persone mi pare un po’ poco, visto che le famiglie erano molto numerose, al contrario se i Conti fossero frazione a sé il ragionamento varia nel senso in cui, ad oggi, sono compresi, mentre prima non lo erano.

  5. vincenzo

    12 Novembre 2013 at 16:55

    A proposito dei Conti e visto che ci sono degli amici che collaborano per eliminare dubbi e curiosità faccio anch’io una domanda:

    Venendo da Le Forna prima di arrivare alla “Grotta del Serpente” c’è un muro a secco in cui si notano delle pietre particolari, piatte, di colore grigio se vengono toccate con un coltellino si sgretolano facilmente.
    Sono pietre completamente diverse dalle altre in quella zona.

  6. francesco ferraiuolo

    13 Novembre 2013 at 16:21

    Se può interessare, nelle liste del terzo seggio, comprendente le località di S. Maria e dei Conti, ad oggi, sono iscritti n. 710 elettori; questo dato è comprensivo dei ponzesi iscritti all’A.I.R.E. (l’anagrafe della popolazione italiana residente all´estero), che, appunto, hanno cittadinanza italiana e sono residenti all’estero.
    Alle elezioni amministrative dello scorso maggio 2012, al terzo seggio i votanti sono stati 418.
    Alla luce dei suddetti dati, qualche ipotesi sulla consistenza della popolazione di S. Maria-Conti si potrebbe fare considerando lo scorporo degli iscritti all’A.I.R.E., naturalmente tenendo in conto l’aggiunta dei residenti con età inferiore a 18 anni.
    In Comune mi hanno detto che non è possibile risalire alla popolazione della zona considerata attraverso il censimento effettuato nel 2011, poiché lo stesso tratta i dati in maniera globale.

  7. polina ambrosino

    14 Novembre 2013 at 13:50

    Penso che i Conti abbiano sempre fatto parte della frazione di Santa Maria. Anche se il numero sembra cosi esiguo, bisogna pensare che quegli anni furono forse il periodo in cui molti ponzesi emigrarono nelle Americhe. Inoltre, sebbene le famiglie fossero numerose, alta era anche la mortalità infantile o precoce. Quindi presumo che il totale comprendesse anche la zona dei Conti.

  8. Martina Carannante

    14 Novembre 2013 at 18:46

    Grazie Polina e grazie Franco, per le risposte attente e ragionate, ma soprattutto per la presenza attiva, propositiva e positiva…
    ai prossimi dubbi.
    Con affetto,
    Martina

  9. arturogallia

    21 Novembre 2013 at 17:08

    Nei censimenti ISTAT (serie storiche), per quanto riguarda Ponza i dati sono divisi per Porto, S.Maria, Le Forna e poi è sommato il totale. alcune volte è indicato anche Zannone, facendolo rientrare poi nel totale di Ponza.
    Inoltre, per ciascuna località, nonché per il totale, i dati sono suddivisi in popolazione “accentrata” e “sparsa”.
    Un bel riepilogo dall’unità d’Italia al censimento del 1951 è riportato in
    BALDACCI O. (1954), Le Isole Ponziane, Roma, SGI, in particolare le pp. 60-69.
    Per i dati del 1951 egli suddivide gli abitanti nelle località Ponza (porto), I Conti, Frontone, Campo Inglese, Forna, La Piana, Cala Caparra, per i quali riporta gli abitanti accentrati e quelli sparsi e poi il totale per l’Isola di Ponza (4388 ab.) (cfr. p. 60).

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