Detti e Filastrocche

Murtecielle

segnalato da Alfredo Scotti per la ricorrenza della Commemorazione dei Defunti
Crisantemi

.

“Intorno agli anni ’70 (ma forse anche prima), anche i bambini napoletani, nel periodo dei “morti”, si divertivano ad andare in giro per i vicoli portando una piccola scatola di cartone, con una fessura alla sommità, che avevano essi stessi diligentemente costruito. Sulla scatola avevano disegnato un teschio a mo’ di quello dei pirati o di “chi tocca i fili muore”. Ci avevano inserito dentro una monetina, l’obolo di partenza ricevuto, di solito, dai genitori. Così, agitando la scatoletta e facendo sbatacchiare la monetina al suo interno, scorrazzavano a gruppetti e, ridendo e urlando, fermavano i passanti al cui indirizzo intonavano una cantilena, tramandata loro dai nonni, che mi sembra incredibilmente analoga al sintetico ed angloassone “trick or treat”.

Signurì ‘e muorte
sott ‘â péttola (*) che nce puorte
e nce puorte ‘e cunfettiélle
signurì ‘e murticiélle!

(*) Falda della camicia

Ascolta la filastrocca:

http://www.webalice.it/giavit4u/murticielli.mp3

Molti, intimiditi dall’esuberanza dei bambini che saltavano loro intorno, o temendo di essere scherniti davanti agli altri o soltanto per simpatia e divertimento, contribuivano inserendo qualche spicciolo (non più gli antichi cunfettielli) nella preziosa urna. E il contenuto, via via, tra la gioia dei piccoli, tintinnava sempre di più”.

Tratto da ‘Halloween partenopeo’ di Gianna Caiazzo su http://vongolablog.myblog.it/

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