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I lavori di Frontone. (1)

di Franco Ferraiuolo
Da Frontone. Mareggiata [1]

 .

Dal sito internet del Comune di Ponza, si apprende che sono in corso le procedure relative all’occupazione ed all’esproprio delle aree occorrenti per l’effettuazione dei lavori di mitigazione del rischio  idrogeologico  della falesia della spiaggia di Frontone.

Dalla stampa, si apprende che è stato assegnato l’appalto per l’importo di circa 1,3 milioni di euro per la messa in sicurezza della suddetta falesia ritenuta ad alto rischio di crolli ad imprese specializzate in interventi del genere.

Da molte parti, giungono richieste di informazione sui lavori in parola e non poche espressioni di timore che gli stessi possano alterare in maniera decisamente negativa ed irreversibile le pregevoli caratteristiche ambientali e paesaggistiche della spiaggia di Frontone.

Io stesso, nella seduta del consiglio comunale del 19 settembre 2012, ebbi modo di esprimere le mie perplessità sia sul già disposto ordine di priorità dei lavori di mitigazione del rischio da effettuarsi a Ponza nelle varie zone in relazione ai fondi stanziati, sia, particolarmente, sulle modalità di intervento così invasive (doppie gabbie metalliche, muraglioni alti 5-6 metri posti lungo mezza spiaggia, ecc.) previste dal progetto relativo alla spiaggia di Frontone, come spiegato dal sindaco nel suo comunicato del 23 luglio 2012, reperibile nella sezione archivio atti del 2012 sul sito ufficiale on line del nostro Comune.

Ritengo, pertanto, di far cosa utile nel fornire qualche contributo informativo al riguardo.

Frontone pericoli [2]

Premetto che la legge 23/12/2009, n. 191 stabiliva che le risorse assegnate per interventi di risanamento  ambientale con delibera del CIPE del 6 novembre 2009, pari a 1.000  milioni di euro, a valere sulle disponibilità del Fondo infrastrutture e del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell’economia reale, erano  destinate  ai  piani  straordinari diretti  a  rimuovere le situazioni a  più elevato rischio idrogeologico individuate dalla  direzione  generale  competente  del Ministero dell’ambiente e della tutela del  territorio e del  mare, sentiti le autorità di bacino e il Dipartimento  della  protezione  civile  della Presidenza del Consiglio dei ministri.

Dette risorse potevano essere utilizzate anche tramite accordo di programma, sottoscritto dalla regione interessata e dal Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, che definisce, altresì, la  quota di  cofinanziamento  regionale.

A mente di quanto sopra, il Ministero predetto stipulò, nel corso della passata legislatura, con la Regione Lazio un accordo di programma finalizzato alla pianificazione ed al finanziamento di interventi urgenti prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico, nel quale erano stanziati fondi pari a 5,7 milioni di euro per i lavori urgenti da effettuarsi nel territorio del Comune di Ponza.

Al riguardo, fu preparato un elenco di lavori consistenti nella messa in sicurezza, con precedenza, della falesia di Frontone e, a seguire, nella sistemazione idrogeologica del Monte Guardia e del tunnel romano di Chiaia di Luna, nella messa in sicurezza della rocca del cimitero nonché di Cala Feola e di Cala Fonte.

Ho motivo di pensare che, probabilmente, quella priorità fosse stata concordata, a suo tempo, dal Dipartimento della Protezione Civile della Regione Lazio con la passata Amministrazione, tenuto conto che dalla delibera di giunta comunale n. 07 del 20/07/2012 risulta che il progetto per la mitigazione del rischio idrogeologico della falesia di Frontone sia stato approntato dal detto Dipartimento sin dal 2010 (è impensabile che un simile progetto possa essere stato frutto di una scelta autonoma da parte del Dipartimento della Protezione Civile).

Quello che a me sfugge é la ratio soggiacente a quell’ordine di priorità.
Ad esempio, non era il caso di intervenire prioritariamente per la spiaggia di Chiaia di Luna all’atto completamente interdetta, rinviando l’intervento a quella di Frontone ad un tempo successivo, dal momento che tale arenile, presenta, comunque, la possibilità di essere utilizzato a scopo balneare, sebbene in maniera limitata?

Certo è che l’attuale Giunta, con la già citata delibera n. 07 del 20/07/2012, provvedeva ad approvare il progetto definitivo dei lavori per la mitigazione del rischio idrogeologico della falesia di Frontone, di fatto confermando le scelte fatte, cosicché il sindaco, nella conferenza dei servizi presso la Regione Lazio indetta per il giorno 23 luglio 2012 dal commissario straordinario, dott. Vincenzo Santoro, esprimeva parere favorevole al progetto definitivo dei lavori per mettere in condizione di sicurezza la falesia in parola.

Arriviamo, così, al bando di gara per procedura aperta relativo ai lavori di mitigazione del rischio della falesia di Frontone emanato dal suindicato commissario straordinario, dott. Vincenzo Santoro, delegato per l’attuazione di interventi urgenti prioritari per la mitigazione del rischio idrogeologico da effettuare nel  territorio della Regione Lazio previsti nell’accordo di programma  (D.P.C.M.  del 7 novembre 2011), pubblicato sulla G.U. 5^ serie speciale – Contratti pubblici n. 47 del 22 aprile 2013.

Nel predetto bando, l’importo  complessivo a base d’appalto risulta di € 1.915.216,83 (Importo dei lavori a corpo e misura: € 1.861.220,18 più gli oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso: € 53.996,65); I lavori a corpo e a misura risultano consistere in: 1) Opere strutturali  speciali – € 965.284,29 – class. III prevalente;  2) Barriere  paramassi,  fermaneve  e simili – € 786.780,93 – class. III scorporabile e subappaltabile; 3) Opere fluviali, di difesa, di sistemazione  idraulica e di bonifica – € 163.151,61 – class. I scorporabile e subappaltabile. Durata dei lavori appaltati fissata in 240 giorni naturali, successivi e  continui, a  partire  dalla  data  di consegna dei lavori.

Espletata la gara, il predetto commissario straordinario delegato provvedeva a pubblicare l’avviso di aggiudicazione dell’appalto (GU 5a Serie Speciale – Contratti Pubblici n.113 del 25-9 2013)  nel quale si evince che lo stesso è stato conferito all’A.T.I. (associazione temporanea d’impresa) DOLOMITI ROCCE S.r.l. – SOMES S.r.l. con sede legale in Loc. Paludi – Lizzona, 67 – 32014 Ponte nelle Alpi (BL).Valore totale inizialmente stimato: € 1.915.216,83 IVA esclusa –  valore  finale totale: di: € 1.334.516,13 IVA esclusa.

Ponza. Piscine e spiaggia Frontone [3]

Da notizie assunte personalmente dall’Assessore ai LL.PP. Ambrosino risulta che l’inizio dei lavori sia imminente (si parla di pochi giorni).
Lo stesso Assessore mi ha riferito che il Commissario Santoro, nella sua recente visita a Ponza, ha lasciato all’Amministrazione della documentazione tecnica afferente la consistenza dei lavori da effettuarsi.
Detta documentazione è custodita nell’ufficio del sindaco, che al momento è fuori Ponza.
Non appena possibile, al rientro del sindaco, cercherò di prenderne visione per poter fornire ragguagli più precisi, dal momento che, sembra, siano state apportate modifiche al progetto originario tese a ridurre l’invasività dell’intervento.

Mi auguro fortemente che sia proprio così e che sia stato pensato un intervento più leggero tale da non sconvolgere le pregevoli caratteristiche ambientali di Frontone; contrariamente l’effetto su quel tratto di spiaggia, compresa in un contesto dotato d’incomparabile bellezza, sarebbe semplicemente sconvolgente.

Oltretutto, andrebbe a contrastare, come mi ha fatto notare una persona amica, la delibera di Giunta Regionale n. 13/11/2009, n. 859 con cui si approva l’elenco dei siti geologici di importanza regionale, in cui è compresa anche la zona di Frontone (questo particolare mi era sconosciuto, io sapevo solo di Zannone e Palmarola), che costituisce base di riferimento per l’istituzione di monumenti naturali di cui all’art. 6 della Legge regionale n. 29/97.

Frontone. Carpobrotus [4]

 

 

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