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Storielle ponzesi in pillole. (57). Lezione di religione

di Giovanni Matrone 

Pulcino di barbagianni [1]

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Questa storiella – alla maniera di Michele Rispoli – la racconta Giuanne ’i Ggiulie Matrone ed assicura che è rigorosamente vera, con tanto di nomi, che però per la pubblicazione sono stati cambiati.
la Redazione

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Ultima classe delle elementari nel dopoguerra; qualcuno ripeteva l’anno per non abbandonare definitivamente la scuola…

La maestra chiede: – Chi mi sa dire quando Dio si è fatto uomo?
Silenzio nella classe, poi timidamente Silverio alza la mano: – Io, signora maestra!
– Bene, sentiamo
– Signora maestra… Ehm… Quand’ ha mise i pile ’nfacci’u pisciott’!
La Maestra: – Cosa? Che cosa hai detto? Bestemmia! Scostumato! Vai in castigo! …Esci fuori subito che poi faremo i conti!

Silverio esce mogio mogio e tutto rosso.

Alla fine della lezione la Maestra gli va vicino ancora arrabbiata e gli chiede:
– Io vorrei sapere chi te le insegna queste cose! Dove le ha sentite dire..!?
– Signora Maestra, quella è stata mamma mia!
– Ah sì? E che cosa avrebbe detto? …sentiamo!

– Aggie sentute ie, ch’i rrecchie mee, ca mammà diceva ‘nfacci’a papà: “Salvato’, ’u uaglione sta diventanne omme..! …Sta ’mpennanne!”.

 

Nota
Nella foto di copertina, nidiaceo di barbagianni, ancora implume