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Il piazzale di Giancos

di Domenico Musco

Dal Piazzale di Giancos [1]

 .

Il piazzale di Giancos quest’anno è stato il protagonista dell’Estate ponzese, tante sono state le manifestazioni che hanno dato lustro ad un quartiere abbastanza disagiato, per i confini naturali dei due tunnel e l’ingombrante presenza della centrale elettrica.

Manifestazioni di tutti i livelli, per bambini ed adulti, hanno spostato l’asse della passeggiata oltre ‘Gennarino a mare’ e quelle famose “vasche”,  Sant’Antonio – Porto,  si sono allungate fino a Giancos.

Il piazzale di Giancos.2 [2]

Vorrei raccontare come è nato quel piazzale.
Allora ero insegnante di educazione fisica e cercavo un campo di pallamano per poter organizzare un campionato.
Gira che ti rigira, con il metro in mano, si è giunti alla conclusione che lo “sterrato” di Giancos poteva fungere allo scopo, se solo si fosse fatto un bel muro lato mare, com’è in uso nei Paesi Bassi dove si sottrae terra al mare. Ma per fare questo muro – di dimensioni veramente notevoli – occorreva innanzitutto munirsi di tanta manodopera, tanto cemento e ferro, e, soprattutto, dei necessari permessi.

La Centrale a Giancos [3]

Il progetto coinvolse praticamente tutta la popolazione giovanile di allora e anche i meno giovani si ritrovavano la domenica mattina a dare una mano.
Il tecnico comunale di allora era un grande appassionato di sport e si mise subito a disposizione per poter autorizzare questo muro.
L’allora comandante del porto, molto preoccupato per le difficoltà legate alle regole vigenti in materia di demanio, non sapeva che pesci prendere; così decise – diciamo salomonicamente – di dare una botta al cerchio e una alla botte: non volendo deludere le aspettative della comunità di poter avere un campo di gioco (si giocava anche al calcio in quello spiazzo) partì da Ponza (della serie occhio non vede cuore non duole) e il gruppo di sportivi improvvisati muratori si mise alacremente all’opera per costruire il muro.

Non basta un foglio per scrivere i nomi di tutti coloro che parteciparono alla costruzione ma fu certamente un momento in cui un gran numero di persone condivisero un progetto comune, cosa abbastanza rara nei nostri lidi.
Basti pensare che quando arrivò il conto del cemento al Comune, con Silverio Lamonica vice sindaco e Ninotto Scotti assessore all’edilizia, quest’ultimo disse a Silverio: – Ma quanto c… di cemento ci hanno messo? E’ un quantitativo sproporzionato!
Silverio gli rispose: – Ninotto, devi sapere che i ’uaglioni nun song’ pratic c’u cemento e hanno fatto ’u muro cchiu tuost’…accussì agguanta meglio le mareggiate…..
Grande Silverio sempre pronto a mettere pace e a dirimere controversie e polemiche.

Così il muro è stato fatto grazie a tutti coloro che ci hanno creduto.

Quest’anno ho frequentato il piazzale di Giancos con mio nipote Jacopo e vedere il monumento ai caduti del Santa Lucia e di tutti i dispersi in mare e il piccolo parco giochi è stata una grande gioia.
Peccato che vicino alle altalene si sia creato un parcheggio che è in netto contrasto – scarichi ad altezza naso bambini –  con la destinazione ricreativa del luogo.

Tubi di scappamento sul parco giochi [4]

Tubi di scappamento sul parco giochi

Giancos fronte spiaggia. Antica foto [5]

Giancos fronte spiaggia. Antica foto