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Sardegna: era come stare a casa.

di Alessandro Vitiello (Sandro)

gemellaggio Aglientu Ponza [1]

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Sono tornato da poche ore dalla Sardegna, da Aglientu, e ho la necessità di raccontare subito questo viaggio.

Come abbiamo già scritto in diverse occasioni c’erano tante ragioni per ricostruire un legame antico tra Ponza e i luoghi della Sardegna che hanno ospitato i nostri pescatori nella prima metà del secolo passato.
Da Ponza è partita una nutrita delegazione accompagnata dal sindaco Pierlombardo Vigorelli, dal presidente della proloco Emilio Aprea e dal presidente della comunità delle isole ponziane Daniele Coraggio.
Hanno raggiunto la Sardegna con la nave della Moby proveniente da Livorno.
Oltre ad aver offerto il passaggio nave in cabina, Vincenzo Onorato ha voluto anche avere ospiti nel ristorante della nave i suoi amici ponzesi.
Cosa molto gradita e apprezzata.

A Olbia i ponzesi sono stati accolti da un rappresentante della proloco di Aglientu arrivato con un pullman e con un’auto.

all'arrivo [2]
Il pullman ha portato i nostri paesani a Vignola – frazione a mare del comune di Aglientu – e l’auto è andata all’aeroporto a ricevere il sindaco di Ponza.

Dopo aver lasciato i bagagli al camping “La Tortuga” che ha messo a disposizione gratuitamente una ventina di appartamentini, la nostra “allegra banda” si è recata in comune a San Francesco d’Aglientu dove è stata ricevuta dal sindaco Antonio Tirotto e dai rappresentanti dell’amministrazione comunale.
Il sindaco, nell’aula consiliare, ha dato il benvenuto agli ospiti e ha sottolineato l’importanza di questo incontro per la sua gente. Si è quindi augurato che il gemellaggio tra le due proloco sia il preludio ad un passaggio istituzionale ulteriore che porti al gemellaggio tra le due amministrazioni comunali.

Il sindaco di Ponza ha ringraziato per l’invito e ha dato la sua disponibilità per un maggiore e solido legame tra i due comuni.
Hanno parlato poi i presidenti delle due proloco (Emilio Aprea per Ponza e Quinto Zizi per Aglientu) e anche il presidente della comunità delle isole ponziane (Daniele Coraggio) ha portato il suo saluto.

con ottavio melaiu [3]

sandro vitiello e quinto zizi [4]
Ho aggiunto anch’io due parole per dire quanto noi, figli di quei pescatori, sentiamo l’importanza di questo incontro.

La delegazione ponzese ha portato in dono alcuni preziosi prodotti alimentari della nostra isola che sono anche il segno di una cultura e di una sensibilità che appartiene alla nostra gente.

Partenza per Trinità d’Agulto per essere ricevuti dalla sindaca Anna Muretti, giovane amministratrice del comune. Un veloce saluto e visita obbligatoria all’Isola Rossa, la frazione a mare di Trinità.

Isola rossa ha una sua storia molto ponzese.
La sua prima abitazione è stata costruita tra le due guerre dalla famiglia di Capuozz’, un Vitiello di Cala Caparra (la famiglia di Caparann’).

Aperitivo sul porto offerto dai nostri ponzesi dell’Isola Rossa e pranzo in uno stazzo, in collina, a Trinità.
I piatti tipici della zona l’hanno fatta da padrone come ad esempio il tipico porceddu arrosto.

Serata a Santa Teresa ospiti dell’amministrazione comunale.
Ricevuti dal sindaco Stefano Ilario Pisciottu che ha ricordato con ricchezza di dettagli il legame tra Ponza e la cittadina della Gallura.
Oltre alle autorità e ai rappresentanti delle proloco è intervenuto Antonio Impagliazzo, consigliere comunale di origini ponzesi.

santa teresa gallura [5]

Cena in barca nel porto di Santa Teresa.

Il giorno di sabato è stato il punto di arrivo di un percorso ricco di storia e di relazioni recenti.
Basti pensare che la notizia della festa alla chiesetta di san Silverio era arrivata in tutti i luoghi della Sardegna in cui abitano famiglie ponzesi.


la chiesa

Da Arbatax è arrivata Amelia Musella con un pullman e almeno una ventina di persone.
Bosa, Porto Torres, Alghero, Golfo Aranci, Olbia, Santa Teresa, Isola Rossa e quasi tutte le comunità della Sardegna non hanno fatto mancare la loro presenza in un abbraccio ideale attorno a quella chiesetta.
E’ arrivato il vescovo di Tempio Pausania, monsignor Sebastiano Sanguinetti; c’erano i parroci della zona insieme a don Peppino Masara -parroco per tanti anni ad Aglientu- e le autorità locali.

Altare davanti al mare e più di trecento persone intorno.

la celebrazione della messa [6]

Il vescovo ha trovato le parole giuste per valorizzare questo momento e ha spiegato anche molto bene la figura di san Silverio e del periodo storico in cui è vissuto.

san silverio [7]
C’era parecchia commozione tra i presenti e il ricordo di don Masara, dei tanti pescatori passati su quella spiaggia e che non ci sono più, mi ha toccato molto.

messa [8]

E’ stata portata dalla delegazione ponzese una targa in ceramica che ricorda le origini della chiesetta.
La festa è stata anche l’occasione per posizionare e benedire una statua del Cristo rivolta verso il mare.
Una copia della stessa statua arriverà a Ponza in occasione della visita dei nostri amici di Aglientu il prossimo anno.

Finita la messa, ma già da prima che iniziasse, quel lembo di costa è diventato il più importante punto di incontro dei nostri paesani.

Baci, abbracci e saluti molto ruspanti si sono susseguiti fino al pranzo organizzato dalla proloco di Aglientu.
Più di trecento persone si sono sedute sotto ad un grande spazio coperto dal sole e, con un’organizzazione ineccepibile, è stato servito un ottimo pranzo in riva al mare. Impagabile!

pranzo [9]

E’ stato un pomeriggio lunghissimo ma finito troppo presto. C’era un viavai continuo tra i tavoli e il continuo parlare di Ponza ne ha fatto il posto più bello del mondo.
Il sindaco di Aglientu ci ha tenuto a ricordare la sua vacanza a Ponza nel 2009, ospite di amici di Le Forna che vivono a Golfo Aranci.

Botta finale la sera nella piazza delle feste ad Aglientu.

le frittelle [10]
Giusto per non abbassare il livello della loro generosa ospitalità così, en passant, gli amici di Aglientu hanno cotto un intero vitello e, malgrado i due giorni di grande impegno, anche culinario, c’è stato posto anche per questa cena.

I saluti a fine serata sono stati molto “di cuore” e la sensazione comune è che questo viaggio ad Aglientu abbia colpito tutti.
Ha colpito per le ragioni che lo hanno ispirato e ha colpito per la grande e generosa ospitalità delle genti di Gallura.
L’organizzazione perfetta, anche nei dettagli, ha fatto sì che tutto andasse perfettamente, senza intoppi.
Merito delle due proloco e dei loro presidenti che si sono spesi completamente in questi giorni passati. Merito dei tanti amici ponzesi che sono accorsi alla festa alla chiesetta e un pochettino di merito me lo voglio prendere pure io che ho sempre creduto nell’importanza di quanto fatto e vissuto dai pescatori di Ponza e dei pastori dell’Aglientu, nel secolo passato.

la barca di mio padre a santa teresa di gallura [11]

mio padre [12]

Alla prossima.