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Ponza, almeno una volta nella vita

di Luisa Guarino

100 isole [1]

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“Per gli amanti del mare, delle spiagge e della natura, un volume da sfogliare per viaggiare con gli occhi e con la mente nelle 100 isole più belle del mondo – luoghi da sogno che ognuno vorrebbe vedere almeno una volta nella vita – selezionate dai migliori viaggiatori, giornalisti e fotografi italiani”. Così viene presentato in quarta di copertina il volume “100 isole da vedere nella vita” realizzato dal Gist (Gruppo italiano stampa turistica), Rizzoli editore, 264 pagine, 14,90 euro.

Il libro, coloratissimo, una vera festa per gli occhi, si avvale dell’introduzione di Sabrina Talarico, presidente del Gist, che spiega tra l’altro anche la divisione per gruppi delle isole menzionate: Tracce di civiltà, Paradisi naturali; Isole raccontate; Mete da esplorare; Isole del gusto; Luoghi da sogno.
Proprio del primo gruppo fa parte Ponza, di cui vengono riportate le immagini del porto, dello scoglio del ‘Caciocavallo’, e soprattutto delle Grotte di Pilato.

Le isole che fanno parte del gruppo “Tracce di civiltà”, spiega Paola Brambilla nella sua presentazione sono “frammenti di terra sospesi nel punto in cui s’incontrano il cielo e gli oceani. Ma anche territori antichi, che ospitano testimonianze di popoli e civiltà… realtà pregne di storia… Approdi di navi e pirati che si sono susseguiti nei secoli. Location uniche, dominate da onde e da maree che si avvicendano al ritmo dei millenni…”.

Pubblicata nel marzo 2013, l’opera rappresenta l’edizione ‘tascabile’ del volume realizzato qualche anno fa. Il Gist, Gruppo italiano stampa turistica, è un’Associazione che dal 1991 raggruppa circa 250 giornalisti, fotografi e documentaristi italiani specializzati nel settore del turismo e reportage di viaggio.

Scrive ancora tra l’altro nella sua introduzione Sabrina Talarico: “… Il fascino dell’isola è innegabile perché richiama sentimenti contrastanti: gioia, sazietà (visiva), euforia, inquietudine, malinconia. Isola come metafora, che rappresenta tutto ciò che l’uomo isola e che resta isolato dall’uomo. Luogo difficile da raggiungere e difficile da abbandonare… “.

In queste parole la ritroviamo tutta, la nostra Ponza.