Foto

La vacanza a Ponza di Nilde Iotti e Palmiro Togliatti

di Mariano Picicco

 

Ci eravamo incuriositi per una vecchia immagine di Togliatti a Ponza, rinvenuta, tra le altre, nell’album di foto di Totonno Scotti, quando qualche settimana fa siamo andati a scambiare quattro chiacchiere con lui (leggi qui e qui).

Togliatti. N. Iotti a Ponza

Sul retro della foto sono annotate le identità delle persone ritratte: oltre a Togliatti, a Nilde Iotti e la bambina da essi adottata, sono presenti sulla barca Temistocle Curcio e Silverio Califano (‘Accident’) – Cliccare sulle immagini per ingrandirle

Abbiamo quindi chiesto in giro a chi potesse darci qualche notizia (o immagine in più) e abbiamo ricevuto questo apprezzato contributo di Mariano Picicco.
La Redazione

 

Gent. Redazione,
invio queste tre foto che sono riuscito a trovare. Si tratta di una vacanza estiva di Palmiro Togliatti a Ponza, nel 1949, l’anno dopo l’attentato subìto dal leader comunista.

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 Nella foto sulla barca si notano, partendo da sinistra, mio padre Silverio Picicco, Nilde Iotti e Palmiro Togliatti

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Nella foto in primo piano del ristorante EEA, si riconoscono, partendo da sinistra, Palmiro Togliatti, Angelo Musco (padre di Domenico Musco), Maria Picicco e la bambina (*), figlia adottiva di Palmiro Togliatti e Nilde Iotti. Il cameriere in piedi è Domenico Cuomo (vivente; abita a Sant’Antonio)

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Nella terza foto, ancora al ristorante EEA, seduto al tavolo a destra di Togliatti c’è mio padre Silverio Picicco; a destra di mio padre, a capo tavola, c’è Nilde Iotti.

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Maria Picicco, mia nonna, era soprannominata la “mamma dei confinati” perché aveva spesso ricevuto minacce e anche subito processi per aver assistito e collaborato con gli antifascisti confinati a Ponza.

Nella sua casa di via Canalone, che veniva usata come mensa dai confinati, questi ultimi si rivolgevano spesso a lei per innumerevoli piccoli problemi quotidiani. Era una brava sarta e si è sempre prodigata fraternizzando con loro.
Quando giunse a Ponza Pietro Nenni, in brutte condizioni e con gli abiti pieni di pidocchi, Maria gli fece indossare gli abiti di suo figlio Silverio che in quel periodo era in guerra.
Quegli abiti gli andavano un po’ stretti perchè Silverio era di costituzione minuta, mentre Pietro Nenni era un ‘pezzo d’uomo’.
Oltre a questo episodio Maria si rese protagonista di mille altri ancora e per questo venne “ammonita” insieme ai suoi figli. Per questo motivo, quando Togliatti venne in vacanza a Ponza e chiese a Temistocle, segretario della sezione del PCI locale, di volerla conoscere, lei si recò al ristorante EEA dove ci fu un piccolo rinfresco e chiacchierarono insieme del periodo del confino.

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(*) Togliatti e Nilde Iotti chiesero e ottennero di poter adottare e dare il cognome Togliatti ad una bambina orfana: Marisa Malagoli, sorella minore di uno dei sei operai rimasti uccisi in scontri con le forze dell’ordine il 9 gennaio 1950, a Modena, nel corso di una manifestazione operaia – NdR.

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