Aneddoti

Storielle ponzesi in pillole. (24). Jean-Claude

di Michele Rispoli

Jean-Claude

 

Jean-Claude, Gianclò, detto da Gavino Giancarlotto, è un marsigliese, imparentato con ponzesi che vivono a Marsiglia, venuto a Ponza per la prima volta, credo, sessant’anni fa. Da allora tutti gli anni ritorna.

Diversi decenni fa, si usava, a Ponza organizzare gavettoni notturni.
Era lo sport preferito per chi non riusciva a rimorchiare ragazze; allora ’a uallera portava ad architettare questo tipo di scherzi.

I pionieri sono stati i ragazzi che aveva almeno dieci anni più di me, Peppino Di Scala, Totonno ’i Meniello, Domenico ’a Stiratrice, ecc.
Poi è venuto il turno nostro, fino a una denuncia penale, che ha letteralmente bloccato l’attività notturna.

Quella sera si era deciso di fare il gavettone appunto a Giancarlotto.
I punti strategici erano: il muro della piazza vicino la Punta Bianca; sopra il Timone, oppure il balcone dell’abitazione di Peppe Di Scala sul Corso.

Giancarlotto, verso mezzanotte – allora non si facevano le ore piccole – rientrava a casa a Sant’Antonio. Si sentivano si suoi zoccoli ciabattare per la strada.
Arrivato all’altezza del balcone di Peppe, vicino alla botola della cisterna posta sulla strada, gli furono scaricati addosso ben venti litri di acqua, due secchi.

La reazione in un secondo in napoletano strettissimo, senza alcuna inflessione francese: – I muort’ ’i màmmeta e ’i pàtete..!

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