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L’apertura della cisterna romana

di Rita Bosso

 

Ho espresso riserve nei confronti della kermesse Ponza Estate ed altre ne esporrò, nel tentativo di convogliare sul sito, in un confronto pacato e costruttivo, anche le perplessità e i mugugni che ho colto in giro; ciò non impedisce – a me e agli altri ‘criticoni’ – di plaudire sinceramente all’annuncio dell’apertura della Cisterna della Dragonara.

Un bene pubblico viene recuperato, restituito alla pubblica fruizione e sottratto agli abusi privati; è noto a tutti che le cisterne sono state utilizzate come depositi ed immondezzai, che al loro interno sono stati ricavati vani, persino intere abitazioni.

E’ prevedibile che l’apertura al pubblico del Cisterna della Dragonara induca studiosi e cultori della materia a visitare, studiare il luogo e divulgare i risultati delle ricerche.
Ponza racconta, che ha già ospitato contributi importanti e qualificati sulle strutture idrauliche di epoca romana – digitare in CERCA NEL SITO: Impianti idraulici romani – coglie l’occasione dell’annuncio odierno per pubblicare nuovamente le piante delle principali cisterne dell’isola, ed auspica che tutte possano essere visitabili a breve.

Fig_-26_-Planimetrie-cisterne [1]

 

Planimetrie delle maggiori cisterne romane di Ponza (leggi qui [2])

 

Fig_-25_-Planimetrie-cisterne [3]