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Presentazione a Roma di Ponza Estate 2013

di Rita Bosso

La presentazione alla stampa di Ponza Estate 2013 [1]

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Fuori al ristorante Il San Lorenzo a Roma si raduna una piccola folla di giornalisti, fotografi, addetti ai lavori, per la presentazione di Ponza Estate 2013; una signora che rientra a casa se la prende, nell’ordine: con i politici, con i pranzi di “lavoro”, con la stampa al seguito, con Berlusconi; un quota di ingiurie pertanto tocca anche a Sandro Russo e alla sottoscritta, presenti in qualità, rispettivamente, di redattore-capo e di redattrice-coda, assimilati dalla signora ad una delle categorie citate: cosa non tocca subire, per amore di Ponza e di Ponza racconta

Il programma è illustrato dai responsabili delle singole sezioni; Francesco Cordella, direttore artistico, uomo di teatro cresciuto alla scuola di Strehler ed oramai lanciatissimo sui palcoscenici, ricorda le sue origini ponzesi e il suo particolare rapporto con l’isola e con il Mito: “il Mito ci racconta che Ponza è stato il luogo in cui gli uomini venivano sottoposti magicamente ad una trasformazione, che altro non è che mutamento, catarsi. Ritrovare la prova originaria di questo simbolismo, farla risalire alla notte dei tempi, è il fondamento sul quale ho costruito la trilogia”. La Trilogia Teatrale della Trasformazione si articola in tre serate: Eea è costruita intorno al canto X dell’Odissea; Telegono è la trasposizione di un poema di Gino Usai, che rielabora la leggenda di un figlio nato dalla Maga Circe e da Ulisse; in Confinati a Ponza lo scrittore Alberto Gentili immagina che Nenni e Mussolini riescano ad intessere un dialogo attraverso Maria Luisa De Luca, la cuoca dei confinati morta lo scorso anno, ultracentenaria; è noto che i due, dopo aver condiviso gli ideali socialisti in gioventù, si ritrovano a Ponza nell’estate del 1943, il primo in qualità di confinato, il secondo come prigioniero. Nenni scrive nei Diari che avrebbe voluto riprendere una conversazione iniziata a Cannes quando entrambi militavano nel Partito Socialista ma già avevano visioni antitetiche; ovviamente non poté raggiungere la casa di Santa Maria in cui l’ex Duce era rinchiuso e dovette limitarsi ad osservarlo col binocolo, dalla sua terrazza del porto (oggi ristorante Eea): il dialogo, mai avvenuto in realtà, sarà sviluppato nella piece teatrale.
Di particolare rilievo la serata del 16 agosto, dedicata ad Ernesto Prudente, con interventi di Franco De Luca e la partecipazione dell’architetto Piero Meogrossi.

Gianluigi Nuzzi è l’ideatore di Ponza d’Autore, “rassegna per chi ama i libri e l’isola”, giunta alla quinta edizione; quest’anno lo affiancherà David Parenzo, che si autodefinisce “responsabile della parte pop”. Nuzzi sottolinea ripetutamente che l’evento non pesa sul budget di Ponza Estate, perché è interamente finanziato da privati.
Gennaro Greca dell’Hotel Santa Domitilla spiega che il suo sostegno all’iniziativa è volto alla ricerca di nuovi flussi turistici.

Antonello Aprea illustra Onde Road, performance musicali lungo il corso; Sergio Castellani, deus ex machina dell’intero programma, accenna ai progetti futuri. Di organizzare un Convegno internazionale  delle isole del Mediterraneo, rassegna Mare Nostrum, e proporre Ponza capitale del Mediterraneo; come pure di fare pressioni sulla Regione per la restituzione della Villa delle Tortore.
Questi, in estrema sintesi, i passaggi e gli interventi più significativi.

Ponza racconta intanto ha inaugurato un’apposita sezione, attraverso la quale seguirà ciascuno degli eventi e stimolerà i ponzesi ad esprimere una valutazione complessiva dell’operazione appena varata.

Francesco Cordella prima della presentazione [2]