Ambiente e Natura

Biancheggiare non è reato

di Michele Rispoli

Corso C. Pisacane. Verso S. Antonio

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Finalmente una novità!

Chi percorre il tratto di corso Carlo 
Pisacane, dall’inizio, dalla parte di S. Antonio fino alla piazza Vitiello 
Gaetano sindaco, Punta Bianca, noterà il vecchio manto stradale 
interamente biancheggiato.
Molti amici mi hanno chiesto: – Si può 
fare..? Nel centro storico..!

Io ritengo che a biancheggiare il manto stradale – anche nel centro storico, se costituito da asfalto, quindi
 di nuova generazione – non si commette alcun abuso di tipo penale; semmai di tipo amministrativo, se non è stato segnalato l’intervento di ordinaria manutenzione e se non si è pagata la nuova tassa, diritti di 
segreteria, pari ad € 100,00.
Se invece si fosse biancheggiato il 
vecchio basolato, allora sì, sarebbe reato.

Il bianco poi è segno di pulizia, di igiene. Il bianco mette in evidenza tutto, anche i 
lasciti dei nostri cani abbandonati e quelli al guinzaglio dei nostri ospiti ‘maleducati’. Una volta evidenziati, si possono tranquillamente evitare sperando nella raccolta prima del ritorno.

Altra cosa, 
invece, è biancheggiare muri di cemento (abusivi?) nel resto dell’isola, sia nel centro storico di Ponza o di Le Forna.
In questo 
caso sarebbe reato penale perché per cambiare i colori in un Comune vincolato dalla legge 1497 del 1939, è necessario munirsi 
 dell’autorizzazione paesaggistica.

Spesso succede che subito dopo la 
costruzione viene consigliato di imbiancare tutto per cercare di dimostrare che si tratti di cose vecchie; purtroppo sappiamo che “Google map” smaschera tutti.

Queste cose il nostro Sindaco le conosce e quindi non incorre in alcun tipo di reato.

Capo Bianco.1 copia

Capo Bianco. Veduta dalla Guardia Guarini

Da Capo Bianco verso Chiaia di Luna

“Bianco di Ponza”: veduta da Capo Bianco verso Chiaia di Luna

2 Comments

2 Comments

  1. vincenzo

    4 Giugno 2013 at 17:21

    Michele questo hai scritto tempo fa per commentare un articolo di Biagio: “Gli avvenimenti e le denunce degli ultimi giorni letti su ‘Ponza racconta’, mi ha fatto capire che non è facile avere cervello, furbizia o intelligenza. Mi meraviglio che i cacciatori sparano e non guardano dove la pallottola arriva.”

    In quel caso il cacciatore conosceva l’area di caccia perfettamente per cui sapeva dove, quando e perchè sparava ma tu caro Michele, hai messo in sicurezza la tua area di caccia?

  2. Michele Rispoli

    4 Giugno 2013 at 20:13

    Vincenzo grazie,
    vedi, sono ormai ultrasettantenne con circa € 600,00 di pensione. Tra l’altro sono anche un vecchio cacciatore a cui per dodici anni, per motivi ridicoli, hanno sospeso il porto di fucile per uso caccia; quindi, ho risparmiato tante cartucce. Non so se riuscirò a spararle tutte.
    A queste si aggiungono le nuove, quelle fornite dall’attuale Amministrazione. Quindi stai tranquillo, perderò, semmai, molto meno degli altri.
    Non siamo in un comune mafioso, forse un poco vendicativo, tra l’altro è la mia azione.

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