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Un intervento di Francesco Ferraiuolo

Francesco Ferraiuolo [1]

di Francesco Ferraiuolo

 

Pubblichiamo la lettera che ci è pervenuta da F. Ferraiuolo non come commento ma come articolo a se stante, per la sua lunghezza e per la presenza di ulteriori allegati.
La Redazione

 

Caro Vincenzo,

rispondo al tuo scritto del 15/4/2013 a commento dell’articolo “È nato il Comitato Ponza nel Cuore” pubblicato su Ponza racconta il 7/4/2013 (leggi qui [2]).

Devo confermarti che i 722 voti che ho preso alle ultime elezioni amministrative mi onorano fortemente, mi danno forza morale e politica, mi conferiscono, certamente, una solida rappresentatività  che, però, io ritengo possa essere meglio espressa entrando in contatto non solo con la diuturna frequentazione di quelle che sono le quotidiane opinioni della strada (cioè con ‘la pancia’ del corpo sociale) ma anche con un organismo strutturato in cui, rispetto ai problemi locali, i diversi punti di vista dei tanti portatori di interesse che vi aderiscono possono essere analizzati, confrontati, sintetizzati e tradotti nelle più varie strategie operative.

Il programma amministrativo con cui mi sono presentato alle elezioni costituisce, senza dubbio, una buona base di orientamento ma a ciò non può non aggiungersi una componente “umana” con cui confrontarsi in maniera più “addentro” oltre che sistematica alla vita reale.

Il Comitato, quindi, ha a che fare con questa logica, non certamente con i numeri che non c’entrano niente.

Sotto questo aspetto, sicuramente, esso mi aiuta nel mio compito di consigliere comunale (di minoranza) ma, come ho detto nel manifestino di presentazione, si muove, essenzialmente, con il compito di contribuire alla promozione dello sviluppo sociale, economico, culturale e politico della nostra comunità, nella ricerca, se possibile, di unire tutte le altre voci rappresentative dell’isola, anche dell’associazionismo, “in un sol grido” verso le istituzioni che sono lontane dalle legittime istanze della comunità residente, dando forte impulso all’assunzione di quel senso della solidarietà che nella nostra società sembra latitare.

Quindi, non un mio Comitato ma un organismo libero e democratico di tutti i ponzesi che vi vorranno aderire, di qualunque provenienza essi siano, a patto che siano dotati di fattiva  e sincera buona volontà, di amore per l’isola e di forte spirito volontaristico.

Con ciò rispondo anche all’amico Tommaso Andreozzi, a cui ricambio i sentimenti di stima, dicendo che il Comitato ha molti punti in comune con la Pro Loco ma, come si vede, è anche altro.

L’iniziativa di Antonio di riunire tutti gli organismi associativi dell’Isola per un proficuo confronto sulla situazione in cui attualmente essa versa, mi trova pienamente d’accordo anche perché questa idea (pure di un loro coordinamento) avevo avuto modo di esprimerla già negli incontri preparatori del Comitato ed in una pubblica riunione a Le Forna (…e tra le righe, pure nella lettera a Martina quando parlavo del tentativo di  “mettere insieme, metaforicamente, tutti i cani ed i gatti dell’isola nel grande gioco per salvare Ponza”).

Quanto all’azione amministrativa, ritengo che sia cosa utile fare un approfondimento sul numero delle sedute dei consigli comunali effettuate da maggio dello scorso anno fino ad oggi e sullo spessore degli argomenti iscritti all’o.d.g.  degli stessi, come proposti dal Sindaco.

Sei sono state le sedute effettuate fino a questo momento; una prossima seduta è prevista per il prossimo 30 aprile con un unico punto all’o.d.g. consistente nell’approvazione del rendiconto di gestione relativo all’anno 2012, cioè un adempimento obbligato dalla legge.

Se si eccettua la seduta dell’insediamento del consiglio comunale del 12/5/2012 e quella del 29/9/2012 riservata esclusivamente alla variazione di bilancio per l’esercizio 2012 nonché alla salvaguardia degli equilibri di bilancio, anch’essi tutti adempimenti di legge, possiamo considerare la seduta del 28 giugno 2012 caratterizzata dalle revoche di precedenti atti consiliari e dal ritiro di due punti dall’o.d.g. per incompetenza dell’organo deliberante; talune di quelle revoche quali il PUOC ed il PUA, sono state, a mio avviso, improvvide poiché si poteva, invece, procedere più opportunamente alla loro revisione, come indicato dalla Commissaria Prefettizia; unico punto di un qualche interesse l’introduzione della tassa di sbarco in luogo di quella di soggiorno già in vigore, quale possibilità offerta da una legge dello Stato (legge 44/2012).

La seduta del 19/09/2012 si è tenuta obbligatoriamente su richiesta mia e del collega Balzano che, in quanto costituenti un quinto del Consiglio Comunale, ci siamo avvalsi della prerogativa offerta dall’art. 39 del D.Lgs. n.267/2000; l’argomento da noi proposto, unico punto messo all’o.d.g., riguardava il problema PAI e la nomina di una commissione consiliare speciale ad hoc.

Sul predetto punto, la Redazione di Ponza racconta ha pubblicato il mio intervento allegato alla lettera aperta del 14/11/2012 (leggi qui [3]).

In conclusione della predetta seduta, il Sindaco disse che era favorevole alla costituzione della commissione e che ci avrebbe riconvocati a breve termine per concordare i termini della sua costituzione; stiamo ancora aspettando!

Vi è stata, poi, la seduta del 18/10/2012, anch’essa, con un unico punto all’ordine del giorno e durata pochissimi minuti per la soppressione di due paroline all’interno del regolamento della tassa di sbarco, su richiesta del MEF.

Veniamo, infine, alla seduta del 13 aprile scorso, convocata dopo ben sei mesi da quella precedente.

L’o.d.g. prevedeva l’approvazione di tre regolamenti (cosap, controlli interni, imposta sulla pubblicità e pubbliche affissioni); il punto sul regolamento cosap è stato ritirato; gli altri due regolamenti sono stati discussi ed approvati ma erano recepimenti di legge.

Altri due punti in discussione erano la nomina della commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari (prevista dalla legge) e le iniziative per la celebrazione del bicentenario della fondazione dell’Arma dei Carabinieri, consistite nell’assegnazione di un contributo di 500 euro per concorrere nella spesa per la realizzazione di un monumento, in segno di riconoscimento all’Arma, da collocare nei Giardini di via del Quirinale a Roma, in occasione del citato evento;

Un punto, invece, di sicuro interesse riguardava l’allestimento del Museo e le conseguenti determinazioni.

Al riguardo, io ed il collega Balzano abbiamo votato contro la proposta presentata dalla maggioranza perché la stessa ci è apparsa alquanto sommaria, non corredata da un regolamento per la gestione del Museo, non prevedente, ad esempio, un Comitato tecnico-scientifico preposto alla definizione del progetto culturale e istituzionale dello stesso ed al relativo coordinamento degli interventi, statuente costi ingiusti ed insostenibili per le attuali realtà associative culturali locali, basate sul volontariato e senza scopo di lucro, dotate di buonissime competenze, candidate al suo allestimento ed alla sua conduzione.

Nulla era, poi, previsto per le sezioni archivio storico e biblioteca a cui, pure, la struttura degli ex Cameroni era stata destinata.

Infine, la discussione sul punto riguardante la centrale elettrica di Le Forna.

Questo punto è stato inserito nell’o.d.g. su richiesta mia e del consigliere Balzano.

In allegato, rimetto copia del mio intervento – Allegato 1 .pdf Intervento Ferraiuolo. 13 aprile 2013 [4] – e della proposta di deliberazione presentata da noi due consiglieri di minoranza – Allegato 2 .pdf Proposta di deliberazione del 13 aprile 2013 [5].

Dopo ampio dibattito, il Sindaco ha voluto che rimandassimo la conclusione della discussione del punto agli inizi di giugno per avere la possibilità di meglio approfondire la nostra proposta; speriamo che, anche stavolta, non succeda come per l’istituzione della commissione speciale per il PAI!

Se è vero, come è vero, che il Consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo, competente nell’attività di programmazione territoriale, urbanistica e dei lavori pubblici e che nei suoi atti fondamentali, esso individua gli obiettivi e le finalità da raggiungere e la destinazione delle risorse e degli strumenti necessari all’azione da svolgere, alla luce dell’analisi testé effettuata, possiamo ben dire che il bilancio è alquanto deludente.

Considerando il garbuglio problematico che investe drammaticamente Ponza, ciò di cui si è trattato in Consiglio Comunale in questo primo anno di amministrazione è ben poca cosa.

Noi, consiglieri di minoranza, abbiamo tentato di portare all’attenzione del Consiglio, con la nostra iniziativa ed in perfetto spirito costruttivo, temi veramente importanti quali il PAI o la centrale elettrica, ma abbiamo dovuto, purtroppo, costatare la tiepidezza dei colleghi di maggioranza alle nostre proposte, che francamente non ci aspettavamo pensando che essi, come noi, quali compaesani, fossero più sensibili all’opinione pubblica allarmata e preoccupata per un avvenire che si presenta a fosche tinte.

Tuttavia, questo è quanto. Sic transit gloria mundi.

Un cordiale saluto.

Francesco Ferraiuolo