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Lettera aperta. La sopravvivenza di Ponza è a rischio.

Rischio sopravvivenza [1]

di Vincenzo Ambrosino

 

PONZA E’ A RISCHIO SOPRAVVIVENZA

Lettera aperta ai rappresentanti politici, ai presidenti delle Associazioni imprenditoriali, culturali e e sindacali di Ponza

 

Caro Sindaco, cari amministratori, cari presidenti delle Associazioni imprenditoriali, culturali e e sindacali,

dal momento che avete accettato una carica pubblica, vi siete assunti una responsabilità nei confronti di tutta l’isola o di una parte di essa.

Spero che siate pienamente consapevoli che l’isola di Ponza sta praticamente in agonia e rischia il definitivo tracollo.

ABBIAMO PASSATO L’INVERNO PIU’ BRUTTO DEGLI ULTIMI TRENT’ANNI: SENZA LAVORO E SENZA SERVIZI ESSENZIALI!

La colpa è dei politici del passato?

La colpa è degli amministratori attuali?

La colpa è della crisi economica?

La colpa è della Regione Lazio?

La colpa è dell’incapacità dei ponzesi di unirsi, lottare, scegliere, organizzarsi?

La colpa è del destino che ci ha fatto ereditare questa Laziomar e questo PAI?

Tutti questi motivi incidono su questo presente, ma al di là delle giustificazioni individuali, rimane sul nostro destino attuale e su quello dei nostri figli, la seria possibilità di perdere tutto.

Io scrivo a Voi, perché ritengo che dobbiate urgentemente prendere delle iniziative.

Lo chiedo al Sindaco Vigorelli:

caro Sindaco, in queste condizioni non saremo in grado di fare turismo per la prossima estate. Bisogna, nel breve tempo, che si definisca una strategia organizzativa, per salvare l’estate; gli imprenditori non sanno cosa dire ai turisti. Partire così significa andare allo sbaraglio di blitz della magistratura e della stampa nazionale.

 

Lo chiedo a tutti gli amministratori di maggioranza e di opposizione:

cari amministratori incoraggiate il Sindaco e il vice Sindaco a intraprendere la strada degli incontri con le organizzazioni riconosciute per trovare soluzioni, risolvere problemi, organizzare un minimo di accoglienza in sicurezza; dare garanzia di continuità al lavoro turistico a Ponza.

 

Lo chiedo ai Presidenti delle Associazioni imprenditoriali e culturali:

so che lo state facendo per cui vi chiedo di continuare nel trovare il modo di incontrarvi e tutti insieme proporre al Sindaco un “tavolo istituzione”, una “commissione di crisi”, che determini un programma per consentire la risoluzione delle priorità organizzative. Parlo della messa in sicurezza e della conseguente apertura delle Cale di Le Forna, delle Spiagge di Chiaia di Luna e Frontone, parlo di proporre soluzioni per dare garanzie di proseguimento alle tante attività commerciali ricadenti sul demanio marittimo.

UNITA’, CONDIVISIONE, CONSENSO: questa è la ricetta per salvare il salvabile!

Penso che non è più tempo di recriminare alla ricerca del colpevole; qui bisogna agire in fretta e per questo chiedo alle istituzioni in oggetto di attivarsi, in nome e per conto della sopravvivenza economica e sociale di quest’isola.

Questo momento eccezionale per l’isola ha bisogno di una assunzione di responsabilità eccezionale!

Grazie per il vostro impegno in nome di tutti i cittadini che chiedono legalità e giustizia!