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Pensierino pasquale

[1]

di Vincenzo Ambrosino

 

Michele Rispoli ci fa sapere:
– La situazione è peggiorata.
– Questi non si dimettono, per cui li dobbiamo sopportare per cinque anni.
– Che possiamo fare? Spacchiamo tutto, incendiamo le barche?  Io penso che sia meglio collaborare!

Propongo un minuto di raccoglimento virtuale

Siamo in piazza Carlo Pisacane. Ci sono tutti. C’è il Sindaco con la fascia tricolore, al suo fianco il Vice Sindaco con tutta la maggioranza, non manca nessuno anche gli assessori esterni che per l’occasione sono venuti sull’isola.
Ma ci sono anche i tanti consulenti di questa amministrazione e poi anche quelli della minoranza.

Tutta la popolazione è presente, saremo 1500 anime, tutte accalcate, insieme, mano nella mano. Ci sono gli scolari e le maestre, i professori e gli studenti. Ci sono i due parroci e le forze dell’ordine, la banda musicale. Una tromba intona il silenzio, oltre alle note in piazza si riesce a sentire il respiro delle persone che si confonde con lo scroscio del mare.

Tutti insieme, per la prima volta a meditare di aver superato uno dei più brutti inverni in questa isola. Tutti insieme, sessanta secondi a rivedere sei lunghi infiniti mesi, giorno per giorno.

I muratori a rivedere le loro giornate uggiose, gli studenti a risentire la noia di quelle lunghe ore. Anche i due parroci ripassano momenti di confessioni sconfortanti. Nessuno parla in quel lungo minuto ma sembra che da una mano all’altra scorra un nuovo fluido vitale, che crea comunità e solidarietà. In questo minuto, in questa piazza non ci sono più differenze, non c’è il Sindaco da una parte e i suoi cittadini dall’altra c’è solo un battito di cuori, pieno di speranza perché oggi è successo inaspettatamente il miracolo della conciliazione. Ultimi secondi… Tutti sentono che l’isola con questa unione e questa volontà di stringersi a “coorte”, ce la farà a rinascere.

Finito il minuto di raccoglimento

 

Martina Carannante dice, a commento dell’articolo di Michele (leggi qui [2]):

“Fino ad ora sono rimasta in disparte, a leggere le Vostre idee e proposte, ma adesso voglio dire la mia!
Signor Michele Rispoli, sono ormai mesi che espone i suoi punti di vista; prima Lei appoggiava Franco De Luca e a tratti lo dissuadeva dal creare una lista; insieme al Cancelliere, volevate progetti chiari, conoscere il dissesto finanziario e stimavate somme; ad oggi è stato tutto appianato?!
Lei ha attaccato il Sindaco con scritti “pensanti” (ovviamente sempre in maniera tecnica e precisa), come rammenta anche il prof. Vincenzo.
Ora sembra uscire con una sviolinata, e a Vincenzo risponde: – “Che dobbiamo fare, ci dobbiamo adeguare?” – Almeno questo è quello che ho percepito io.
Se così fosse non lo posso proprio concepire!
La rivoluzione, le macchine e le barche bruciate, come dice lei, sarebbero necessarie, se solo volessimo rialzare la testa… Lei ormai la sua vita l’hai vissuta e capisco perfettamente se vuole riposarsi e rimanere in disparte, ma io e molti altri non lo faremo. Si può reagire e assumersi le responsabilità, rimanere attaccati ad ascoltare le chiacchiere o stare a guardare e godersi il successo degli altri, io so dove collocarmi al di là del vento!!
Cordiali saluti, sempre con cortesia,
 Martina”.

 

Dopo la dichiarazione di un rappresentante dei giovani di Ponza, ascoltiamo le preoccupazioni  quotidiane degli altri cittadini:

– “Ma è vero che hanno chiuso delle case sulla Parata?”.
– “Che mi dici… Stanno preparando dei provvedimenti di abbattimento?”.
– “Questo è solo l’inizio qua chiudono tutto!”.
– “Ma lo vuoi capire che ci dobbiamo fare la valigia, non c’è futuro in quest’isola!”.

“In capitaneria ci sono 100 militari, dice che quest’estate i controlli saranno a “tappeto”.
– “Sono andati alla BIT a pubblicizzare i loro appartamenti, invece di pensare ai collegamenti e che in quest’isola non si può più fare turismo!”.
– “Ma quest’anno l’apriranno Chiaia di Luna?”.
– “Dice che adesso tutte le case a strapiombo sul mare verranno chiuse!”.
– “Ma Cala Feola, Cala dell’Acqua, Cala Fonte saranno aperte quest’estate?”.
– “Sono sei mesi che non lavoro, io so fare solo il muratore, che mi metto a fare il tassista?”.
– “Con questo PAI non possiamo fare turismo, pensa che sotto le grotte, nelle spiagge non ci possiamo avvicinare, ma che vengono a fare i turisti?”.
– “Ma Frontone sarà aperta quest’estate?”.
– “Non dovevano fare la piazzetta a S.Antonio?”.
– “Tu hai visto la mondezza sopra Tre Venti?”.
– “Questi sanno solo chiudere, hanno chiuso Frontone, i cantieri navali, ma che ci chiudessero in una gabbia e buttassero via la chiave!”.
– “Sono andati alla BIT di Milano quando alle Forna sono tutte fogne a cielo aperto”.
– “La colpa è di Balzano!”.
– “No, la colpa è di Porzio!”.
– “La colpa è di Vigorelli che sa solo chiudere e litigare con tutti”.
– “Per i camion che  vanno sulla miniera a sistemare la Centrale Elettrica non ci sono problemi, per accompagnare i bambini fuori la scuola la strada è pericolante”.
– “Dice che il Comune deve pagare altri soldi per la morta a Chiaia Di Luna e questi soldi li cacceremo noi con nuove tasse”.
– “Ma qui non ci sono più soldi come si pagano queste tasse?”.
– “Se non ci facciamo sentire in quest’isola è finita per i ponzesi, questi ci vogliono cacciare”.
– “La colpa non è di questi, la colpa è di quelli di prima che hanno lasciato che le cose arrivassero a questo livello”.
– “Non dobbiamo permettere che la Centrale Elettrica si piazzi sulla miniera!”.
– “Dobbiamo fare un muro al Campo Inglese, nessuno pensa alle Forna!”.
– “Ma questo Sindaco ci offende, ci umilia… Che dovremmo fare stare zitti?”.
– “Hai sentito che ha detto, fatevi belli che arrivano i turisti… Ma per chi ci ha presi?.
– “Siete stati voi ad offenderlo, lui voleva solo parlare”.
– “Adesso ti dico io come va a finire, arriva come al solito l’estate e chi ha più cartucce spara!”.
– “Non si salverà più nessuno, ci sbraneremo l’uno con l’altro e dopo arriveranno quelli da fuori a comprarsi tutto!”.

 

Pensierino pasquale

Caro Michele, questa è la situazione!
Chi riannoda i fili del dialogo tra Sindaco, Vice Sindaco e cittadini?
Avremo bisogno di un lungo momento di raccoglimento, per un serio ed approfondito ripensamento, ma chi prenderà mai l’iniziativa in quest’isola, di chiamare a raccolta tutto il popolo prima che sia troppo tardi?