Lontano da Ponza

Vento e sentimento

di Lino Catello Pagano

 

Il vento mi portava via,
come carta straccia in periferia. 
a braccia tese come un aeroplano,
gonfiando i vestiti in ali di gabbiano,
correndo a perdifiato felice di quel poco.
come un danzatore fa giravolte per gioco.

Il vento era mio amico
mi girava come le foglie cadute dagli alberi.
Planavo e poi cadevo
nelle pozzanghere create dalla pioggia.
appesantiva la mia corsa nei passi e nel girare, mi adagiava.
piano per paura di farmi male, mi aggrappavo ai raggi di sole.

Il vento è mio fratello,
mi abbraccia mi sfiora mi accarezza la pelle
mi tiene per mano
e mi porta lontano
mi stringe forte fino a soffocare il mio respiro,
forse sarà il troppo bene a non farmi morire
mi trascina con l’abbraccio di un bambino,
pizzicandomi il viso.

Il vento è il mio sorriso,
mi scombina i capelli con una carezza
veloce sulla testa, mi fa piangere ad occhi chiusi,
mi si avventa addosso all’improvviso,
ma non mi fa paura: è vento amico e mi accarezza il viso.

Il vento è mio amico
mi racconta favole ardite
di vita vissuta con fatica da vecchi
per un pezzo di pane
per non morir di fame.

Il vento mi ubriaca di certezza
consapevole della tua bellezza
il vento mi dice
che tu sarai felice
per le strade del mondo

…il mio amico vento mi dice.

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