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Lettera aperta al Sindaco

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di Guido Vitiello

 

Egregio sindaco Pier Lombardo Vigorelli

Inizio col dirle che questo mio scritto in nessun modo è un attacco alla sua persona, alla sua Amministrazione e al suo modo di vivere la comunità isolana.
Però oggettivamente qualche quesito o meglio, qualche delucidazione devo chiedergliela..

Inizierei col problema dei nostri bistrattati collegamenti: se ne sono dette scritte e fatte troppe, a mio avviso, nei confronti della nostra popolazione isolana.
Troppe anche per chi ha tanta pazienza, e troppe anche per chi, ragazzo di trenta anni come me, ha deciso di vivere qui a Ponza anche d’inverno.
Beh, ho realizzato che in questo modo non si può vivere in comunità, con una nave che per qualsiasi cosa arriva alle 20:30 – 21:00 e con un aliscafo che definire ridicolo sembra quasi un’offesa al termine.

Sono profondamente arrabbiato perchè non credo che la popolazione ponzese meriti questo; ripeto non è una battaglia politica ma una constatazione; la popolazione ponzese merita di più; merita chi decide di reinvestire nella stessa comunità i guadagni dell’estate anche durante l’inverno… chi fa girare l’economia anche quando tutto sembra spento… chi prende il levante in faccia e sta zitto guardando lo spiraglio di sole all’orizzonte; spiraglio che spero arriverà fra qualche mese quando tutti torneranno a lavorare e penseranno meno a tutto il male subito quest’inverno.

Stiamo toccando uno dei punti più bassi della storia isolana… e, anche se la sua Amministrazione spero stia facendo il possibile – cosa di cui non ho dubbi – ci dobbiamo rendere conto tutti che urgono soluzioni nell’immediato per poter vivere la nostra isola.
Quanto dovremmo aspettare ancora per farci rispettare? Quanto sangue e veleno dobbiamo sputare prima di avere ciò che ci spetta?

Il nostro essere isolani non deve essere sinonimo di ‘isolati’… Siamo tutti stufi e vogliamo finalmente vedere la luce!

Mamme in pensiero per i loro figli che non sanno se rivedranno questo sabato, quello successivo o fra due; anziani che anche per un raffreddore devono dormire a Formia due giorni filati per problematiche di cui loro non hanno colpe; aumenti nel settore alimentare e in molti altri settori perchè ovviamente i fornitori spesso sono costretti a soggiornare molti giorni qui; sanità che peggiora e specialisti sempre più rari…
Siamo arrivati alla fine..? Spero di no!

Gli altri problemi li conosce meglio di me… il PAI, il PUA, e tutto cio’ che concerne ad essi sono solo inezie… vengono dopo il nostro vivere bene anche d’inverno, perchè è quello conta veramente…

Siamo ponzesi e fieri di esserlo… ci faccia tornare ad essere fieri di parlare bene della nostra isola… e se può dia una mano allo sport isolano e alla cultura isolana che sono i veri motori portanti di una comunità.

Distinti saluti

Guido Vitiello