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Salvatore Vitiello

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di Paolo Iannuccelli

 

La nostra proposta di intitolare il campo di calcio di Calacaparra a Salvatore Vitiello, detto “u’ Russ”, per via dei suoi fulvi capelli, non è mai stata presa in seria considerazione dagli amministratori. Parliamo di un personaggio che, in sordina, ha dato tanto allo sport isolano. Immensa passione ed educazione in Salvatore, provetto ristoratore che si è dedicato per anni all’insegnamento del football ai giovani ponzesi, con dedizione ed entusiasmo.

In tanti lo ricordano e sarebbero ben lieti di vedere il suo nome scritto su una lapide all’ingresso del campo di calcio.

Il sito Ponza racconta è nato anche per questo, per scrivere la memoria storica, per portare alla luce quegli uomini e quelle donne che, in sordina e senza profitto, hanno contribuito alla crescita della comunità.
I ragazzi di Salvatore hanno messo su famiglia, sono diventati grandi ma non dimenticheranno mai il mite e generoso “Rosso” che ha svezzati in un campo sportivo.

Chi non conosce il passato non conosce il presente. Tutti guardiamo, naturalmente, al futuro ma non dimentichiamo in fretta chi si è messo in luce in campo sociale.

Sono passati dieci anni dalla morte di Salvatore. E’ possibile – secondo le disposizioni vegenti – intitolare l’impianto di calcio al grande Vitiello.
Sappiamo del momento difficile, dei grandi problemi occupazionali, della situazione assurda degli amici marittimi della Snip e della Snap ai quali va la nostra piena vicinanza e solidarietà. Sono stati colpiti, ancora un volta, dalla giunta Polverini che non eroga i contributi regionali.

Non dimentichiamo, però, uomini come il generoso Salvatore.